Atalanta – Napoli 0-0
ATALANTA (3-4-2-1): Bertini 6,5; Ghezzi 6, Guerini 6,5, Regonesi 6; Palestra 6,5, Mendicino 6 (43′ st Bevilacqua sv), Colombo 6, Bernasconi 6,5; De Nipoti (cap.) 6,5 (35′ st Riccio sv), Vavassori 5,5 (43′ st Roaldsøy sv); Vlahović 5 (20′ st Falleni 5,5). A disp.: Pardel, Del Lungo, Saleh, Chiwisa, Muhameti, Omar, Bordiga, Perez, Tavanti, Tornaghi, Cellerino. All.: Marco Fioretto 6.
NAPOLI (3-4-2-1): Boffelli 7; D’Avino 6 (19′ st Nosegbe-Susko 6,5), D. Hysaj 6,5, Obaretin 6; Marchisano 6, Alastuey 6,5 (39′ st Bonavita sv), Gioielli 6, Acampa 6; Iaccarino 6,5 (39′ st Russo sv), Spavone 5,5 (26′ st Rossi 5,5); Sahli 6 (39′ st Pesce sv). A disp.: Turi, Giannini, Koffi, Gningue. All.: Nicolò Frustalupi 6.
Arbitro: Di Cicco di Lanciano 6 (Allocco di Bra, Spagnolo di Reggio Emilia).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 170. Ammoniti Spavone e Falleni per gioco scorretto, Frustalupi (all. N) al 45′ st per proteste. Tiri totali 11-7, nello specchio 3-2, parati 3-2, respinti/deviati 4-2. Corner 4-4, recupero 1′ e 5′.

Zingonia – S’arresta addosso al pareggino casalingo col Napoli a reti inviolate la marcia verso la salvezza diretta della Primavera dell’Atalanta, a ruota del trittico vittorioso Inter-Cesena-Fiorentina. Una partita senza troppe emozioni in cui è mancato spesso l’ultimo passaggio o la zampata sottoporta. Nerazzurrini scavalcati dal Cagliari (32 a 21) e in attesa del posticipo Roma-Milan per sapere se a fine programma della nona di ritorno saranno o meno risucchiati dal gorgo dei playout proprio contro gli avversari di turno, con cui il risultato è la fotocopia dell’andata. Domenica prossima la matinée veronese (ore 11): al rientro dall’ulteriore pausa, stavolta però per il rinvio al 3 maggio del rendez-vous coi rossoneri, il sabato mattina (sempre alle 11) il 29 in casa del Sassuolo.

La vera occasione per rompere il ghiaccio nel primo tempo è a tiro del quarto d’ora sulla schiacciata di Guerini in ascensore sul corner a rientrare del tuttosinistro Bernasconi con Vlahovic a sbucciare il tap-in del possibile vantaggio. Un tris cronometrico più tardi ed ecco il caso da moviola, perché lo stesso colpitore di testa si vede carambolare tra faccia e braccio il pallone dalla destra del fratello d’arte Hysaj. La cronaca sostanziale, aperta al 6′ dal lancio da sinistra di De Nipoti per il taglio di Vavassori, anticipato dal guantato ospite in uscita bassa, prosegue dalla conversione sempre da Mancina di Acampa a un passettino dal decimo sul rilancio del proprio portiere, ma il destro da 18 metri è una telefonata di cortesia. I baby Ciucci alzano pericolosamente le orecchie a una decina dall’intervallo, quando Spavone apre il sinistro a Sahli con Bertini lestissimo a difendere il palo di competenza.

Al rientro dal tunnel sbuca Alastuey dritto per dritto da fuori col piede debole innescatogli dall’asse con scarico dell’unica vera punta ospite e Iaccarino (4′), mentre De Nipoti non chiude bene dalla distanza in capo a due giri di lancetta. Boffelli cala la saracinesca per tenere gli occhiali inforcati opponendosi alla punizione bernasconiana (14′) a scavalcare la barriera, appena prima del conato alle stelle del trequartista sinistro dalla stessa maglia. Altre due corsette d’orologio e sul rinvio disturbato del numero 1 napoletano è ancora l’appannato prestito del Partizan a vanificare tutto controllando con la mano. Dalla noia del reciproco controllo spunta il destro in mischia di Iaccarino murato da Palestra (32′), poi l’incredibile carambola tripla scatenata dallo specialista dalla bandiera destra con De Nipoti (spizzata respinta), Regonesi e il tiratore finale Ghezzi a non trovare lo specchio libero o a non centrarlo.