Lovere – Da un piccolo gesto è partito un grande contributo di riflessione e di sottolineatura del ruolo delle donne lavoratrici. La ricorrenza della festa della mamma giunge ogni anno, lo sappiamo, per ricordare chi ci ha dato la vita e ci ha seguiti nel corso del nostro percorso. Negli ultimi quattordici mesi le mamme hanno dovuto ulteriormente rimettersi in gioco, costrette a nuove modalità di gestione della vita propria e della propria famiglia. Il riferimento alla pandemia è del tutto evidente, se a questa discriminante si aggiunge la condizione delle mamme lavoratrici. Nel mondo del lavoro, inutile negarlo, esiste ancora una posizione spesso conflittuale nei confronti delle mamme, costrette loro malgrado a trovare un compromesso in termini di tempo e di energie tra la propria professione e le esigenze familiari. Purtroppo ancora non viene considerata con il giusto peso la “professione” di mamma che comporta carichi di lavoro senza un limite di tempo nel corso della giornata. La pandemia, si diceva, ha aggravato la situazione anche delle mamme lavoratrici, soprattutto quelle con figli in età scolare, costretti alla famosa didattica a distanza.
Così si deve essere sentita Valeria Zanni, giovane dipendente di Poste Italiane, in servizio presso lo sportello filatelico di Lovere. Nonostante i suoi 36 anni, è mamma già di tre bambini di 11, 8 e 7 anni ed ha dovuto conciliare, grazie a grinta e determinazione, entrambi gli impegni. Valeria rappresenta quell’esercito di mamme lavoratrici che, soprattutto in questo anno difficile, hanno saputo gestire con successo tutte le difficoltà del doppio ruolo, mettendo in campo capacità innate di responsabilità e maturità sia nei confronti della propria famiglia che della propria azienda. Mesi complicati, spesso drammatici, tra un virus che colpiva senza pietà e le difficoltà di gestire gli impegni scolastici di tre figli che da soli non avrebbero potuto assolvere. Valeria ha saputo, come tante mamme, equilibrare l’impegno lavorativo con quello familiare, suscitando anche emozione e riconoscenza.   
Non a caso, Poste Italiane, questa mattina presso l’Ufficio di Lovere ha voluto inaugurare l’iniziativa filatelica nazionale dedicata alla festa della mamma (con l’emissione di due apposite cartoline e relativo annullo filatelico) prendendo ad esempio la figura di Valeria in rappresentanza delle migliaia di lavoratrici italiane e mamme attraverso una breve cerimonia che nella sua semplicità ha dato lustro a questa categoria essenziale per il progresso del nostro Paese. A presenziare al sobrio e sentito momento la Referente per la filatelia di Bergamo, Giusy Montanino, la Referente Macro Area Nord Ovest, Annamaria Gallo, il Direttore della filiale di Bergamo 2 Emanuele Greto, e la Direttrice dell’Ufficio di Lover Caterina Carrara. Peraltro da tempo Poste Italiane cura con particolare attenzione il tema femminile e valorizza la forza lavoro “in rosa” all’interno della propria Azienda: l’evento sulle sponde del Sebino ne è una stata una toccante testimonianza.
Non è stato un caso che il road show filatelico sia partito da un territorio, la nostra provincia, che tanto ha dato in termini di vite umane e di sacrifici durante questo anno pandemico. Da lì però è anche partito un messaggio di speranza e di entusiasmo per una ripresa che può veramente fare risorgere la nostra Nazione grazie alle tante Valeria che popolano le nostre famiglie, mamme e lavoratrici, donne tenaci, dal cuore enorme e dalla dedizione verso la propria famiglia fuori dal comune!

Giuseppe De Carli