La standing dell’Olimpico di Roma. Uscendo a 3′ dal 90′ per lasciare una mini passerella a Castrovilli. Ma è Matteo Pessina (QUI il suo gol) ad aver proseguito il suo sogno azzurro di bambino innamorato del pallone da grande protagonista, trascinando a punteggio pieno nel girone A di Euro 2020 l’Italia delle seconde linee contro il Galles, comunque promosso da secondo (il 26 ad Amsterdam avrà Finlandia o Russia) per miglior differenza reti con la Svizzera di Remo Freuler che ha regolato 3-1 la Turchia (6′ Seferovic, 26′ e 68′ Shaqiri, 62′ Kahveci) in attesa di sapere se verrà ripescata tra le 4 migliori terze e contro chi finire agli ottavi (Olanda, Francia o attualmente Svezia). Dove la Nazionale del ct Roberto Mancini e dell’altro atalantino Rafael Toloi, stavolta schierato titolare come il compagno di club e impiegato full time, a oggi sarebbe abbinata sabato 26 a Londra con l’Ucraina di Ruslan Malinovskyi, che si gioca con l’Austria lunedì alle 18 a Bucarest il ticket per le eliminatorie.

Al 39′ del primo tempo la zampata del mancino monzese, che stavolta adopera il destro in maniera perfetta tagliando al volo in area per incocciare la punizione crossa dalla destra di Verratti, che poi gli rifà il favore su azione dall’altra parte trovandone la deviazione di prima (42′) ma anche quella di Ampadu. Tra le prove generali, anche il tentativo a due al 17′ con l’oriundo del Mato Grosso, un ping pong di seconda con la mezzala destra (per Mancini gioca solo lì) a non imprimere potenza e angolazione a sufficienza sul bolide di destro del difensore. Nella ripresa, all’8′, il palo su calcio da fermo di Bernardeschi che in capo a due giri di lancetta costringe Ampadu al fallo da rosso diretto sulla caviglia; al 28′ Toloi fa da torre prolungando verso il secondo palo il corner da sinistra dell’assistman del matchball/rompighiaccio, senza che Acerbi colga chance e soprattutto tempo. Al 31′ Bale spreca la spunta di Gunter calciando alto, tre minuti e Pessina rimedia il primo giallo azzurro agli Europei. Con 3 gol tricolori è il numero 1 tra i nazionali dell’Atalanta all time davanti ad Angelo Longoni (2) e Cristiano Doni (1).

“Sulla punizione del gol era Toloi che doveva attaccare il primo palo, ma Rafael mi ha invitato a farlo io. Marco Verratti me l’ha servita e io l’ho fatto per bene – le parole del nerazzurro a fine partita a Sky -. E’ una bella favola, dimostra che chi arriva dal basso col lavoro, l’impegno, la mentalità e i sacrifici può arrivare dove vuole. Con Locatelli c’è un’amicizia di lunga data, siamo anche gli unici due che non giocano alla playstation: la forza di questa Italia è il gruppo, il mister sa dare importanza a tutti trasmettendo fiducia anche a chi gioca meno. Così chi va in campo lo fa con serenità. A Gasperini devo quasi tutto quello che ho imparato sul campo: la mentalità, attaccare sempre alto, inserirmi. Qui in Nazionale ho ritrovato tutto questo, quasi lo stesso ruolo”.