Dopo l’ottimo campionato appena disputato concluso con un quinto posto, alle spalle delle big di Eccellenza, il Lemine è pronto a ripartire. I nodi da sciogliere però non sono pochi visto l’addio certo di Marco Brembilla, l’allenatore dell’ormai passata stagione.

Le voci su chi siederà in panchina portano a Matteo Magoni, ex centrocampista di Falco e San Paolo D’Argon, con molta esperienza maturata sui campi di Promozione e Prima Categoria. Il presidente Pierluigi Pellegrinelli però non si sbilancia: “Con tutto il rispetto per Magoni, non ho mai avuto colloqui con lui, prima ho pensato a far finire la stagione, poi vedrò come muovermi”. Sempre sulla questione panchina è intervenuto l’ormai ex direttore sportivo del Lemine Maurizio Epis: “Sono uscente da Lemine, ringrazio la società e i giocatori per tutto, ma non essendo più lì non so a che punto siano rimasti con la vicenda allenatore. Inizialmente e di comune accordo con Brembilla, ho avuto contatti con Brusaferri della Colognese. Un nome chiacchierato è stato anche Mapelli dello Zingonia Verdellino, ma è solo una voce”.

Pellegrinelli ha risposto anche alla voce che voleva lo sponsor del Mapello, Project.it, alla corte del Lemine: “No, non potrò mai portare via questo sponsor al mio amico Arrigoni, ho troppo rispetto per lui.

Nell’intervista di domenica 14 maggio sempre Pellegrinelli ha rilasciato un’intervista in cui parlava di un presunto colpo grosso (“se i miei amici Innocenti e Crippa mi daranno una mano, si può anche tentare il colpo grosso“): “No, non c’è nessun colpo grosso, arriviamo da due stagioni ottime, con un terzo e un quinto posto. Per fare i playoff, anche per sfizio personale, servono oltre al lavoro anche i soldi, ovvio che non potrò fare grandi acquisti, ma per puntare in alto e fare contento Brembilla, che devo ringraziare moltissimo, e gli altri allenatori che verranno dopo di lui, servono almeno un paio di acquisti di livello.

Infine il presidente è veramente poco convinto, per usare un eufemismo, sull’entrata in vigore della legge Spadafora: “Per il bene del calcio e degli altri sport, sarebbe stato meglio che Spadafora non fosse mai salito al governo, la sua riforma è stata una pugnalata alle spalle per un sistema che si regge sul volontariato e già sta in piedi con fatica. La vedo dura per il futuro e spero che venga rimandata.

Matteo Beni