“Ci vediamo domattina a colazione”. Antonio Percassi, intervenuto all’evento del partner La Caminella al Golf Club Ai Colli di Bergamo, sul futuro di Gian Piero Gasperini all’Atalanta ha tagliato corto, rinviando mass media e tifosi a cose fatte: “Sono ottimista e fiducioso, ma adesso devo proprio andare – ha spiegato, dopo essersi concesso a foto coi tifosi e autografi sul poster della squadra -. Mercoledì ci vediamo per un caffè e tutti sapranno tutto”. Le dichiarazioni del presidente, presentatosi ai bordi del green di via della Rovere insieme al figlio Luca (amministratore delegato), al direttore operativo Roberto Spagnolo, al responsabile marketing Romano Zanforlin e al vice del Gasp Cristian Raimondi, hanno dunque rimando la questione facendo intendere che l’incontro di oggi col tecnico è stato interlocutorio.

Alla serie di eventi proposti col cappello di “Colpo diVino” – Atalanta Team, Golf Clinic, Wine Tasting, Miss Italia, Street Food, Wine Training, Corus Cup e King Dance – hanno presenziato anche Alejandro Gomez, Andrea Masiello e Matteo Pessina. Foto e autografi come se piovesse, mentre il difensore viareggino ha parlato con la voce dello spogliatoio intero: “Non ci rendiamo ancora conto di essere andati in Champions, ma la maggior parte dei meriti va al mister”.

L’ennesima dimostrazione che il gruppo è schierato compatto con l’uomo in panchina: “È lui l’artefice dello spostamento in alto dell’asticella di una squadra che prima poteva puntare solo alla salvezza, è lui che ha creato un gruppo di giovani solido e in grado di applicare sul campo le sue idee di calcio – ha dichiarato Masiello -. Lo abbiamo sempre ascoltato, lui ci ha sempre dato fiducia. La speranza è di poter continuare con lui: ora il sogno è sfidare Messi al Camp Nou, visto che Ronaldo l’abbiamo già affrontato. Se arriveranno giocatori forti, ben vengano”. La svolta verso la Champions? “La vittoria in rimonta di Napoli (22 aprile, 14a di ritorno, ndr), quando siamo andati sotto con Mertens e prima dei gol di Zapata e Pasalic c’è stato il mio salvataggio su Milik”.

S.F.