Atalanta – Spal 1-2 (1-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 5,5; Toloi 5,5 Caldara 6 (21′ st Muriel 5), Palomino 5,5; De Roon 6, Freuler 6,5 (1′ st Djimsiti 5), Pasalic 5,5, Gosens 5,5; Gomez (cap.) 5,5 (14′ st Malinovskyi 6); Ilicic 6,5, D. Zapata 6,5. A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 5 Masiello, 87 Heidenreich, 20 Da Riva, 17 Piccoli. All.: Gasperini 5,5.
SPAL (3-5-2): Berisha 6,5; Cionek 6,5, Vicari (cap.) 6,5, Igor 6,5; Strefezza 7, Dabo 7, Missiroli 7, Valoti 7 (33′ st Valdifiori 6), Reca 7 (40′ st Tomovic sv); Petagna 7, Di Francesco 6,5 (27′ st Floccari 6). A disp.: 22 Thiam, 25 Letica, 66 Salamon, 67 Cannistrà, 11 Murgia, 96 Tunjov, 95 Jankovic, 43 Paloschi. All.: Semplici 7.
Arbitro: La Penna di Roma-1 6 (Imperiale di Genova, Villa di Rimini; IV Aureliano di Bologna. Var Doveri di Roma-1, AVar Ranghetti di Chiari).
RETI: 16′ pt Ilicic (A), 9′ st Petagna (S), 15′ st Valoti (S)
Note: serata rigida, 18.313 di cui 1.677 paganti (incasso 52.532 euro) e 16.636 abbonati (quota partita 351.356,24 euro). Ammoniti Valoti, Vicari, De Roon, Di Francesco e Palomino per gioco scorretto. Espulso Gritti (all. in seconda Atalanta) al 51′ st per proteste. Occasioni 18-11, nello specchio 6-4, legni 1-1. Corner 8-4, recupero 1′ e 6′.

Bergamo – L’Atalanta senza un esterno di ruolo su due mastica amarissimo nel Monday Night della prima giornata di ritorno soccombendo all’ex fanalino di coda Spal, che piazza il pari con la vecchia conoscenza Petagna per poi affondare la beffa col bergamasco Valoti. Nerazzurri sotto tono e in mini-crisi dopo essere usciti agli ottavi di Coppa Italia a Firenze, con Ilicic ancora a segno senza poter salvare la baracca: ora è quinto posto a meno 3 dalla Roma (38).
Con Hateboer squalificato e Castagne fermato dal ginocchio sinistro, il Gasp non rinnega il credo tattico allargando a destra De Roon. Ma è dall’altra parte che arriva il pericolo: Sportiello, rispolverato al posto di Gollini, salva in tuffo sulla staffilata da fuori di Strefezza. Al 7′ Gomez crossa da sinistra per Caldara che di tempia non la sfiora nemmeno. Ed ecco le tre chances di fila di cui una convertita, percentuale da ottimo agente di commercio: a cronometro raddoppiato Zapata spara sull’esterno della rete ma è in fuorigioco sull’allungo di Palomino, subito dopo è lui a pescare l’inserimento di Freuler con Berisha a salvare in uscita e sul tap-in del colombiano, e infine al 16′ il vantaggio di tacco di Ilicic che taglia davanti all’area piccola tramutando in gol l’assist dal fondo del centravanti. Al 22′ lo sloveno potrebbe concedere il bis, senza però incrociare il tiro sull’invito di un Freuler sopra le righe. Tre minuti e Dabo converge dal centrodestra incocciando dalla lunga i pugni serrati del portiere bergamasco, ancora quattro e Caldara stoppa di caviglia piena il tentativo basso a rientrare di Reca, ex di turno insieme a Berisha, Petagna, Floccari e Paloschi.
In attesa dell’intervallo c’è spazio anche per la volata di Duvan (31′), che lascia lì Vicari tirando un missile sull’incrocio, la rovesciata del triestino (35′) fuori misura sul crossetto di Cionek, per il terzo tempo del fresco ex milanista ampiamente a lato su corner di Gomez (36′) e per un altro destro di Reca, stavolta all’intersezione della lunetta, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina by Di Francesco corretto dal traversone di Strefezza deviato a sua volta lontano dall’area da Caldara. Al 39′ Petagna libera il figlio d’arte che colpisce lo stinco di Dabo in posizione irregolare. Ma è a due dal tè caldo che corrono brividi freddi lungo la schiena: Strefezza la pennella per la fronte del mulo, sulla cui traiettoria a palombella solo il legno salva Sportiello.
Nella ripresa dentro Djimsiti per Freuler con l’albanese in fascia e la sequela di De Roon al centro. All’ottavo palla di Gomez rimpallato da Missiroli e Zapata svirgola il sinistro, mentre dall’altra parte non fallisce l’ex degli ex che appoggia comodamente il suggerimento da sinistra di Reca su cui il nuovo entrato non riesce a recuperare. Passano cento secondi e Pasalic ruba la sfera a Cionek senza che Zapata angoli il piattone a sufficienza per impensierire il guantipede altrui. Al 14′ esce il Papu per Malinovskyi Dabo la porge al bergamasco Mattia Valoti (figlio di Aladino, atalantino anni ’80) sul centrodestra, Toloi e Palomino sono saltati come birilli e Sportiello è trafitto sul suo palo da un passettino fuori area. Al 16′ Zapata calcia addosso a Berisha dopo lo scavetto di Ilicic; al 21′ terzo cambio con Caldara a lasciare il posto a Muriel e De Roon ancora pendolino. Al 25′ Zapata la porge a Pasalic che calcia ancora sul portiere con Missiroli a supporto, un minutino e De Roon dall’out chiama l’incornata al centrattacco che fallisce la mira. L’assedio c’è e si nota: al 33′ Gosens dal fondo per Ilicic e apertura per il diagonale al volo di De Roon un metro oltre il secondo palo; al 35′ il corner da sinistra di Malinovskyi innesca l’incornata di Djimsiti con Missiroli ad allontanare; 38′, lancio di Malinovskyi per Duvan con Igor a strozzargli la conclusione fra le braccia del suo portiere. A 5′ del 90′ vana torre di Palomino per Muriel su calcio d’angolo, al 42′ Cionek stoppa Zapata, servito da Muriel, e sul tap-in di Ilicic nuovamente la difesa smorza in direzione del proprio portiere, al 2′ di recupero Malinovskyi quasi decapita Tomovic appena dentro i sedici metri, al 4′ Berisha salva in tuffo sull’ultimo tentativo di Zapata.