Sedicesimi Coppa Italia Primavera
Atalanta – Vicenza 3-1 (3-0)
ATALANTA (3-4-3): Sala 7; Tornaghi 6,5, Comi 6, Obric 6; Bordiga 7 (38′ st Chiggiato sv), Colombo (cap.) 6,5, Riccio 6,5 (31′ st Jonsson sv), Muhameti 6; Vavassori 8 (1′ st Cassa 6), Fiogbe 7,5 (31′ st Martinelli sv), Capac 6 (18′ st Simonetto 6,5). A disp.: 1 Pardel, 12 Illipronti, 9 Vlahovic, 21 Bonanomi, 24 Ragnoli Galli, 38 Ramaj. All.: Giovanni Bosi 6,5.
VICENZA (4-2-3-1): Gallo 6; Vescovi 5,5 (39′ st Moscati sv), Cazzin 5,5, Zorzi 6, Parlato 5,5; Pavan 6,5 (28′ st Carlino sv), Mogentale (cap.) 6 (1′ st Imbevaro 6,5); Allessi 6,5 (31′ st Morittu 6), Mion 7, Muraro 5,5 (28′ st Silvestri 6); Mores 6,5. A disp.: 12 Mocanu, 13 Sacchetto, 15 Golin, 17 Basilisco, 21 Garnero, 23 Romio. All.: Luca Rigoni 6,5.
Arbitro: Ramondino di Palermo 6 (Munerati di Rovigo, Paggiola di Legnago).
RETI: 7′ pt rig. e 18′ Fiogbe (A), 28′ pt Bordiga (A), 10′ st Mores (V).
Note: pomeriggio piovoso nel secondo tempo, spattatori 200. Sala para il rigore a Muraro al 21′ st. Ammoniti Cazzin, Muhameti e Imbevaro per gioco scorretto. Occasioni da gol 15-5, tiri totali 20-7, parati 5-3, respinti/deviati 2-0, legni 0-1. Corner 10-4, recupero 0′ e 3′.

Zingonia – Di là c’era una formazione dell’Under 19 cadetta, ma la differenza s’è notata solo fino alla pausa. Di rigore e a rimorchio, il doppio colpo battuto da Fiogbe spiana la strada alla Primavera dell’Atalanta nel sedicesimo casalingo di Coppa Italia al cospetto di un Vicenza capace solo di segnare il punto della bandiera nella ripresa facendo comunque venire i sorci verdi per il penalty intercettato da Sala a Muraro. Era il secondo scoglio da dribblare a ruota della cinquina alla Spal (53′ e 65′ Vavassori, 73′ Bonanomi, 84′ autogol Osti, 89′ Guerini) del 27 settembre scorso. L’ottavo di finale secco in casa dell”Inter è previsto, salvo rettifiche, per il 6 dicembre, ma ben prima c’è la nona di campionato ricevendo il Monza ad Alzano domenica 5 novembre alle 15.
Vavassori vince subito contrasto e uno contro uno con Cazzin che lo stende consentendo al beninese di schiodarla dal dischetto senza provare a spiazzare Gallo. Intorno al quarto d’ora, il sandwich Pavan-Parlato sul firmatario del vantaggio. Chi ha procurato la massima punizione si traveste prima da assistman per consentire il rigore in movimento del centravanti di giornata grazie anche al lancio al millimetro di Tornaghi dalla trequarti difensiva per poi mettersi in proprio, tra 20′ e 23′, fra accentramento e tiro bloccato in tuffo e terza volata del pomeriggio, stavolta innescata da Comi, con diagonale troppo largo solo soletto davanti all’estremo baluardo ospite.
Il biliardo del campo 7 in erba artificialee di via delle Orchidee agevola rapidissimi ribaltamenti di fronte, anche se la Baby Dea non ha proprio alcunché da ribaltare. Al 26′ tocca al mirino alto di Bordiga tenersi in canna il 3-0, ma è solo una prova generale dell’azione della scatenata ala destra che chiama la sovrapposizione di Colombo dal fondo per la sponda di Fiogbe a favore di Riccio: dalla muraglia la sfera capita sul sinistro del laterale bresciano che insacca a fil di palo lontano. Spazio ancora a due chances per parte in attesa dell’intervallo. Botta e risposta fra 35′ e 37′, quando Mogentale si vede deviare da Sala sulla traversa superiore il mancino di seconda sul primo corner e Muhameti se la sistema sul preferito sinistro senza farla scendere nel sette da una ventina di metri. Quindi, Muraro sbuca di nuovo in mezzo su palla da destra di Allessi senza trovare lo specchio (39′) e infine Riccio sfiora il poker costringendo il numero 1 altrui al miracolo per difendere il legno di competenza su imbucata dell’autore del tris.
Nella ripresa, un rigoricchio per parte reclamato da Cassa, sbattuto addosso a Vescovi, e Mion, che tre minuti dopo un primo tentativo imbecca Mores sulla corsa per il sinistro in contropiede (sull’ottavo corner di casa) che sorprende Sala sul suo palo invece di incrociare. Tra 11′ e 16′ Muhameti sbuca molle di testa dal cross colombiano dall’out destro e il portierino bergamasco col colpo di reni evita la seconda marcatura nemica di Imbevaro dalla distanza, ma è scollinato il ventesimo che risulta decisivo una volta di più intercettando il rigore di Muraro a braccio steso alla propria sinistra dopo l’ovvia concessione per fallo di Obric sull’assistman biancorosso al rientro dal fondo.
Una punizione alta di Simonetto (23′), un ritardo di Bordiga nel gioco da quarto a quarto con quest’ultimo (28′), una progressione di Cassa (37′) che non arriva al dunque, una mischia irrisolta da angolo da destra del primo nome di questo paragrafo (42′) e una punizione centrale di Muhameti al 1′ di recupero chiudono il conto.