Atalanta – Milan 6-1 (3-1)
ATALANTA (4-2-3-1): Carnesecchi 6; Zortea 7 (38′ st Gyabuaa sv), Okoli 6, Heidenreich 5,5, Girgi 6; Del Prato (cap.) 7, Colpani 7,5; Peli 8 (39′ st Pina Gomes sv), Kulusevski 7 (39′ st Babbi sv), Cambiaghi 6,5 (15′ st Colley 6,5); Piccoli 7 (25 ‘ st Nivokazi 6,5). A disp.: Piccirillo, Bencivenga, Guth, Brogni, Kraja, Da Riva, Traore. All.: Massimo Brambilla 7.
MILAN (4-4-2): Soncin 5,5; Bellanova 5, Ruggeri 4,5, Brescianini 5, Barazzetta 5,5 (13′ st Sanchez 5); Frigerio 5,5 (13′ st Mionic 5), Torchio 5 (25′ st Maldini 5,5), Sala 6, Capanni 6 (34′ st Olzer 6); Vigolo 5,5 (1′ st Tonin 5), Tsadjout (cap.) 6,5. A disp.: Guarneri, Basani, Bosisio, Culotta, Martinbianco, A. Brambilla, Haidara. All.: Alessandro Lupi 5.
Arbitro: Nicoletti di Catanzaro 6,5 (Lenarduzzi di Merano, Sartori di Padova).
RETI: 7′ pt Zortea (A), 8′ pt Tsadjout (M), 23′ pt rig. Colpani (A), 37′ pt Piccoli (A), 19′ st Kulusevski (A), 30′ st Del Prato (A), 35′ st Colpani (A).
Note: pomeriggio variabile, spettatori 500. Ammonito Zortea per gioco scorretto. Corner 8-9, recupero 3′ e 0′ .

Zingonia – La Primavera dell’Atalanta torna al successo con un tennistico 6 a 1 ai danni del Milan dopo il ko con la Roma e il pari in casa della Sampdoria. Tre punti che consentono ai ragazzi di Brambilla, il cui figlio Alessio non si è alzato dalla panchina meneghina, di sorpassare temporaneamente i giallorossi (impegnati sabato ad Arenzano col Genoa) in testa alla classifica (19 a 18).
Nemmeno un giro di lancetta e Tsadjout non inquadra incredibilmente la porta sul lancio lungo di Torchio, mentre al 3′ il primo corner di Colpani, da destra, innesca la schiacciata di Heidenreich a lato di poco. Il secondo botta e risposta della serie muove lo score sui due fronti: di qua Kulusevski apre per Zortea che rientra sul sinistro piazzando il radente nell’angolino, poi lo stopper boemo regala palla a Sala davanti all’area e per il centravanti d’ebano ospite, in chiusura del falso triangolo, il diagonale sempre con lo stesso piede è uno scherzo. Si passa alle situazioni inattive, con l’assistman del pari a telefonare su palla in uscita da corner di Capanni, la fotocopia su calcio franco del nipote dell’ex alzanese Paolo Bravo e Heidenreich (18′) ostacolato da Piccoli (la spizza lui) sul cross da sinistra di Peli sugli sviluppi di un angolo. Manca un poker di cronometro alla svolta del match, quando Ruggeri aggancia alle spalle Cambiaghi – sfera in arrivo dall’ala destra – poco oltre il limite e il mediano di San Zeno Naviglio trasforma il penalty spiazzante sotto la traversa. A tiro della cinquina, con il duello fra il 9 di casa e Brescianini concluso tra le braccia del portiere rossonero, nell’altro salto a due comodo per Soncin tra centravanti e centrale ceco quest’ultimo si scontra col ragazzo coi guanti.
Ma è la difesa altrui a denunciare falle, e così a undici dalla pausa la discesa di Peli è una sinfonia per la sovrapposizione dell’apripista che serve il 3-1 sulla scarpa del bomber di Sorisole. Nella ripresa il Diavolo passa a tre davanti aprendosi al contropiede e le chances atalantini fioccano. Colpani avvia le prove generali di quaterna al 6′ e al 10′ cogliendo il palo dal vertice destro, al 13′ Soncin toglie la ragnatela a Kulusevski che poi innesca la new entry Colley (16′) il cui piattone si stampa sul montante. I Lupi-boys fanno la figura delle pecore e il nazionale svedese li sbrana col tocco sotto di destro sull’asse Colpani-Peli. Alla mezz’ora gloria anche per capitan Del Prato, che appena fuori dai 16 metri a rimorchio del rimpallo Soncin-Nivokazi sul retropassaggio di Sanchez infila il rigore in movimento mandando l’estremo difensore dall’altra parte. Il medesimo in capo a tre giri di lancetta evita il bis personale di Kulu sull’imbeccata della scatenata estrema ghisalbese, quindi la traversa numero due in ascensore di Colley su tiro dalla bandierina di Colpani e il set sigillato proprio da questi su punizione a giro procurata dal jolly di Grassobbio con la fascia al braccio.
S.F.