Roma – Atalanta 2-1 (0-0)
ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio 6,5; Ndiaye 6,5, Morichelli 6 (1′ st Tahirovic 6,5), Vicario 6,5; Missori 6, Faticanti 6, Tripi (cap.) 6, Rocchetti 7; Volpato 6 (32′ st Pagano sv); Voelkerling 7 (40′ st Satriano sv), Cherubini 7 (45′ st Cassano sv). A disp.: Berti, Baldi (p), Oliveiras, Di Bartolo, Zajsek, Louakima, Pisilli. All.: Alberto De Rossi 6,5.
ATALANTA (3-4-3): Dajcar 6; Del Lungo 6 (40′ st Berto sv), Hecko 5,5 (25′ st Zuccon 6), Ceresoli 6; Renault 6, Giovane 6 (26′ st Fisic 5), Panada (cap.) 6,5, Bernasconi 6,5 (25′ st Chiwisa 6); Oliveri 6, Sidibe 7, Omar 5,5 (36′ st Ferrara sv). A disp.: Sassi, Regonesi. All.: Massimo Brambilla 6.
Arbitro: Saia di Palermo 6,5 (Nasti di Napoli, Festa di Avellino).
RETI: 3′ st Cherubini (R), 12′ st Sidibe (A), 14′ st Rocchetti (R),
Note: primo pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 400. Ammoniti Panada, Oliveri e Satriano per gioco scorretto. Tiri totali 13-8, nello specchio 4-2, respinti/deviati 6-1, parati 2-2, legni 0-1. Corner 12-2, recupero 0′ e 3′.

Roma – Al “Tre Fontane, nella rincorsa ora stoppata alla zona playoff, al cospetto della capolista Roma la Primavera dell’Atalanta si ferma al palo e al cabezazo in semi-volo dell’impattata fuggente. In tre flash il sunto di una sfida a superiorità locale indubbia: Cherubini si fa 60 metri di volata palla al piede su una punizione a sfavore, Rocchetti sfrutta lo scarico di Voelkerling e a niente serve il temporaneo pareggio di testa tagliando sul primo palo sfruttando il pallone di Del Lungo. Duretta, senza il neo bomber Cisse, con Oliveri riciclato punta e Sidibe falso nueve nonché a segno per la decina piena in classifica marcatori. Sabato si prosegue con la Fiorentina a Zingonia alle tre del pomeriggio per riprendere a Cagliari ad aprile (1 o 2), quando il 6 ci sarà anche un ostacolo come l’Empoli nella semifinale di Coppa Italia.
Superati un paio di rischi in avvio sull’asse Voelkerling-Cherubini, sono sempre e comunque i padroni di casa a fare la partita, scoccandone un paio pericolose con Volpato, schermato da Hecko a rimorchio di Rocchetti, e con la seconda punta di seconda sull’angolo successivo. La Baby Dea va a fiammate, ma giocare di rimessa la espone al forcing locale, figlio di palleggi e fraseggi niente male, anche se inconcludenti. Del Lungo fa la diagonale (17′) per sbarrare il passo all’apripista del tris secco a Zingonia dell’andata (29 ottobre) completato dal compagno di reparto e da Pagano, i due corner guadagnati portano solo a due mini mischie e a tiro del ventesimo tocca a Panada recuperare sul più pericoloso nel corridoio aperto da Ndiaye. Sul tentativo largo del laterale sinistro scollinata metà frazione, invece, dopo una percussione fermata dell’attaccante davanti a sé, c’è il numero 7 in fuorigioco attivo. I nerazzurrini si ridestano ed ecco la traversa a dire di no all’ascensore di Bernasconi, chiamato dalla scucchiaiata di Oliveri quasi dal fondo (27′), con quest’ultimo a offrirla poi all’ivoriano (29′), chiuso da Morichelli.
Se va ascritto ai tiri in porta come primo assoluto il colpo di schiena dello svedese altrui sul cross da mancina dopo il quinto dalla bandierina giallorosso e Cherubini e Volpato (41′) si ostacolano a vicenda, è Mastrantonio a doversi scaldare davvero le mani per alzare la saracinesca sul sinistro ravvicinato di Omar, liberato dal filtrante del partner (44′) schierato da punta de lanza che alle soglie dell’intervallo alza di fronte il traversone di Ceresoli. Nella ripresa, gol a parte, si ripete il leitmotiv del lungo avvio e c’è anche una paratona di Dajcar (34′) a evitare il possibile tris di Tahirovic, un mancinone alzato sopra il montante sugli sviluppi del decimo tiro dal lato. Esordio per Carmelo Messina nel finale.