Il torneo più avvincente. E naturalmente, il più drammatico. Nel girone E di Prima categoria, contraddistinto dall’egemonia del Bergamo Longuelo, che ha chiuso i discorsi per il titolo con quattro giornate di anticipo, tiene banco l’incredibile situazione nelle retrovie, con ben cinque squadre appaiate a 29 punti e almeno sette squadre che provano a evitare lo spettro dei playout. Più complicata la situazione per il fanalino Calusco, le cui speranze si son ridotte al lumicino dopo la sconfitta di misura sul catino dell’Oratorio Stezzano. Ai biancoverdi di Zonca serve assolutamente fare bottino pieno nelle ultime tre restanti gare, delle quali due saranno scontri diretti (Azzano Fiorente Grassobbio e derby col Monvico, sempre in casa), e sperare che nel contempo la Nembrese resti al palo, contro Loreto, Mozzo e Or. Stezzano. Insomma, praticamente una chimera. I seriani, dal canto loro, si preparano di fatto per i playout, confidando in un tracollo delle dirette rivali, così da accaparrarsi la miglior posizione in graduatoria e, con essa, il vantaggio dei due risultati su tre a disposizione. Chi appare in chiara difficoltà è l’Azzano Fiorente Grassobbio, che invero dispone di una gara in più da giocare: mercoledì sera sarà tempo di recupero contro il già promosso Longuelo. E’ evidente l’involuzione occorsa alla formazione di Luca Castellani, caduta in casa domenica scorsa con l’Atletic Almenno e ora chiamata all’immediato riscatto. L’aspetto legato al futuro delle società diventa giocoforza un aspetto preminente in queste ultime giornate e, in questo senso, desta parecchio interesse l’Atletic Almenno, già certo di convogliare, per il prossimo anno, nel Lemine Almenno Calcio. Entra allora in gioco l’orgoglio di una squadra, quale quella allenata da Guido Fiore, che non ha mai smesso di credere nella salvezza, a dispetto di un budget limitato e dello scomodo ruolo di matricola. San Giovanni Bianco, Monvico e Città di Dalmine, sulla strada degli almennesi: percorso decisamente ostico, ma non impossibile per una squadra capace di ogni risultato. Chi denota un buono stato di salute sono Mozzo e Monvico, con l’undici di Gatti che si è presa lo scalpo della Falco prima di pareggiare con il Gorle, mentre gli isolani hanno fermato sul pari sia il San Giovanni Bianco che gli albinesi del nuovo tecnico Ceribelli. Per il Mozzo ci sono, di fatto, tre scontri diretti: in primis, Excelsior e Nembrese, e chiusura nella casa di un Loreto che scoppia di salute ma che, all’ultima giornata, potrebbe e dovrebbe risultare già salvo. Il tour del force di un Monvico in formato grandi imprese (vedasi poker rifilato al Bergamo Longuelo) prosegue domenica prossima nella tana del San Pellegrino, prima di due scontri diretti decisamente più accessibili quali quelli con Atletic Almenno e Calusco. Da vietare ai deboli di cuore la tabella di marcia dell’Excelsior, che ospiterà prima Mozzo e infine Azzano Fiorente Grassobbio e, nel mezzo, recherà visita al temibile catino di Stezzano. Sostanzialmente, tre gare da tripla in schedina e nelle quali lo stato di forma, fisica e mentale, dei ragazzi di Vanini e l’incognita delle assenze reciteranno un ruolo-chiave. Il tutto, senza dimenticare il Città di Dalmine, reduce da tre k.o. di fila a impantanato a 31 punti. Per i dalminesi del presidente Ghisetti tre scontri da “ansietta” garantita: trasferte contro Falco (occhio al concomitante impegno in Coppa degli albinesi) e Atletic Almenno, nel mezzo turno casalingo contro il San Pellegrino.
NS