Con la consueta eleganza e l’intelligenza che ha dimostrato in ogni occasione, Fabio Deblasio lascia il Paladina. Il motivo? Il lavoro. Dispiace perché in questi anni, Fabio, tra l’altro nostro ex collaboratore, ha dimostrato di essere un direttore sportivo unico e raro, sia per la sensibilità con i propri giocatori che per il legame con la dirigenza, su tutti il presidente Egidio Capitanio, che per la grande competenza. Lascia dopo una stagione che ha visto il Paladina avvicinarsi di un centimetro al sogno chiamato Promozione, sfumato al fotofinish, anche per via di alcuni errori arbitrali grossolani. Ecco il suo messaggio odierno sulla sua pagina Instagram.  “Dopo tre stagioni intense, è arrivato il momento di concludere la mia esperienza al Paladina. Una scelta dettata da esigenze lavorative, ma non certo facile da prendere. Sono arrivato nel 2022 come Responsabile della Fascia Agonistica, e insieme abbiamo costruito qualcosa di importante: tre categorie regionali conquistate, una mantenuta, e la soddisfazione di vedere l’intera filiera regionale realizzata. Poi il passaggio in Prima Squadra, un girone d’andata pieno di difficoltà a cui ha fatto da contraltare una salvezza cercata e ottenuta con il cuore e la stagione appena conclusa con un secondo posto che può essere visto e valutato in molti modi diversi. Si dice che andarci vicino conti solo a bocce e può essere vero, ma chi ha la fortuna di stare nel mondo calcistico sa anche che annate così, in cui arrivi concretamente a giocarti l’obiettivo più ambizioso non capitano ogni stagione. Quando il sentimento di delusione si affievolisce, lascia spazio alla consapevolezza di ciò che si è stati in grado di creare insieme e di questo ne sarò eternamente fiero e grato.
Un ringraziamento speciale quindi va al Presidente Egidio Capitanio, punto di riferimento costante del mondo granata, che ha creduto in me e nelle mie idee tre anni fa. Grazie a tutta la dirigenza ed in particolare al collega Mauro, al magazziniere Luca, al segretario Vincenzo, a tutti gli staff tecnici ed i giocatori con cui ho collaborato. Ho avuto il privilegio di condividere con voi un pezzo di strada che porterò sempre con me dandovi sempre il massimo rispetto e ricevendone altrettanto.
Sono certo che il Paladina crescerà ancora, mentre io vi guarderò da un po’ più lontano, con un sorriso. Perché il Paladina lo capisce solo chi ci è passato”.
A cura di Matteo Bonfanti