Atalanta – Venezia 4-0 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti (46′ st Toloi), Demiral (31′ st Scalvini), Palomino (cap.); Hateboer, Koopmeiners, Pessina (18′ st De Roon), Pezzella; Pasalic; Ilicic (32′ st Miranchuk), Muriel (32′ st Piccoli). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 3 Maehle, 77 Zappacosta, 11 Freuler, 18 Malinovskyi, 91 Zapata. All.: Gian Piero Gasperini.
VENEZIA (4-3-2-1): Romero 5,5; Mazzocchi 5,5 (1′ st Crnigoj 5,5), Caldara 5,5, Ceccaroni 5, Haps 5,5 (27′ st Schnegg 6); Ampadu 6,5, Busio 6 (13′ st Peretz 6), Tessmann 5,5; Johnsen 5,5 (26′ st Svoboda 6), Kiyine 5,5 (13′ st Aramu 6,5); Henry 5,5. A disp.: 12 Lezzerini, 34 Bertinato, 13 Modolo, 3 Molinaro, 18 Heymans, 19 Bjarkason, 9 Forte. All.: Paolo Zanetti 5.
Arbitro: Santoro di Messina 7 (Tolfo di Pordenone, Laudato di Taranto; IV Chiffi di Padova. V.A.R. Nasca di Bari, A.V.A.R. Fiore di Barletta).
RETI: 7′ e 12′ pt Pasalic (A), 12′ st Koopmeiners (A), 22′ st Pasalic (A).
Note: premiato dalla Lega di Serie A nel prepartita, per mano del presidente atalantino Antonio Percassi, Gian Piero Gasperinim quale allenatore del mese di novembre. Serata fredda e serena, terreno in condizioni più che passabili. Spettatori paganti 8.667 per un incasso di 133.752,75 euro. Ammonito Ampadu per gioco scorretto. Tiri totali 15-8, nello specchio 6-4, respinti/deviati 3-0, parati 2-4, legni 1-0. Corner 4-2, recupero 0′ e 0′.

Bergamo – Due lampi subito del triplettista Pasalic per metterla in ghiaccio, la primizia di Koopmeiners per brindare al quarto successo di fila. Un turnover a sei (out Toloi, Zappacosta, Maehle, Freuler, De Roon, Malinovskyi e Zapata) per preservare gli intoccabili col sabato sera a Napoli alle viste non sminuisce affatto il potenziale devastante dell’Atalanta, passata comodamente sopra il Venezia per il temporaneo riaggiancio all’Inter (31) sul podio.
Nemmeno venti secondi e Musso è costretto al colpo di reni per dire di no allo schiaffo a giro di Busio dai venti metri, appoggiato da Haps, ma il croato entro il settebello di lancetta l’ha già messa inserendosi centralmente per il comodo appoggino dopo aver ricevuto da Ilicic al culmine di un’azione elaborata e impreziosita dal suo stesso duetto con Muriel per il penultimo passaggio. A tiro del destro, ecco il sinistro in diagonale, invertendo stavolta l’ordine dei passaggi col colombiano a restituirgliela. Scollinato il ventesimo si rivedono gli arancioneroverdi, ma l’arquero ex Udinese è ancora attento, stavolta sul destro basso di Henry, contrastato vanamente da Palomino sul lancio di Ampadu. La cannonata alta di Koopmeiners alla mezzora fa il paio col rasoterra appena da fuori di un Kiyine tra le linee ma molto basso in fase di non possesso (18′), né del resto il tris riesce al fantasista mancino là davanti, troppo sbilanciato all’indietro sul piede sbagliato (34′) quando Pessina e Muriel gli ri-lavorano all’indietro l’ammollo in area di Koopmeiners.
Di là ci si può provare soltanto dalla distanza, corsetta e via, o la va o la spacca. Al quarantesimo tocca al mezzosinistro Tessman telefonare a Juan che s’accovaccia e la blocca, una triade di lancette e Pezzella rientra sul destro dal vertice di competenza ricevendola dal Ronaldito per sollecitare la presa alta di Romero. In avvio di ripresa, se il redivivo locale colpisce alla viva il parroco in elevazione sul crossetto del trequartista brianzolo, la new entry Crnigoj (Ampadu si abbassa a terzino) impegna Juan (5′) così come di qua l’aspirante triplettista si fa alzare in corner dall’ultimo baluardo della Serenissima lo spunto sottomisura su filtrante di San Giuseppe (6′). Tre minutini e la combinazione nello stretto Muriel-Ilicic-Hateboer libera il sinistro deviato in fallo di fondo dall’ex Caldara. Quindi è l’ultimo olandese della serie a calare il 13 al di qua della lunetta per imbustare la pratica, innescato da Pezzella. La reazione veneziana è la scodella di Ampadu per la svettata di Peretz oltre il montante, ma è Luisito a fallire il poker trovando la base del palo sul la di Pasalic. Lo scambio di favori dal fondo, però, coglie il vice-bomber (7 in campionato, 8 totali; Zapata 9+2) pronto a girarsi per l’insaccata dall’area piccola (23′). Due giri d’orologio e lo sloveno altrui spreca in Curva Sud la palla dentro di Aramu, che in seguito in pieno garbage time sollecita da fermo da destra Ceccaroni in gioco aereo, imperfetto per il contrasto del tucumano (36′). Potrebbe esserci gloria perfino per Miranchuk a giro sotto dettatura dell’ex Alkmaar, ma per gli ospiti sarebbe stato un castigo oltre i demeriti.
Simone Fornoni