Atalanta Under 23 – AlbinoLeffe 1-1 (0-0)
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Vismara 6,5; Solcia 7, Masi (cap.) 5,5 (14′ st Bernasconi 6,5), Bonfanti 6,5; Palestra 6,5, Mallamo 5,5 (43′ st Roaldsoy sv), Awua 6,5 (39′ st Gyabuaa sv), Ceresoli 6; De Nipoti 6,5 (39′ st Capone sv), Di Serio 5,5 (14′ st Sidibe 6,5); Italeng 6. A disp.: 1 Gelmi, 77 Avogadri; 3 Del Lungo, 4 Berto, 5 Mendicino, 25 Pagani, 44 Falleni. All.: Francesco Modesto 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 7; Borghini (cap.) 7, Marchetti 6, Gatti 5,5; Gusu 6, Zanini 6,5, Brentan 6,5, Doumbia 7, Piccoli 5,5 (35′ st Milesi sv); Zoma 7, Arrighini 6 (35′ st Carletti sv). A disp.: 1 Moleri, 72 Pratelli; 2 J. Gelli, 95 Agostinelli, 17 Toccafondi, 27 Munari, 7 Genevier, 19 Angeloni, 20 Muzio, 91 Longo. All.: Simone Arceci 7 (Giovanni Lopez squalificato).
Arbitro: Iacobellis di Pisa 4 (Tomasi di Schio, Sbardella di Belluno; IV Carrisi di Padova).
RETI: 25′ st Palestra (A), 33′ st rig. Arrighini (AL).
Note: mezza sera serena con temperature tardo-estive, spettatori 792 per un incasso di 4.995 euro. Ammoniti Doumbia, Awua e Masi per gioco scorretto, Zoma e Solcia per reciproche scorrettezze (93′). Tiri totali 13-8, nello specchio 3-6, parati 2-5, respinti/deviati 3-0. Corner 5-1, recupero 1′ e 4′.

Caravaggio – Avevate mai visto un assist da rimessa laterale nel gioco da quinto a quinto? Bernasconi, per il mancato match winner Palestra, è riuscito nell’impresa, complici Gatti, poco felino nel farsela rimbalzare davanti, e Piccoli, in ritardo nella chiusura troppo poco profonda e sovrastato dall’esterno milanese. Incolpato poi dal pessimo direttore di gara, che regolamento alla mano avrebbe dovuto alsciare la dea-bis in dieci in avvio di secondo tempo, di un inesistente carica alle spalle di Zanini sul contropiede allungato da Zoma. Un 1-1 di rigore e costellato di indicibili sviste arbitrali il pari e patta tra Atalanta Under 23 e AlbinoLeffe, che regala una boccata d’ossigeno soprattutto ai Lopez-boys guidati magistrarlmente dal giovane Arceci dalla tolda di comando. 8 punti a 5 dopo 7 giornate per i cugini ricchi, spreconi e distratti sulle ripartenze nei confronti di quelli poveri ma decisamente un po’ più belli negli ultimi venti-trenta metri.
Al 7′ l’intuizione dello slalomeggiante Bonfanti in lungolinea per De Nipoti, recuperato bene da Piccoli; al decimo l’autoscontro in uscita di Vismara con Zanini, lanciato in porta dall’arretratissimo Zoma sulle ali di un gran lavoro di diga del centrocampo bluceleste in rosso trasferta. A protezione stava arrivando Awua e qualche scricchiolio si sente anche entro la sporca dozzina, quando Mallamo regala l’attrezzo a Brentan e la corsa fino al limite di Doumbia, il vice assistman della chance precedente: staffilata controllata in due tempi del portiere di casa. Il regista atalantino ex Crotone è in ritardo sul filtrante di De Nipoti, mentre al quarto d’ora è la diagonale di Borghini a murare Italeng che tentava fortuna dall’out destro.
I nerazzurrini continuano a perdere la trebisonda a metà del guado e l’allarme suona anche alle soglie del ventesimo sull’asse corsaiolo Doumbia-Piccoli-Zoma col burkinabé mezzo ivoriano proiettato verso il fondo e chiuso dalla doppia cerniera Solcia-Bonfanti dopo aver eluso l’uscita del portiere atalantino: la carambola con Arrighini, che reclama invano il tiro dalla bandierina, evita guai. Sul primo locale, invece, la pretenziosa rovesciata di seconda del mancino friulano per gli applausi del pubblico. Prove generali da situazione inattiva-bis a un tiretto dalla mezzora: Mallamo stavolta calcia dalla zolla vicina al lato corto di destra, guadagnata da Palestra sul la denipotiano, e il gioco di sponda del braccetto sinistro innesca la svettata centrale del centravanti camerunense oltre il montante. Lo stesso pivotta a centro area in una selva di gambe senza indirizzare nemmeno lontanamente verso lo specchio il pallone del cividalese, che funge di fatto da suggeritore, incompreso anche nella manovrina sfociata nel mancato strike di Awua addosso agli arti inferiori di Marchetti, ex della partita (fino alla Primavera di Zingonia) insieme a Gatti, Milesi, Toccafondi (Under 15) e Beppe Biava che fa il vice-Modesto.
Se la telefonata da fermo del regista ospite a un poker dall’intervallo (Solcia tiene Zoma per modo di dire) e il tempo si chiude virtualmente con l’intercetto tempestivo di Marietta a spezzare la trama in verticale Di Serio-Italeng (43′), la scossa nella ripresa deve attendere ben oltre il tre contro tre mal sfruttato dal pisano là davanti per i seriani né il nuovo schema mallamiano per la carica di Italeng su Marietta. Sul cui rinvio, all’ottavo, il caso da moviola: Arrighini spizza per Momo lanciato sulla corsa, Masi s’interpone allargando il gomito e incredibilmente non viene mandato sotto la doccia. Gatti fa la barba all’incrocio, Brentan scollinato il decimo ci mette il tiretto centrale e al 17′ Vismara deve allungarsi per togliere la ragnatela dal limite di Zanini, invertitosi di posizione con l’ivoriano, di seconda, dopo il no cortissimo e dritto del neo entrato Sidibe all’ammollo di Piccoli. Al ventesimo è Borghini a proteggere il suo numero 22 dall’assalto denipotiano sulla combinazione lunga con Solcia che lo serve di tacco perdendo l’equilibrio. Quindi il patatrac del gol su rimessa contestata perché forse invertita, seguito dall’azione dalla destra Palestra-Italeng-Solcia-Sidibe con Marietta a difendere il legno di competenza. Quindi il fattaccio con l’incrocio tra i due protagonisti e il presunto autore del fallo ad alzare le braccia a mo’ di scusante poco prima della caduta al suolo del centrocampista col 3 sulla schiena. Sipario sulla saracinesca mariettiana opposta alla girata di fronte piena del buon Jonathan Ngock accarezzata da colui che aveva esultato troppo presto illudendosi di aver abbracciato il bottino pieno.
Simone Fornoni