Atalanta – Fiorentina 2-1 (0-0)
ATALANTA (4-3-3): Gelmi 6; Ghislandi 6,5 (50′ st Sidibe sv), Okoli 6, Guth 6, Brogni 6,5; Gyabuaa 7, Da Riva 6, Colley 6,5; Traore 7,5, Piccoli 7 (45′ st Bergonzi sv), Cambiaghi (cap.) 6,5. A disp.: Dajcar, Cittadini, N. Milani, Finardi, Italeng, Heidenreich, Ghisleni, Signori. All.: Massimo Brambilla 7.
FIORENTINA (4-3-3): Brancolini 6,5; E. Pierozzi 5,5 (35′ st Ponsi sv), Dutu 5,5, Chiti 5,5, Simonti (cap.) 6; Hanuljak 6 (26′ st Gorgos 6), Fiorini 6 (25′ st Bianco 6), Lovisa 6,5 (34′ st Kukovec ); Duncan 6,5, Koffi 6,5, N. Pierozzi 6 (41′ st A. Milani sv). A disp.: Chiorra, Marino, Fruk, Gaeta, Spalluto, Simic, Frison. All.: Emiliano Bigica 6.
Arbitro: Paterna di Teramo 5 (Della Croce di Rimini, Massara di Reggio Calabria; IV Monaldi di Macerata).
RETI: 10′ st Piccoli (A), 12′ st rig. Duncan (F), 18′ st Gyabuaa (A).
Note: serata autunnale e piovosa, spettatori 3.783 per un incasso di 18.360 euro. Presenti in tribuna d’onore dirigenti e staff tecnico della prima squadra, tra cui Antonio e Luca Percassi e Gian Piero Gasperini. Ammoniti Da Riva, Dutu, Gorgos e Cambiaghi per gioco scorretto. Occasioni 13-7, nello specchio 4-3. Corner 6-3, recupero 2′ e 4′.

BergamoSupercoppa Under 19 dritta a Zingonia per la prima volta, passando dal Gewiss Stadium che per l’occasione sposta il Muro Nerazzurro nella Giulio Cesare. La bacheca inizia a riempirsi, benissimo. Non tanto per la prestazione, un po’ più a sprazzi del solito, quanto per la capacità della Primavera dell’Atalanta di sfoderare i denti e la classe dei singoli insieme al killer istinct nei momenti topici. Roberto Piccoli da Sorisole, più solido che arioso e padrone del match come funziona di solito, ed Emmanuel Gyabuaa sono gli eroi del lunedì sera, ma solo per il tabellino, visto che the best è sempre Amad Diallo Traore, la vedette del momento che coi soli assist ha impedito alla Fiorentina di bissare il trofeo vinto nel 2011 all’Olimpico con la Roma e perso dai padroni di casa a Genova con la Sampdoria del 2008 (2-2 e 5-3 ai rigori)
In avvio il gioco ristagna per linee orizzontali sulla trequarti offensiva nerazzurra fino al decimo, quando Colley apre per Traore ricevendone il passaggio di ritorno per il destro alto dalla lunetta. Una nona sinfonia di lancette ed ecco la sovrapposizione di Gyabuaa a Ghislandi lungo la catena di destra, ma ne esce solo una girata di Piccoli strozzata da un destro impreciso. I viola, che entro il 25′ non sono andati oltre un paio di angoli e un abbozzo di contropiede Koffi-Niccolò Pierozzi. Tris cronometrico ed ecco il radente a lato dell’accentrato Brogni sugli sviluppi della combinazione sul centrodestra di Cambiaghi, Traore e Ghislandi intervenuto in appoggio. Il problema è l’area nemica affollatissima, eppure il taglio centrale di Gyabuaa al 29′ sarebbe manna dal cielo ove baciato dalla mira, anche perché il vassoietto del 2002 ivoriano era solo da infornare. Il confronto sale di tono: di là l’asse Koffi-Lovisa finisce dritto sui tabelloni, poi (31′) Colley dal dischetto di centrocampo la porge in lungolinea proprio al folletto mancino, a segno contro l’Udinese all’esordio domenicale in prima squadra, ma qui la palla non viaggia a pelo d’erba e fa solo la barba al primo palo.
A forza di possesso non concretizzato si rischia la beffa a una cinquina dal tè caldo, con Hanuljak e innescare Koffi, che perde l’attimo spostandosela sul mancino consentendo a Brogni di smorzargli la conclusione. Subito dopo Cambiaghi la mette dalla corsia, ma Piccoli vanifica tutto caricando Brancolini sulla respinta in tuffo. Nella ripresa il tiro al bersaglio fa l’elastico tra la distanza, leggi Traore largo al 3′ (non trova il giro) e a un’incollatura Piccoli che da dentro l’area allarga il diagonale nuovamente servitogli dal diciassettenne. Un monologo atalantino che però non sbatte l’attrezzo di cuoio in fondo al sacco: ci prova Cambiaghi dal vertice, il guantato ospite risponde presente. E quando l’ariete di Sorisole usa la testa per insaccarla nel sette approfittando dal cucchiaio di Amad, il direttore di gara indica il dischetto quando Okoli allunga la zampa per anticipare Lovisa dentro il lato corto dell’area: la mezzala crolla al suolo, Duncan dagli 11 metri ringrazia per il regalino spiazzando un Gelmi fin lì inoperoso. Comincia una partita nella partita: Gyabuaa (15′) riceve da Cambiaghi sbattendo su Simonti, Hanuljak a rimorchio di Duncan sferra la ciabattata molle. La sveglia all’orecchio dei dominatori, che si riprendono il maltolto: triangolo con Traore e Gyabuaa da Parma la piazza a pelo d’erba tra palo e portiere. Potrebbe arrivare il sigillo di ceralacca a tiro del ventesimo, ma Brancolini si oppone al gioiellino senza che a Brogni riesca il tap-in. Si rischia, com’è giusto che sia: al 24′ Koffi da destra suggerisce per Pierozzi che taglia benone e alza il destro perché incespica in corsa. Sbaglia l’incredibile soprattutto chi s’era conquistato il penalty, quando verso la mezzora la sponda di chi l’aveva infilato, su traversone dell’ala sinistra, spara alle stelle privo di opposizione. Mirino storto anche per Ponsi di sinistro convergendo da destra al novantesimo e per il lancio ai dirigibili di Koffi al 2′ di recupero. Nunc est bibendum, è ora di brindare.
Simone Fornoni