AlbinoLeffe – Modena 0-1 (0-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 6; Borghini 6, Canestrelli 6, Riva 6; Gusu 7, Gelli 6,5, Genevier 7 (18′ st Nichetti 6), Giorgione (cap.) 6 (18′ st Gabbianelli 6,5), Tomaselli 6,5 (35′ st Galeandro sv); Manconi 6, Cori 5. A disp.: 24 Paganessi, 31 Caruso (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 13 Mondonico, 19 Ravasio, 27 Miculi, 30 Petrungaro, 32 Maritato. All.: Marco Zaffaroni 6.
MODENA (4-3-3): Gagno 6,5; Mattioli 6, Zaro (cap.) 7, Pergreffi 6,5, Mignanelli 5,5 (38′ st Varutti sv); Muroni 6 (47′ st Ingegneri sv), Gerli 6, Corradi 6 (23′ st Castiglia 6); Spagnoli 6,5 (24′ st Scappini 5,5), Luppi 6,5, Pierini 7 (37′ st Prezioso sv). A disp.: 1 Narciso, 6 Rabiu, 10 Diogo, 15 De Dantis, 17 Bearzotti, 20 Davì, 29 Monachello. All.: Michele Mignani 6,5.
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore 6,5 (Porcheddu di Oristano, Vettorel di Latina; IV Collu di Cagliari).
RETE: 28′ pt Spagnoli (M).
Note: ammoniti Corradi, Muroni, Giorgione e Borghini per gioco scorretto. Tiri totali 8-8, nello specchio 1-2, respinti/deviati 4-5, parati 1-1, legni 1-0. Corner 7-2, recupero 0′ e 6’30”.

Gorgonzola (Milano) – Premessa necessaria: mercoledì, al “Braglia”, alla trazione anteriore al riparo da calcoli e tatticismi non esistono alternative o quasi. Perché provare a fare la partita, nell’andata del primo turno dei playoff nazionali col Modena, all’AlbinoLeffe, appesantito ma nemmeno tanto dalla doppia gara secca del raggruppamento A con Pontedera e Grosseto, è stato fatale. Un ko di misura tra i più immeritati di sempre, da vittime del cinismo da big del nemico, ora eliminabile (perché meglio piazzato nella regular season, con la fase di girone saltata) solo con due gol di scarto.
Se Borghini non ferisce al tris dal kick off schiacciando indisturbato di fronte la prima traiettoria dalla bandierina (destra) di Genevier, susseguente alla chiusura su Manconi di Corradi, ex insieme a Zaro e al dodicesimo Narciso, Muroni non infila di poco la punizione alla cinquina mancando l’angolino col tiro mancino a pelo d’erba. Nient’altro che palle inattive, vedi secondo corner di casa al settebello con la testatona centrale di Gelli comunque vanificata dalla carica di Cori sull’azzanese Pergreffi, volto noto nelle giovanili blucelesti. I canarini provano a prendere il pallino del gioco girando troppo al largo e facendosi stoppare facilmente conclusioni estemporanee dalla distanza: Genevier cala la saracinesca sull’accentrato Mignanelli (16′), Canestrelli (19′) non ha difficoltà nella fotocopia su Gerli, pronto a sferrare il destro dopo la respinta del muro locale sul crossetto morbido della mezzala sinistra. Al 24′ la chance più incredibile sventata dall’ex con la fascia al braccio, che devia in scivolata sulla faccia sotto del montante la botta di Tomaselli a rimorchio del ping pong Gusu-Cori smorzato dall’altro centrale emiliano. Il contrappasso si abbatte un poker temporale più tardi sul primo contropiede disponibile, col falso nueve ex Hellas ad aprire il corridoio lungo dalla trequarti difensiva e Spagnoli a correggere al volo per il naso avanti l’ammollo di Pierini.
Verso l’intervallo il mastino tuttosinistro un tempo del vivaio salva in fallo di fondo (36′) sul sannita, in precedenza preda del solipsismo appena da fuori (25′, a lato), stavolta in asse col mezzodestro livornese, e Gagno (43′) piazza il colpo di reni sulla sventagliata di collo esterno dal limite di Genevier, servito dallo scarico di Tomaselli al culmine dell’ennesima sgroppata del pendolino rumeno spondata dal bomber seriano, oggi impegnato soprattutto ad aprire a destra ma privo di varchi sfruttabili. Scollinato l’allarme rosso del possibile raddoppio di Luppi, che impatta male sul contrasto col perno di Zaffaroni il tap-in sul sinistro dell’assistman del rompighiaccio, il rientro in campo presenta il medesimo rischio, perché per contrastare l’ennesima pallonessa dalla mancina (su cui i modenesi sono deboli soltanto dalla cintola in giù) Canestrelli sbuccia il rinvio col piede debole (3′) e a chi giostra davanti alla linea a tre tocca deviare il rigore in movimento del regista basso gialloblù per evitare guai. Agli occhi di Zaffaroni urgono forze fresche ed ecco il duo Gabbianelli-Nichetti per Giorgione-Genevier (18′), anche perché l’undici di Mignani sembra in controllo totale e qualcosa dietro l’attacco serve. La new entry, in effetti, imbecca benone Manconi, però in fuorigioco, dal centrosinistra (22′), ma nel prosieguo prova più che altro a centrare palloni a prescindere da presenza e tempi di inserimento in area dei compagni, tanto che l’esterno basso a sinistra altrui può passarne uno di petto al suo portiere (29′). Intanto la combinazione in un lampo e in un fazzoletto Muroni-Luppi per il diagonale di Mattioli (31′) per poco non provoca lo 0-2, mentre a ruota sempre il solito noto si vede contrarre in angolo da Zaro la conclusione dalla lunetta. Nullo anche il tentativo di Gelli, che scivola all’indietro, alle soglie del novantesimo.
S.F.