FROSINONE-ATALANTA 0-5
FROSINONE (3-5-2): Sportiello 7; Brighenti 5, Goldaniga 4, Krajnc 5; Ghiglione 5, Valzania 5 (15’ s.t. Cassata 5), Maiello 5, Chibsah 5, Molinaro 5 ( 10’ s.t. Beghetto 5); Campbell 4 (40’ s.t. Matarese sv), Pinamonti 5,5. A disp. Marcianò, Iacobucci, Gori, Sammarco, Besea, Salomon, Cassa, Verde . All. Baroni.
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha s.v.; Toloi 7, Djimsiti 7 (38’ Reca sv), Mancini 7,5, Hateboer 6, De Roon 6,5 (27’ s.t. Kulesevski 6,5), Pasalic 7 (16’ s.t.Pessina 6,5), Castagne 6,5; Gomez 7; Zapata 10, Ilicic 7. A disp. Gollini, Rossi, Masiello, Palomino, Gosens, Tumminello, Barrow. All. Gasperini.
ARBITRO: Chiffi.
RETI:11’ Mancini, 44’ pt , 2’, 19’ e 28’st Zapata
FROSINONE – Un’altra goleada, ancora Zapata delle meraviglie, autore di quattro dei cinque gol, e l’Atalanta continua a volare, soprattutto in trasferta con la quinta vittoria e i 29 gol realizzati. Una media stratosferica. Poi l’esordio in serie A di Kulusevski e di Reca. Tutto facile, troppo facile. Certo il Frosinone ha chiarito il perché della sua misera classifica, mai in partita è riuscito a creare problemi o a contrastare il gioco dei nerazzurri. A tratti sembrava la partitella del giovedì quando a Zingonia arrivano le nostre squadre di serie D, non che i ciociari siano così in basso, di sicuro la serie A troppo per una squadra così, modesta e senza né capo né coda. I nerazzurri confermano lo splendido stato di forma proprio alla vigilia dei confronti a Bergamo con Roma e con Juve in Coppa Italia. Difficile trovare chi ha giocato male, ripetiamo è stato un allenamento e niente di più. Poche variazioni, ma di sostanza, nello schieramento nerazzurro: in difesa Djimsiti preferito a Palomino, ancora con po’ di mal di pancia per l’improbabile trasferimento al Boca mentre Pasalic prende il posto di Freuler, e questa è un’assenza che pesa, intoccabile il trio delle meraviglie. Nel Frosinone esordisce il “nostro” Valzania, per il resto una formazione che al “Benito Stirpe” non ha mai vinto. Si comincia con 5’ di ritardo per aspettare il collegamento Dazn, finalmente Chiffi fischia l’avvio di partita. Il Frosinone si schiera subito con il 5-3-2 e tiene ritmi bassissimi perché cerca di addormentare la partita, l’Atalanta si preoccupa più di tanto perché conduce senza problemi e all’11 ecco il gol del vantaggio: Pasalic, uno dei migliori, crossa da sinistra e Mancini di testa insacca con facilità irrisoria, quinto gol in campionato. Il Frosinone continua sotto ritmo, cerca qualche spunto con gli esterni Ghiglione e Molinaro. E il capitano dei ciociari al 13’ è protagonista di una lunga discesa, cross per Campbell ma Djimsiti spedisce in angolo. Il dominio nerazzurro è senza opposizione senza però accelerazioni particolari dalle parti di Sportiello, poi al 36’ fallo di Goldaniga su Zapata, sulle sinistra, punizione di Ilicic, colpo di testa di Pasalic, Sportiello spedisce in angolo. Lo speaker dello stadio annuncia che la Var non funziona ma nessuno si allarma. Al 44’ il raddoppio: accelerazione sulla destra di Ilicic che appoggia a Zapata, il colombiano manca l’aggancio, palla a Pasalic che da sinistra crossa in mezzo, Zapata di testa insacca confezionando il record dei record con undicesimo gol consecutivo in otto partite di campionato. Secondo tempo senza problemi e al 2’ Zapata realizza il 3-0 dopo uno slalom di Djimsiti. Sembra un gioco da ragazzi, fin troppo facile. Al 13’ ecco il Papu: bolide all’incrocio dei pali, Sportiello in angolo. Si fa vedere anche il Frosinone: contropiede di Pinamonti che tenta il pallonetto ma è solo angolo. Baroni cambia: dentro Beghetto e Cassata al posto di Molinaro e Valzania, anche Gasperini s’adegua con Pessina per Pasalic, uno dei migliori nel primo tempo. Sempre e solo Zapata: Ilicic per Hateboer che di testa appoggia al colombiano per il 4-0. Ilicic non vuole essere da meno e al 24’ con un pallonetto cerca di ingannare Sportiello, fuori d’un soffio. Al 27’ esordio in serie A di Dejan Kulusevski e un minuto dopo il poker di Zapata su cross di Pessina.
Giacomo Mayer