Atalanta – Roma 3-1 (1-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi (cap.), Djimsiti (29′ st Palomino), Scalvini; Maehle (37′ st Demiral), De Roon, Koopmeiners, Zappacosta; Ederson (51′ st Soppy), Pasalic (37′ st Hojlund); Zapata (51′ st Muriel). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi, 43 Bernasconi, 44 Mendicino, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio 4,5; Mancini 6,5 (20′ st Dybala 6,5), Llorente 5,5, Ibanez 6; Celik 6,5, Bove 5,5 (19′ st Matic 5,5), Cristante 5,5, Zalewski 6 (19′ st Spinazzola 5,5); Solbakken 6 (20′ st El Shaarawy 5), Pellegrini (cap.) 6,5; Abraham 5,5 (36′ st Belotti 6). A disp.: 63 Boer, 99 Svilar, 24 Kumbulla, 20 Camara, 68 Tahirovic, 62 Volpato. All.: José Mourinho 5,5.
Arbitro: Irrati di Pistoia 7 (Bindoni di Venezia, Galetto di Rovigo; IV Volpi di Arezzo. V.A.R. Abisso di Palermo, A.V.A.R. Aureliano di Bologna).
RETI: 39′ pt Pasalic (A), 29′ st Toloi (A), 38′ st Pellegrini (R), 39′ st Koopmeiners (A).
Note: ricordato Mino Favini, responsabile del settore giovanile atalantino dal 1991 al 2015, nel quarto anniversario della morte (23 aprile 2019). Serata leggermente coperta e tiepida, spettatori 19.445 per un incasso di 479.932,16 euro. Ammoniti (26′ pt) Gasperini e Cardini (team manager Roma) per comportamento non regolamentare, De Roon, Solbakken, Palomino e Koopmeiners per gioco scorretto. Tiri totali 7-14, nello specchio 4-1, parati 2-0, respinti/deviati 1-6, legni 0-1. Var: 2. Corner 3-3, recupero 4′ e 7′.

BergamoSuperMario la apre, Rafa sembra averla chiusa quando sbuca il portabandiera degli altri e a RoboKoop non resta che il sigillo per far riprendere all’Atalanta la corsa verso il sesto posto, ancora a meno 2, occupato dall’Inter. Vittima designata una Roma battuta in primis sul piano tattico addensando la trequarti al centrocampo in fase di rinculo. Gran merito di averla schiodata al tiro mancino di Pasalic, al rientro dalla distorsione all’altra caviglia, su palla morbida di Zapata leggermente all’indietro e corretta magistralmente di collo pieno.
Dopo un avvio che più spezzettato non si può per via degli scontri da ex Koopmeiners-Mancini e Ibanez-Maehle, la prima sovrapposizione di Ederson al danese di fascia provoca il corner per la chiusura di Llorente (12′) e il controcross del mancino olandese richiede l’uscita di pugno di Rui Patricio per evitare guai. Sul secondo tiro dalla bandierina, stavolta da sinistra alle soglie del quarto d’ora, Djimsiti (out a score non ancora acquisito per un pestone del suo osservato speciale) la prende di schiena. Si vive di fiammate, però pochissime: Scalvini spezza la trama Pellegrini-Celik-Bove (18′), prima vera sortita ospite dopo un recupero alto del capitano su De Roon; Ederson riceve da Toloi e sterza su Ibanez, ma dal fondo non impegna più di tanto la difesa altrui (22′). Il Gasp rimedia il giallo dopo un battibecco tra panchine col team manager Cardini, i giallorossi abbozzano mezza protesta per l’anticipo di Toloi su Abraham, raggiunto dal cross di Mancini (32′): check ok, soltanto angolo.
Superato lo scoglio dei tentativi di Zalewski intorno al 35′ murati dall’italobrasiliano in fallo di fondo e da Zapata su scarico di Solbakken, i nerazzurri trovano il vantaggio sulla scorta di un borseggio di Scalvini al centrattacco inglese: il colombiano la mette bene di sinistro per la volée splendida del croato a mezz’altezza.
Se il primo tempo è chiuso virtualmente al primo dei 4 minuti di recupero dalla sparata alta di Abraham su una nuova iniziativa di Solbakken, stavolta puntando il vertice destro, il secondo si apre con la deviazione aerea del medesimo accarezzata dal traversone del braccetto destro dal volto noto (3′). Al decimo doppio tentativo Koop-De Roon su punizione conquistata da Duvan (trattenuta del perno nemico su lancio sempre del mediano sinistro) che trova solo barriera e curva.
Quattro cambi del tecnico portoghese e a momenti non arriva il pari di Dybala, servito dalla respinta di Sportiello sul cross della new entry Spinazzola (22′), ma Maehle ci mette letteralmente la testa da ultimo baluardo. Il croato non imbraccia la doppietta (24′) causa mira sballata in scia a Zappacosta e De Roon. Il 2-0 arriva comunque: sull’angolo da destra di RoboKoop Palomino si tuffa di testa, Rui Patricio respinge e Toloi gira in porta con la collaborazione tanto involontaria quanto decisiva di Llorente che spiazza di fronte il proprio portiere. Pellegrini infila il sinistro in corsa nell’angolino, liberato dal tacco di Belotti su lancio di Celik, quindi il pasticcio incredibile di Patricio che si fa sfuggire il pallone dalle mani, nell’atto di inchinarsi per raccogliere un lancio lungo di Zappacosta, propiziando il tris di Teun. Il marcatore romanista coglie il palo basso su punizione a 3′ dal 90′.