Pro Piacenza – AlbinoLeffe 2-1 (1-0)
PRO PIACENZA (4-3-2-1): Fumagalli 6; Cardin 6,5, Sall 6, Bini (k) 6, Calandra 6; Schiavini 7,5 (11′ st Maietti 6), Carrus 6 (36′ st Piana 6), Aspas 6,5; Barba 6,5, Alessandro 6; Rantier 6,5 (42′ st Gomis sv). A disp.: Bertozzi, Messeri, Martinez, Orlando, Annarumma. All.: Viali 6,5.
ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Amadori 6; Muchetti 6,5, Vinetot 5, Magli (k) sv (19′ pt Checcucci 6), Mureno 6; Legras 6 (1′ st Soncin 6,5), Dalla Bona 5,5, Bentley 5,5 (11′ st Banegas 6,5); Perini 6,5; Danti 6,5, Pesenti 6,5. A disp.: S. Cortinovis, Paris, Nichetti, Calì, Kanis, Girardi, Ravasio, Alborghetti. All.: Facciolo 6.
Arbitro: Giovani di Grosseto 5,5 (Zancanaro-Lipizer, IV Mei).
RETI: 23′ pt Schiavini (P), 26′ st Pesenti (A), 44′ st Barba (P).
Note: pomeriggio caldo e soleggiato, spettatori 601. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Giovanni Battista Basi, consigliere dell’AlbinoLeffe scomparso giovedì 26 maggio. Ammoniti Magli, Mureno, Muchetti e Piana. Espulsi Dalla Bona al 31′ st per gioco violento, Danti al 39′ st e Soncin al 46′ st per proteste. Corner 2-6, recupero 2′ e 4′.

PiacenzaSchiavini la mette ancora, l’AlbinoLeffe riacciuffa il Pro Piacenza per venti giretti d’orologio scarsi sulle ali della volontà ma nel finale cede di schianto soprattutto sul piano nervoso, rimediando addirittura tre espulsioni: niente da fare nemmeno in gara 2 di playout al “Garilli”, che sancisce la seconda retrocessione sul campo di fila.

I bergamaschi rinunciano al tridente per piazzare Perini alle costole del portatore di palla avversario (Carrus) rispolverando Mureno basso a sinistra. Al 13′ la catena Cardin-Schiavini propizia il pallone buono per la testa di Rantier, ex atalantino al pari del suo tecnico Viali, del terzino e di Barba (l’ex di turno Maietti, al rientro dalla squalifica, è in panchina), impreciso nel cabezazo. Stessa sorte per la svettata a campanile di Vinetot sul tiro dalla bandierina di Dalla Bona al ventesimo, subito dopo il cambio Magli-Checcucci per il cedimento del ginocchio del centrale di Roccafranca. Di lì a tre giri di lancetta, il colpo mancino dei rossoneri: le Magicien, tre metri dietro il vertice destro, azzecca la scodellata per il piattone in controtempo del match winner della settimana prima, bravo ad approfittare dello scivolone di Vinetot. Facciolo alza i terzini e il baricentro, occorrendogli un tris per restare aggrappato alla categoria, ma i Viali-boys hanno fretta di chiudere (30′, destro di Barba dalla lunga deviato in angolo da Dalla Bona) e conquistano metri. La stanchezza di una stagione intensa, però, si fa sentire e i locali calano. Al 32′ Perini non coglie l’attimo su un rimpallo scaturito dal traversone di Danti girando debolmente a lato da centro area. Il calabrese, a quattro dall’intervallo, tenta di inquadrare lo specchio a volo d’angelo sul cross dalla trequarti sinistra dell’ex Renate, che al secondo di recupero decide di riprovarci, in verticale, sull’ammollo di Muchetti: Cardin è anticipato, la porta è un miraggio.

Nella ripresa gli orobici virano inizialmente al 4-3-3 con Soncin a prendere il posto di Legras, ma ad attaccare sono di nuovo i padroni di casa. La mira di Alessandro (5′, alto) e Rantier (9′) latita, poi arriva anche il momento di Marvin da Madignano e Banegas per un tentativo di assalto a Fort Knox a suon di 4-2-4 con Danti spostato a sinistra. Giallo al 19′, quando Pesenti aggancia una palla che pareva morta cadendo sul contrasti di Bini: per Giovani tutto regolare. Quattro minuti e Fumagalli finalmente si scalda le mani: la punizione di Dalla Bona dalla destra è allontanata da Rantier, il sinistro al volo di Perini è tolto dall’angoletto dal portiere di casa. A riaprire una timida speranza è Pesenti (secondo gol personale in bluceleste, a Busto Arsizio il primo), che al 26′ gira di testa nel sacco raccogliendo la precisa pennellata di Banegas su azione da corner. Soncin tenta il vantaggio in ripartenza (radente sinistro centrale), ma poco oltre la mezzora Dalla Bona entra a martello su Calandra lasciando i suoi in dieci. A sei dal novantesimo Danti si fa cacciare per proteste e a Barba, doppiettista con Rantier nello scontro di regular season sotto le Mura, non rimane che sigillare la pratica in contropiede grazie all’assist di Piana. Record dei record in tema di rossi: anche il collerico Cobra va sotto la doccia prima del resto della truppa. Michele Facciolo chiude con la settima sconfitta in nove match (solo due pari, a Gorgonzola e a Mantova). Il risveglio sarà in serie D, a meno che all’orizzonte non ricompaia magicamente la ciambella di salvataggio della Lega Pro. Come nella scorsa annata, quando però la creatura di Gianfranco Andreoletti (sempre tra i professionisti dalla fusione del 1998) era caduta a piombo giungendo ultima.

S.F.