GORLAGO – Più che un sodalizio multidisciplinare, un paese nel paese: “Tra atleti e dirigenti siamo più di cinquecento”. Il calcio resta il piatto forte del menù ricchissimo dopo la riorganizzazione societaria: “Anche se abbiamo scelto di non proporre la prima squadra per la stagione corrente, troppi problemi per il Covid. Che l’anno scorso ci aveva perfino impedito di festeggiare l’accordo con l’AlbinoLeffe”. Giulio Facchinetti dal 6 luglio 2020 è il presidente della Polisportiva Gorlago. Il pallone non è tutto e non è nemmeno solo quello che rotola a pelo d’erba: “Condividiamo il progetto basket con Chiuduno e Carobbio degli Angeli. Il nostro segretario Paolo Bolis, Michele Finazzi e Paolo Gagni nel giro di 2 anni hanno creato già una solida realtà. Abbiamo la pallavolo con i senior in serie C e un allenatore professionista, Mirco Belotti. Teniamo i corsi di ben undici discipline: l’ultima arrivata è il pattinaggio artistico a rotelle, a cura dell’Associazione Skate & Fun”. Numeri importanti, di spessore, per una società che reca sul logo il 1973 come data di nascita: “Ma l’affiliazione alla Federazione Italiana Gioco Calcio risale all’immediato secondo dopoguerra. Eravamo l’Edison Gorlago – ricorda Facchinetti -. Del vivaio calcistico manca soltanto la squadra Allievi: ne avevamo una decina in quella fascia d’età e li abbiamo girati in prestito. Coordinati dai direttori sportivi Stefano Grismondi e Luigi Pagani, fra Primi Calci e Scuola Calcio seguiamo 39 bambini. Abbiamo tre gruppi di Pulcini, uno a 5 e gli altri due a 7, con 10 giocatori ciascuno. Gli esordienti a 9 sono 18, i Giovanissimi a 11 invece 21. 23 sono Juniores”. Le somme può farle il lettore: “Ci sono anche 23 dilettanti CSI a 11, mentre quelli a 7 sono 13. E gli 8 del calcio a 5 sempre CSI”. Sorride, Giulio, anzi Giulio Francesco all’anagrafe, un passato a pelo d’erba: “Sono stato giocatore del Colle Alto fino in Promozione, qui a Gorlago e a Montello. Ero all’ala. Alla Dodici Ore m’è capitato di marcare Andrea Belotti, la gloria di Gorlago, quando avrà avuto 16 anni: si capiva già allora che sarebbe diventato un grandissimo. Spesso vado a pranzo nel ristorante di suo fratello Manuel, mio compagno a 5. Tra di noi ci si conosce tutti”. Salito al vertice, fra i più giovani presidenti a livello regionale, dopo un biennio da segretario, Facchinetti si avvale di fidati collaboratori : “Nel consiglio ci sono anche Marco Barcella, Paolo Bolis, Marco Perrone e Mirko Nicoli, che è un atleta paralimpico, campione italiano in carica nella canoa 200 metri. Gli manca solo la qualificazione alle Paralimpiadi. Nel periodo estivo si allena nel nostro centro sportivo anche Alberto Simonelli, oro mondiale ed europeo di tiro con l’arco paralimpico, due argenti a Rio e Pechino”.

Non manca proprio nulla nell’offerta a trecentosessanta gradi della Polisportiva, che oltre il football coinvolge tantissime persone, soprattutto ragazze e ragazzi. E che numeri: 70 nella pallacanestro, 23 bambine della ginnastica ritmica, 20 praticanti la Muay Thai, 45 nella pallavolo maschile, 40 nel tennis. E poi GAG, ginnastica dolce, hip-hop, danza moderna & classica, pilates, ginnastica aerobica & fitness, judo. Un movimento di tale portata da coinvolgere l’intera comunità: “L’amministrazione comunale, con l’assessore allo sport Michela Testa, ci dà un forte sostegno in termini di concessioni e impianti. Abbiamo in cantiere il progetto di gestione dell’educazione fisica in collaborazione con le scuole elementari – rimarca il presidente -. Purtroppo il virus ha stoppato molte attività: in tempi non sospetti avevo avvisato i genitori che da novembre a marzo non si sarebbe giocato. Sempre con il Comune, e l’attiva collaborazione di don Giovanni e della parrocchia, c’è l’attività estiva: pensiamo a tornei serali con l’organizzazione di una grande Estate Sport 2021 sperando che il discorso possa riprendere, restrizioni permettendo”. Niente e nessuno, insomma, può fermare le idee e le proposte targate Polisportiva Gorlago: “Da partner dell’AlbinoLeffe avremmo dovuto partire anche col femminile. L’aspirazione è diventare Scuola Calcio riconosciuta dalla FIGC: il quarto allenatore Uefa C necessario l’avrebbe messo la società professionistica, per il resto servono l’infermeria, il medico e l’iscrizione a tutti i campionati federali. Arriveremo anche a questo”.

Simone Fornoni