C’è grande fermento per la novità del campionato 2018/2019. Come ha infatti annunciato il subcommisario FIGC Alessandro Costacurta dalla nuova stagione sarà possibile, per i club di Serie A, creare una formazione di giovani da far crescere ed iscriverla al campionato minore di Serie C. Il bisogno da cui scaturisce questa decisione è la continua crescita e valorizzazione dei giovani che in futuro potranno arrivare a calcare i campi di tutto il mondo, ma soprattutto si spera quelli Italiani perché la Federazione mira a scovare e ad allevare nuovi talenti per riportare in auge il nome della Nazionale Italiana di calcio dopo la figuraccia dell’esclusione dal mondiale di Russia. Verranno inseriti nelle rose delle squadre solamente giocatori nati dopo l’1 gennaio 1997, con l’eccezione di due possibili innesti under 23. Stop alla marea di prestiti di baby player in giro per l’Italia quindi? Non a tutte le società l’iniziativa è piaciuta particolarmente. Tra questi anche il Presidente nerazzurro Antonio Percassi. Recentemente il numero uno atalantino ha dichiarato che l’Atalanta dal canto suo non iscriverà per il momento la sua Squadra B, a causa della fragile regolamentazione della proposta. Servono regole chiare e precise che permettano alle società di trarre giovamento dalla seconda squadra ha risposto secco Percassi, concludendo che almeno per quest’anno i giovani atalantini verranno dati in prestito a società minori o aggregati alla prima squadra di mister Gasperini. La FIGC perde di conseguenza Zingonia: il vivaio più florido d’Italia, nel disperato tentativo di dare una scossa al calcio italiano. Chi saranno i prossimi campioni del futuro e dove giocheranno? Per le squadre che iscriveranno la propria formazione B per il momento in Serie C. Per i nerazzurri, intuizione del Gasp permettendo, certamente in Serie A.
Mattia Maraglio