Atalanta – Lazio  2-1 (0-1)
ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6; Masiello 6, Stendardo 7, Paletta 6,5, Dramé 6 (13′ st D’Alessandro 7); Carmona (cap.) 6, de Roon 6, Kurtic 5,5 (1′ st Raimondi 7); Moralez 6,5 (32′ st Cherubin sv), Pinilla 6, Gomez 7. A disp.: Radunovic, Bassi, Migliaccio, Denis, Cigarini, Conti, Brivio, Monachello, Grassi. All.: Reja 6,5.
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 6; Basta 5,5, Hoedt 6, Gentiletti 6,5, Lulic 6; Onazi 6 (35′ st Klose sv), Biglia 7; Candreva 5,5, Milinkovic-Savic 5,5, Felipe Anderson 6; Matri 6 (19′ st Djordjevic 5). A disp.: Berisha, Patric, Braafheid, Mauri, Morrison, Radu, Konko, Cataldi, Mauricio, Kishna. All.: Pioli 5,5.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5 (Meli-Carbone, IV Alassio; add. Gavillucci e Di Paolo).
RETI: 16′ pt Biglia, 24′ st aut. Basta, 41′ st Gomez.
Note: serata piovosa, spettatori 14.519 di cui 3.982 paganti (incasso 56.175,60 euro) e 10.537 abbonati (quota 150.056,63 euro). Ammoniti Biglia, Onazi, Masiello, Raimondi, Lulic, Milinkovic-Savic. Corner 5-6; recupero 1′ e 3′.

Bergamo – Atalanta bagnata, Atalanta fortunata a trovare il pari su autorete e tenace quanto basta per vincere in remuntada grazie alla magia di Alejandro Gomez in un finale da tripudio. Il successo sulla Lazio sotto la pioggia battente segna il riscatto dei Reja-boys dall’incolore prestazione dello Juventus Stadium e il consolidamento di una posizione in classifica (17 punti, dietro di 1 rispetto al Sassuolo ammazza-Juve) che fa sognare.
La partenza a spron battuto lascia presagire un prosieguo coi fiocchi: Gomez non incrocia il destro dalla sua mattonella al 4′, Basta anticipa Maxi lanciato da Pinilla al 6′. Ma la Dea nel primo tempo fa in fretta a scendere dall’Olimpo. E nemmeno dopo un giro di lancetta Basta semina il panico allungando una pallonessa dall’area piccola che Masiello sventa in fallo di fondo con un rinvio quasi sulla riga di porta a rischio d’autogol. Il vantaggio ospite si concretizza a seguito di un fallo su Felipe Anderson di Masiello che pareva aver preso la sfera: Biglia infila la punizione leggermente decentrata sulla sinistra con una traiettoria beffarda a mezza altezza che lascia Sportiello immobile. Marchetti sventa il mezzo pericolo sugli sviluppi del calcio a due Moralez-Gomez al 21′ allontanando di pugno, ma la pressione atalantina è troppo a fasi alterne per impensierire una retroguardia laziale accorta. Stendardo si affaccia davanti al portiere ex AlbinoLeffe e Cagliari al 32′ tentando vanamente la correzione a volo d’angelo sul piazzato del Papu poco oltre il vertice sinistro.
I fischi dei tifosi sul calcio franco alle stelle di Kurtic a cinque dalla pausa non hanno l’effetto dello sprone, anche perché intorno al 43′ Onazi (centrale) e Candreva da fuori ci ritentano con metri di terreno scoperti davanti a sé. In avvio di ripresa l’ingresso di Raimondi al posto di Kurtic allarga il modulo a un arditissimo 4-2-4 e Pinilla (4′) spreca con una ciabattata dritta di sinistro su suggerimento di Maxi. Proprio il Frasquito s’incarica di alzare i ritmi facendo venire i sorci verdi a Marchetti (7′) con una stoccata da fuori parata in due tempi. I break di un’Aquila ad ali un po’ rattrappite si diradano sempre più (destraccio di Lulic al 14′) e Reja senza cambiare schema mette la freccia a destra con D’Alessandro. Per i bergamaschi la risolve Basta (24′) con un autogollonzo da bomber di razza sul cross radente dal fondo di Gomez, servito al bacio dall’apertura di gioco di Masiello. E quando lo score sembra incanalato sul pari, ecco la magata da cima a fondo: Stendardo innesca la corsa a ostacoli con cross di D’Alessandro, il Papu – smarcato da un velo a centro area di Raimondi – mira con successo il sette alla sinistra dell’incolpevole Marchetti. Il Bologna del volto noto Donadoni – che ha appena fatto le scarpe al mancato ex Delio Rossi – a Ognissanti e il Milan di Bonaventura sabato 7 novembre, entrambi in trasferta, sono i prossimi impegni sulla strada dei bergamaschi prima della terza sosta del campionato per le nazionali.
Simone Fornoni