Una mini contro-rivoluzione da Gian Piero Gasperini bisogna sempre aspettarsela, specie nella seconda partita su due, quella del sipario stagionale, totalmente inutile dopo la qualificazione Champions strappata tre turni or sono nel 2-1 alla Roma. La sua Atalanta, domenica sera col Parma, spera di chiudere salutando in campo Juan Cuadrado, tornato stamani ad allenarsi seppur da solo dopo la lesione al bicipite femorale destro patita in casa del Monza il 4 maggio scorso. E intanto fa rientrare col resto della squadra il braccetto austriaco Stefan Posch

Lavoro individuale con corsa e palla, tra gli altri, anche per Scalvini e Scamacca, mentre sotto terapie ci sono tuttora Kolasinac e Toloi. Per tutti loro annata notoriamente conclusa anzitempo. In formazione, si diceva, contro-turnover dopo gli otto undicesimi di Marassi variati rispetto al match decisivo per centrare l’ultimo obiettivo rimasto. Rientra Djimsiti dalla squalifica per evitare lo snaturamento in difesa di De Roon, con conferme di Kossounou e Hien a protezione di Rui Patricio tra i pali, un altro destinato a fare ciao con la manina ai tifosi al Gewiss Stadium.

Dalle fasce in avanti, i confermati dovrebbero essere Sulemana, Ruggeri e Retegui, che ottenuto il record di marcature atalantine in serie A superando a quota 25 il primato di Pippo Inzaghi che resisteva da 28 anni vuole centrare anche quello attualmente condiviso con Duvan Zapata, 28 su tutti i fronti (2019). Favoriti Bellanova su Palestra, Ederson su Brescianini (o De Roon) in mezzo accanto al ghanese e, infine, De Ketelaere e Lookman, i supertitolari larghi nel tridente, su Samardzic e Maldini. Venerdì, al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, oggi infradiciato dall’acquazzone preprandiale, si lavora al pomeriggio.