Zingonia – “La bella notizia è che il matrimonio dell’Atalanta coi Radici dura. Anzi, ringrazio Angelo, Maurizio e Paolo: siamo un reciproco veicolo di notorietà davanti al mondo intero”. Terzo anno a braccetto e Antonio Percassi annuncia il secondo di fila di sponsorizzazione (dalla prossima estate) con Radici Group per tutte le competizioni, dopo l’abbinata di coppe del 2017-2018: “Grazie a questa partnership abbiamo stretto accordi con altre realtà economiche e imprenditoriali con base nella Bergamasca un tempo inaccessibili – ha spiegato il vertice societario -. Ci apriamo al mondo tenendo i piedi per terra: il paragone con l’Ajax fatto da Capello ci onora, ma non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo. A voler volare troppo alto si rischia di cadere: in tutto il campionato incassiamo 4 milioni di euro dalle presenze allo stadio, non 5 milioni e oltre a partita come le due milanesi a San Siro”.

“Ormai è il terzo anno che percorriamo il cammino insieme. Per la nostra realtà imprenditoriale l’abbinamento con la squadra è stato utile a farci conoscere dalla Germania alla Cina, dove mi parlano del settore giovanile”, assicura Angelo Radici, presidente della multinazionale della chimica, delle materie plastiche e delle fibre tessili che con 32 unità produttive in 16 Paesi conta su 3.100 dipendenti con 1,2 miliardi di fatturato. Maurizio Radici, vicepresidente del gruppo e consigliere atalantino, ha piazzato maglie ovunque facendo un proselitismo degno di nota ed è al settimo cielo, ma tira il freno a mano come il Pres: “80 vendute solo ai dipendenti di Lipsia che ci hanno seguito a Dortmund l’anno scorso in Europa League, 2.300 quest’anno a quelli in azienda da noi e 2.600 l’anno scorso – sottolinea con soddisfazione -. Io dell’Atalanta sono sempre stato tifoso: ci stiamo divertendo e stiamo avvicinando i bergamaschi in generale e i bambini in particolare a questa squadra e a questa società. Oggi vai nelle scuole e su dieci in nove hanno la nostra maglia addosso: Luca Percassi è il vero artefice di questi successi insieme al mister Gian Piero Gasperini. Ma attenzione a non caricare troppo di ambizioni l’ambiente: l’Europa League per la terza volta di fila sarebbe già un traguardo incredibile”.

La chiosa spetta a Luca Percassi, amministratore delegato e, da genero di Angelo per via del matrimonio con sua figlia Cristina, vettore dell’alleanza tra le due famiglie più in vista del mega business in salsa orobica. “Da collezionista, la maglia col marchio Radici è una delle più belle dell’intera serie A e la più bella della storia atalantina. Questa famiglia è l’emblema a livello internazionale di una Bergamo che lavora con semplicità, serietà e impegno. A breve annunceremo altri rapporti in fase di definizione: con uno sponsor abbiamo appena firmato per 12 anni, con la Brembo prosegue il progetto per il settore giovanile”. Anche l’erede presidenziale evita di correre troppo coi sogni Champions e con le fantasie: “Ogni estate ripartiamo da zero, di consolidato al massimo c’è il bilancio e il punto fermo è la sostenibilità economica: solo i risultati consentono certi investimenti, ma non siamo certo l’elite del calcio – precisa -. Abbiamo lo stadio di proprietà e siamo una provinciale, non certo il Tottenham, del cui impianto ho presenziato all’inaugurazine una decina di giorni fa. Un veicolo di crescita anche quello, ma per la nostra dimensione si tratta di un’eccezione. E chi ha un centro sportivo come il nostro a Zingonia, abbastanza grande per accogliere tutti i partner e col nuovo plesso per il vivaio? A proposito, a breve organizzeremo un taglio del nastro coi fiocchi, il papà ci tiene a fare le cose per bene…”.