Atalanta – Empoli 2-0 (1-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6; Djimsiti 6,5 (12′ st Kolasinac 6), Hien 7, Scalvini 6,5; Zappacosta 6, De Roon (cap.) 6,5 (12′ st Ederson 6), Pasalic 7, Ruggeri 6 (12′ st Hateboer 6,5); Miranchuk 6 (28′ st Koopmeiners 6), Lookman 7,5 (39′ st De Ketelaere sv); Touré 7. A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 53 Comi, 20 Bakker, 25 Adopo, 90 Scamacca. All.: Gian Piero Gasperini 7.
EMPOLI (3-4-2-1): Caprile 6; Bereszynski 6, Walukiewicz sv (25′ st Cacace 5,5), Luperto (cap.) 5,5; Gyasi 6, Grassi 6 (16′ st Marin 6), Maleh 5,5 (29′ st Cancellieri 5,5), Pezzella 5,5; Fazzini 6,5 (16′ st Kovalenko 5,5), Cambiaghi 6,5; Niang 5 (16′ st Caputo 5,5). A disp.: 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 27 Zurkowski, 30 S. Bastoni, 7 Shpendi, 23 Destro. All.: Davide Nicola 6.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 (Peretti di Verona, Mondin di Treviso; IV Cosso di Reggio Calabria. V.A.R. Doveri di Roma 1, A.V.A.R. Guida di Torre Annunziata).
RETI: 42′ pt rig. Pasalic (A), 6′ st Lookman (A).
Note: premiati dal presidente Antonio Percassi con un omaggio floreale e le maglie personalizzate “Chicco” e “Ale” (morti il 12 febbraio ’97 sulla Milano-Laghi di ritorno da Campione d’Italia) col numero 14, appartenuto al giocatore scomparso, i genitori dell’ex attaccante dell’Atalanta Federico Pisani, Rosanna, e Alessandra Midali, Giuseppe e Pasqua. Mezza sera serena, spettatori 14.614 di cui 12.433 abbonati e 2.181 paganti, per una quota abbonati di 266.402 euro e un incasso al botteghino di 73.455 euro. Ammoniti Luperto, Kovalenko e Scalvini per gioco scorretto. Var: 1. Occasioni da gol 14-9, tiri totali 17-11, parati 3-2, respinti/deviati 6-3. Corner 8-1, recupero 3′ e 4′.

Bergamo – Il vantaggio di Pasalic è di rigore, il bis di Lookman una beffa in mezzo alle gambe di Luperto beffando Caprile di sinistro al culmine di una lunga corsa col marcatore diretto a inseguirlo invano. L’Atalanta risolve a cavallo dell’intervallo la pratica Empoli riavvicinandosi a meno 2 dalla Roma che le occupa il quinto posto da qualificazione alla Champions, semifinalista come lei di Europa League. Ora la missione Marsiglia, tra due lunedì la trasferta dalla retrocessa Salernitana.
Il volto noto Pezzella scalcia al polpaccio Touré su palla dal fondo di Lookman, quasi tre muinuti di Var, verifica a bordocampo di Fabbri e penalty sacrosanto che praticamente chiude i conti nel momento stesso in cui li apre per manifesta inferiorità dell’avversario. Prima, non tantissima roba. Al settimo, l’origine del primo corner di casa non sfruttato, è Bereszynski a chiudere la strada a Lookman in asse con Touré, per un’intesa ammirata già a Monza. Il tutto prima della grande noia. E a ruota dei tentativi di Gyasi, dritto per dritto, su palla dall’out di Cambiaghi, ex di turni insieme a Grassi, Pezzella e Kovalenko, del sinistro murato di De Roon e della svettata alta de maliano su cross di Zappacosta dalla trequarti, è Bereszynski a chiudere la strada a Lookman. Gli azzurri rispondono presente e al 9′ Fazzini schiaccia nel nulla su traversone del difensore da tunnel sul raddoppio. Al 25′ è Djimsiti a provarci invano in gioco aereo, sollecitato dalla punizione di Pasalic e imitato in capo a un tris cronometrico dalla faccia ancora amica di Grassi su schema di Fazzini. Un ottovoante cronometrico e De Roon chiude Maleh, assistito dall’estrema brianzola, a sua volta raggiunta da Bereszynski dopo borseggio a ‘Mola e corsa.

Nel finale di tempo, se non è un tiro in porta la loffia di Cambiaghi da sinistra, quasi quasi non lo è nemmeno il sinistro nella cruna d’ago di Lyosha, servito dalla corsa con battuta di dribbling ai limiti del pazzesco del mattatore dell’attacco atalantino: Caprile ringrazia e salva col tuffetto, il minimo sindacale. In avvio di ripresa lo scatenato nigeriano si porta a spasso il terzino destro polacco per il 2-0 riprovandoci al quarto d’ora: fuori di un amen. Dall’angolo, a Hien invece chiude lo spazio il portiere empolese su tocco di Scalvini. Miranchuk svetta (18′) mollemente su palla di Hateboer per poi sganciare il mancino senza incrociarlo sotto dettatura di un Lookman sempre ispirato e sul pezzo. L’onda lunga di un piazzato di Marin provoca la telefonata cambiaghiana (24′): sarà ben più pericoloso il sinistro liftato dall’area alle soglie del recupero poco sopra il sette opposto. Al 35′ Cancellieri si porta via Ederson porgendo l’attrezzo a Marin per la botta poco angolata dalla distanza; due volte SuperMario (alto e basso) prova la zampata del tris che non arriva.