Decina secca stagionale, la metà in regular season, raggiunta da match winner al “Gino Bozzi” di Firenze, giusto per ricacciare indietro la voglia di rivincita viola per la Supercoppa Italiana di categoria vinta al Gewiss Stadium il 28 ottobre scorso (motivo del rinvio coi prossimi avversari) proprio con un suo gol e con quello del 2-1 di Manu Gyabuaa. Palloni in porta decisivi, ancor prima, con la Samp (doppietta), a Cagliari per il 2-1 al fotofinish dando anche l’assist a Ebrima Colley (capocannoniere di squadra con 7, ma solo in campionato) e in Youth League contro Shakhtar (2) e Manchester City per la vittoria casalinga. Match saltati solo contro la Roma perché convocato in prima squadra e col Napoli. Non sarà certo lui a reclamarlo, ma forse nel recupero della sesta giornata di mercoledì 4 dicembre con l’Empoli la Primavera dell’Atalanta concederà un po’ di meritato riposo a Roberto Piccoli, il suo centravanti, un po’ frullato anche dagli impegni con la Nazionale Under 19 nelle qualificazioni romagnole a Euro 2020 durante l’ultima sosta.

Stesso destino di Caleb Okoli e del summenzionato centrocampista ghanese-parmense, suoi compagni in azzurro. Per il primo, domani alle 12.30 al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, forse ci sarà il diciassettenne Giorgio Cittadini. Al posto del secondo si prenota Alassane Sidibe, anche se proprio lì in mezzo c’è abbondanza: Alessandro Cortinovis, che potrebbe tornare dall’inizio, Simone Panada, titolare anche con la Fiorentina, il libero davanti alla difesa Jacopo Da Riva e Sebastiano Finardi. In avanti, insieme all’altro pluri-aggregato ai big di Gian Piero Gasperini, Amad Diallo Traore, le alternative per staccare il Cagliari in vetta (quota 25) non sono a loro volta pochissime: per un Nicolò (Cambiaghi) cui gli acciacchi reiterati alla caviglia consigliano di rifiatare c’è un Niccolò (Ghisleni) pronto a partire a destra per convergere col suo mancinone; lo stesso gambiano può agire da falso nueve o da ala, magari con la riserva ex clivense Jonathan Italeng al centro. 

Il tecnico Massimo Brambilla sa di dover dosare le forze, perché è il calendario a maglie fitte a imporglielo. Il 4 recuperano anche Genoa-Juventus (settima giornata) e l’Inter del bergamasco Armando Madonna contro il Bologna al Suning Center-Interello (deve giocare anche contro la Sampdoria, il 22 gennaio a Bogliasco). Il tour de force è dietro l’angolo. E vi si sta per aggiungere perfino la Coppa Italia, il 18 dicembre (alle 11): per l’ottavo arriva il Benevento, in palio il quarto con Roma o Napoli. Sabato 7, sempre alle 14.30, c’è il Chievo; mercoledì 11 si va nella tana dello Shakhtar per confermare il primato appena raggiunto nel Group Stage C; domenica 15 la trasferta col Bologna alle 10, anticipando i Gasp-boys di 5 ore; quindi i nerazzurri milanesi sabato 21 in anticipo alle 13 a Zingonia per la penultima giornata del girone d’andata.

Non sarà peraltro una passeggiata contro il baby Empoli di Antonio Buscè, sostituto di Lamberto Zauli che è andato ad allenare la Juventus. I toscani ne hanno ricavato il terzino sinistro Andrea Adamoli e, in prestito, Marco Lipari, punta centrale tuttora a bocca asciutta, classe 2002. 12 punti in 9 partite, col 3 a ogni casella; confermato, tra gli altri, il fuoriquota di centrocampo, il lettone Dimitrijs Zelenkovs, 2000 come il centrale difensivo (capitano) Emanuele Matteucci e la punta Kevin Cannavò, fin qui 3 reti e cannoniere di squadra in un reparto che annovera l’attaccante albanese Kleis Bozhanaj. Arbitra Nicolò Marini di Trieste; assistenti Stefano Riondino di Piacenza e Giorgio Lazzaroni di Udine. Nel probabile turnover brambilliano, Davide Ghislandi per il suo cambio Federico Bergonzi, Rodrigo Guth e forse Giorgio Cittadini centrali, Alassane Sidibe in mezzo insieme ad Alessandro Cortinovis con Simone Panada o Sebastiano Finardi play.