Rinnovi e adeguamenti, adeguamenti e rinnovi. A ogni finestra estiva del calciomercato, da che mondo è mondo, in tutti i club professionistici che si rispettino la solfa per blindare i big è sempre la stessa. Non fa differenza l’Atalanta, che punta ad assicurarsi fino al 2023 la triade offensiva Alejandro Gomez-Josip Ilicic-Duvan Zapata. Portando fin lì anche la data di fine rapporto (30 giugno per chiunque) del 2000 Ebrima Colley, doppietta in semifinale al Torino e matchball in finale all’Inter per portare nella bacheca di Zingonia il terzo scudetto Primavera nella storia del club. 

Se nell’ultimo caso la conferma del prolungamento (di una stagione) arriva dalla Gazzetta dello Sport, che cita l’accordo di stamani tra il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori con l’avvocato Luigi Sorrentino (scopritore e agente anche dell’altro gambiano, Musa Barrow), per i tre big si parte da una base diversa. Ma con un esito simile: lo stipendio livellato verso l’alto a quota 2 milioni di euro. Il Papu ne percepisce attualmente 1,6 con fine rapporto attuale al 2022, lo sloveno (2020) 1 e il bomber colombiano (2022, ma va riscattato dalla Sampdoria: è in prestito biennale con opzione) 1,6. Per il belga Timothy Castagne, richiesto dal Crystal Palace (21 milioni), la dead line resterebbe invece al 30 giugno 2021 ma con un aumento sensibile rispetto ai 550 mila di adesso.