Sassuolo – Atalanta 1-0 (0-0)
SASSUOLO (4-3-3): Turati 6,5; Joseph 6,5, Bellucci 6,5, Pilati 6, Fiorini 6; Marginean 6 (25′ st Artioli 6), Ghion 6,5, Viero 6 (38′ st Ahmetaj sv); Manzari 6 (26′ st Oddei 6,5), Raspadori (cap.) 7, Kolaj 7 (26′ st Pellegrini 6). A disp.: Campani, Ferraresi, Saccani, Agnelli, Mattioli, Montanari. All.: Francesco Turrini 6,5.
ATALANTA (4-3-3): Ndiaye 6,5; Zortea (cap.) 6,5, Guth 5,5, Heidenreich 6, Brogni 6; Ta Bi 6,5, Da Riva 6,5, Cambiaghi 6 (41′ st Gyabuaa sv); Peli 7, Traore 6 (30′ st Kobacki 6), Pina Gomes 6,5 (34′ st Milani sv). A disp.: Gelmi, Bergonzi, Losa, Ghislandi, Cortinovis. All.: Massimo Brambilla 6.
Arbitro: Panettella di Bari 4,5 (Massimino di Cuneo, Gualtieri di Asti).
RETI: 47′ st rig. Raspadori (S).
Note: tempo piovoso, terreno abbastanza pesante. Ammoniti Viero, Cambiaghi, Artioli e Ndiaye per gioco scorretto. Espulso Guth al 33′ st per fallo da tergo su avversario lanciato a rete. Corner 2-6, recupero 1′ e 4′.

Sassuolo (Modena) – Un ko indolore per un penalty assurdo. Tutto il thrilling da terzultima giornata del campionato Primavera 1 in un’istantanea nell’extra time: Raspadori azzecca il filtrante per Pellegrini e Ndiaye intercetta nettamente la palla. Per il direttore di gara Panettella è rigore, che lo stesso capitano del Sassuolo realizza a mezz’altezza nonostante il portiere ospite riesca a sfiorarla in punta di falangi. La classifica, a una settimana esatta dalla sfida di Zingonia tra prima e seconda, recita Atalanta 61 e Inter (battuta in casa dal Torino) 56. La quinta sconfitta stagionale in regular season, al cospetto di un avversario che a oggi spareggerebbe ai playout col Milan per la permanenza in Elite, non fa male al primato ma qualche nervo l’ha pur fatto affiorare. I nerazzurrini hanno pure giocato in dieci gli ultimi 16 minuti, privati di Guth con una decisione stavolta da regolamento.
La cronaca non ha riservato poche emozioni, anche se Brambilla ha utilizzato una formazione sperimentale con un modulo fluido. Start tutto neroverde, con l’asse preferenziale da lancio lungo Kolaj-uomo con la fascia al braccio, dedito solo al piede sinistro su azione con Ndiaye a usare i suoi per opporsi. Siamo al 6′; prima del quarto d’ora, anche una torre fuori dallo specchio di Heidenreich da calcio d’angolo. La successiva fiera delle occasioni comincia dalla spaccata aerea al volo di Ta Bi oltre il montante al 24′, su imbeccata da calcio franco di Zortea dal centrosinistra all’altezza della trequarti, prosegue un quarto d’ora più tardi col lancio di Kolaj per Manzari anticipato da Ndiaye e dal tracciante di Pina Gomes a un paio di giri di lancetta dal riposo raccogliendo il cambio di campo di Peli quasi dal fondo che aveva colto di sorpresa il comunque attento Turati.
Impegnato anche in avvio di ripresa dal cross del falso nueve Traore allargatosi a sinistra (5′), come del resto il collega senegalese al 14′, di piede, sul mancino insidioso di Raspadori, servito verso l’area piccola dalla sua iperattiva ala sinistra. Al 22′ è Cambiaghi a calciare alto senza sfruttare l’assist con stop del portoghese, pescato ancora dall’estrema di Ghisalba, ma la possibile svolta piove inaspettata al 33′ quando Raspadori si proietta in profondità venendo agganciato da tergo da Guth, espulso nella circostanza, prima dell’ingresso in area: la punizione del numero 10 locale non si abbassa a sufficienza per trafiggere il metro e novantotto del guardiano dei pali atalantino. L’ultimo rischio è sull’inserimento di Ghion (37′) che incrocia il tiro ma non centra la porta a dispetto della palla d’oro di Oddei. Infine il fattaccio, ma succede anche nelle migliori famiglie.

S.F.