Napoli – Atalanta (0-0)
NAPOLI (3-4-2-1): Boffelli 7,5; Pontillo 5,5, Hysaj 6 (31′ st D’Avino sv), Obaretin 6; Lamine 6 (11′ st Boni 6), Iaccarino 7 (20′ st Russo 6,5), Gioielli 6, Acampa 6 (31′ st Giannini 6); Spavone 6,5 (11′ st Alastuey ), Marranzino 6,5; Rossi 5,5. A disp.: Turi, Lettera, Pesce, Mutanda, De Pasquale, Nosegbe, Sahli. All.: Nicolò Frustalupi 6.
ATALANTA (4-3-1-2): Pardel 7; Palestra 6, Tavanti 6, Guerini 7, Regonesi 6,5; Roaldsoy 6 (36′ st Bevilacqua sv), Chiwisa 6, Muhameti (cap) 6; Omar 6,5; Vavassori 6,5 (31′ st Colombo sv), Stabile 6 (12′ st Vitucci 6). A disp.: Bertini, Maglieri, Saleh, Hecko, Fisic, Riccio, Perez, Armstrong, Tornaghi. All.: Marco Fioretto 6.
Arbitro: Saia di Palermo 6,5 (Spina di Palermo, Piccichè di Trapani).
Note: pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 150. Ammoniti Pontillo, Spavone e Guerini per gioco scorretto. Tiri totali 13-17, nello specchio 7-5, parati 7-5, respinti/deviati 3-5, legni 0-1. Corner 5-2, recupero 2′ e 5′.

Cercola (Napoli) – Senza Vorlicky, meno fantasia e meno invenzioni, uguale zero gol. Tante chances tra cui pure il legno di fronte del nono turno, ma nemmeno poche quelle concesse, e la Primavera dell’Atalanta dal campo del Napoli porta a Zingonia i primissimi occhiali di uno scorcio di stagione giunto all’undicesimo punto. In serie positiva da cinque giornate filate a ruota del poker di ko iniziali, la squadra di Fioretto ha difettato di concretezza a dispetto di una discreta mole di gioco e di una superiorità territoriale decisa nella prima metà; il mese si chiude proprio al gong, nel posticipo di lunedì 31 ospitando il Verona alle classicissime tre pomeridiane al Centro Sportivo Bortolotti.
Inizia il fuoco di fila debolmente Muhameti (8′) scambiando con Vavassori su velo di Omar che paradossalmente forse risulta d’ostacolo. La risposta di Lamine a cronometro raddoppiato è strozzata a favore di Pardel, tuffetto e strizza associata al tiretto tra l’area piccola e il limite destro di quella grande senza sfruttare il pallone dal fondo Spavone. Nemmeno sessanta secondi e il precedente assistman nerazzurro penetra da destra, sterza e controsterza per saggiare i riflessi di Boffelli nel togliergli dal secondo palo il vantaggio altrimenti sicuro. Ancora su invito della punta bergamasca più agile e leggera è Stabile, un settebello dopo, a sbattere su Obaretin e su un altro grande intervento del portiere di casa, per poi farsi imbeccare la conclusione centrale da Omar, libero di svariare in posizione di suggeritore (33′).
Al 2′ di recupero del primo tempo Gioielli si fa ipnotizzare dall’estremo polacco nel suo rigore in movimento appoggiato da Iaccarino, lo stesso che al 17′ del secondo tempo detta dal corner corto l’incornata lemme a Obaretin e a ruota impegna in due tempi il ragazzo coi guanti. Si va di strappi e di pericoli in serie, perché di là Rossi imbeccato dal migliore del centrocampo azzurro trova Guerini sulla strada della sua svettata e Vavassori, trovato dall’out da Palestra (19′), coglie il palo esterno a mezzo volo d’angelo. All’ora di gioco l’egoista svedese di sangue etiope becca solo il sostegno del medesimo legno, al 75′ invece il centravanti subentrato la porge ancora al brasiliano della Bassa, incappato una volta di più nel salvataggio del numero 1. I baby Ciucci vanno di chiamate di cortesia, salvo al minuto 92, quando Giannini cicca il sinistro da centro area sul pescaggio di Russo, quindi il colpo di testa dello stesso accarezzato da Boni con paratona pardeliana.