Settimo gol in 48 presenze con l’Ucraina per Ruslan Malinovskyi, mentre Matteo Pessina gioca ala destra per 88 minuti cedendo poi il finale a Cristante senza sfruttare le tre chances capitategli negli occhiali inforcati a Wolverhampton contro l’Inghilterra. Un sabato di segno opposto per i protagonisti dell’Atalanta sulla ribalta internazionale di giugno in Nations League, col ct dell’Italia Roberto Mancini che a Giorgio Scalvini ha concesso soltanto il sedile sulla panchina in un Molineaux a porte chiuse per gli incidenti della finale europea, ma allietato da tremila bambini.

Nel pomeriggio, nell’esilio di Lodz comunque strapieno di connazionali e la scritta Myr (Pace) dappertutto, il mancino, mezzala da 4-3-3 o 4-1-4-1 che dir si voglia, nel Girone 1 della Lega B della competizione ha aperto le danze contro l’Armenia, appena scollinata l’ora di gioco, con un sinistro chirurgico da fuori nell’angolino approfittando dell’appoggio di Karavaev. Un tris secco completato dallo stesso assistman del rompighiaccio (77′) e da Mykolenko (84′), mentre il nerazzurro ha sfiorato il successo personale parecchie altre volte: al 22′ il tiro fuori (passaggio di Mudryk), al 51′ destro alto (Zinchenko), al 57′ e 59′ due conclusioni parate (la seconda su assist di Zabarnyi), al 91′ la stoccata centrale.

2-2 con la Polonia ad Amsterdam nel girone 4 della Lega A per l’Olanda di un Teun Koopmeiners ridotto al ruolo di cambio (65′) di Berghuis e col mero assist a Teze a 5′ dal 90′, a punteggio ormai acquisito, anche se nel recupero Depay non sfrutta un mani di Cash (anglo-polacco dell’Aston Villa, sogno di mercato atalantino, nonché in gol al 18′, con Zielinski da bis al 49′ e l’uno-due per la rimonta Klaassen-Dumfries tra 51′ e 54′) calciando il penalty sul palo. Panchina fissa per Hans Hateboer.

Merih Demiral sempre titolare in difesa nella Turchia (Lega C, Girone 1) vittoriosa all’inglese in Lussemburgo, grazie al rigore di Calhanoglu al 37′ e a Dursun al 76′. Torniamo al monzese al centro pure lui di voci di mercato circa un possibile ritorno, smentito da Adriano Galliani, nel club in cui erano cominciate le sue fortune. Ottavo e nono esordiente azzurri sono stati Gatti dall’inizio e Salvatore Esposito in corso d’opera, zero minuti invece per il talento di Palazzolo sull’Oglio.

Per Pessina due chances già alle soglie dell’intervallo dopo aver servito vanamente a Scamacca (40′) una girata sprecata alle stelle, prima sulle ali del triangolo con Frattesi con Rasmdale ad alzare sopra il montante e quindi tirando addosso a Tomori dopo essere sbucato dall’indecisione tra Grealish e Abraham. Al 3′ della ripresa un’altra occasione di calciare, stavolta alto e largo, in asse con Pellegrini e il triangolista precedente. Da segnalare il salvataggio di Locatelli al 5′ sul centravanti romanista, servito dal rinvio ciccato da Donnarumma, e la traversa di Mount al 9′. Chiosa con Valentin Mihaila, che ha giocato l’ultimo quarto d’ora di Romania-Finlandia (1-0, Lega B, Girone 3) subentrando a Sorescu all’ottantesimo: all’attivo, un sinistro dalla sinistra dell’area parato da Joronen su palla del risolutore (alla mezzora) Bancu. Domenica di scena solo Remo Freuler in Svizzera-Portogallo: i rossocrociati sono ancora al palo.