“Le sfide a ping pong con il Loca a quanto pare portano benissimo. Ho realizzato un sogno. Per l’altro, per cui lotteremo tutti fino all’ultima goccia di sudore, scriverò più avanti”. Matteo Pessina, che ha messo ufficialmente piede a Euro 2020 mercoledì sera nel tris secco alla Svizzera, pur da riserva estrema, subentrata a 4′ dal 90′ al doppiettista e mattatore dell’Italia Manuel Locatelli, ha affidato al proprio profilo Instagram le sue riflessioni sull’obiettivo raggiunto di giocare in azzurro in una manifestazione importante e di quello più importante di alzare un trofeo: “Ieri sera un secondo prima di entrare in campo ho chiuso gli occhi, e mi sono passate davanti mille immagini. La prima volta che sono entrato in uno spogliatoio, con le panche di legno un po’ sgangherate e quell’odore inconfondibile che ogni sportivo riconosce: quello della fatica e della gioia. Il rumore dei tacchetti sul pavimento, musica per chiunque abbia calcato un campo di calcio, dai campi polverosi di provincia all’Olimpico di Roma”, le parole del ’97 di Monza, colonna dell’Atalanta nel dopo Gomez.

L’atalantino si gode il momento: “Ora so cosa vuol dire davvero. Adesso quel sogno è diventato realtà, anche se forse sto ancora sognando, con la stessa spensieratezza di quando ero bambino. Volevo scrivervi di tante cose: della vita quotidiana qui a Coverciano, delle sfide a ping pong con il Loca (che a quanto pare portano benissimo…). E nei prossimi giorni lo faró, prometto – chiude -. Ma oggi lasciatemi ancora godere di questo momento meraviglioso. Di questo sogno realizzato. Ma soprattutto, del prossimo sogno. Quello che non voglio mettere qui per iscritto ma per il quale lotteremo tutti insieme, fino all’ultima goccia di sudore”.