Atalanta – Milan 2-3 (2-1)
ATALANTA (3-5-2): Pardel 6,5; Guerini 5, Tornaghi 5,5 (24′ st Del Lungo 6), Regonesi 6; Palestra 7, Roaldsøy 6,5, Chiwisa 5 (36′ st Falleni sv), Muhameti 6 (36′ st Riccio sv), Colombo 6; De Nipoti (cap.) 6,5, Vlahović 7 (36′ st Vavassori sv). A disp.: Illipronti, Saleh, Omar, Stabile, Perez, Armstrong, Bevilacqua. All.: Marco Fioretto 6.
MILAN (4-3-3): Nava 6,5; Casali 5,5 (1′ st Nsiala 6,5), Coubis 5,5, Simic 6, Bartesaghi 6; Eletu 7, Stalmach 6 (16′ st Gala 6), Zeroli 6; Cuenca 7 (31′ st Longhi sv), El Hilali 7 (42′ st Alesi sv), Chaka Traoré 6 (1′ st Sia 6,5). A disp.: Bartoccioni, Torriani, Foglio, Malaspina, D’Alessio, Paloschi. All.: Ignazio Abate 6,5.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 7 (Nasti di Napoli, Starnini di Viterbo).
RETI: 15′ pt El Hilali (M), 33′ e 38′ pt Vlahovic (A), 9′ st Cuenca (M), 45′ st Sia (M).
Note: pomeriggio leggermente coperto, spettatori 220. Ammoniti Palestra, Stalmach, Bartesaghi e Zeroli. Tiri totali 11-10, nello specchio 4-6, parati 3-3, respinti/deviati 2-1, legni 1-0. Corner 1-6, recupero 1′ e 4′.

Zingonia – Piede e testa, anche se è meglio andarci piano con l’etichetta di fenomeno del futuro dell’Atalanta dal gol in canna. E difatti, fuori lui, arriva lo stesso una nuova sconfitta, la tredicesima, nel recupero della ventottesima giornAta col Milan ormai salvo direttamente a meno di miracoli. La dea farà i playout col Napoli: 7 punti di distanza (39 A 32) sono troppi da recuperare. Perché El Hilali dà la sveglia alla Primavera letargica dello start, Vanja Vlahovic ci mette il terzo e il quarto rintocco dalla sessione invernale ma al gong c’è la controrimonta.
Se il serbo s’avvampa subito la girata sghemba su palla dall’out di Palestra (8′), l’occasionissima di aprire lo score in avvio è il teentativo di battesimo dell’angolino basso a sinistra dell’attento Pardel (13′) da parte di Traoré, davanti alla lunetta, in asse lungo con Eleti. Quindi il patatrac al quarto d’ora di Chiwisa, il cui disimpegno all’indietro in orizzontale viene intercettato dal taglio di Cuenca per la pivottata su Tornaghi del terminale ospite che complice la deviazione (c’è anche l’altro perno sulla traiettoria) spiazza Pardel. Un poker cronometrico e De Nipoti alza l’1-1 praticamente già fatto, agevolato dalla sponda del laterale destro milanese sull’ammollo dalla trequarti di Muhameti. Al 26′ ancora il milanese a piede invertito approfitta di una sortita di Guerini per impegnare il portiere avvesario alla difesa del palo di competenza, mentre Roaldsoy manca la mira di poco da calcio franco in capo a un paio di giri di lancetta senza che la sfera si abbassi a sufficienza.
Niente paura, c’è il prestito del Partizan che s’inserisce, controlla e incrocia il rigore in movimento servitogli dal fondo dal partner di linea dopo un traversone a rientrare di Colombo un po’ lungo per tutti ma non per il bomber friulano dalla fascia al braccio. Il vento non ha comunque il potere di trasformare in chance vincente lo schema chiamato da fermo dalla mezzala albanese, ma concorre all’incornata in corsa del centravanti accompagnata ancora dall’ennesima folata di Palestra chiusa dal vassoio di platino. Alle soglie della pausa, il possibile tris calato da Tornaghi al volo sottoporta su appoggio del doppiettista di giornata è annullato per fuorigioco sugli sviluppi della botta improvvisa del numero 10 da fuori deviata sulla traversa dal figlio (di Stefano) d’arte Nava (Lapo).
Il secondo tempo s’avvia con l’uscita fuori area del guantipede polacco per anticipare la new entry Sia e la nuova combinazione stavolta infruttuosa tra i due davanti, a posizioni invertite ma sempre col capitano in rifinitura per la deviazione incontrollata e priva di misura (3′). A cronometro raddoppiato, no stress sul radente mancino dalla lunga dell’accentrato assistman del rompighiaccio, poi il pari acciuffato sul 2 da Cuenca schiacciando in porta l’angolo dalla destra di Eletu. Al 14′ I tre davanti combinano di prima col firmatario del bis ad alzare la mira, al 22′ invece oltre a Pardel serve la scivolata di Palestra davanti alla riga per sventare il diagonale di Sia servito dall’apripista. Non si riprende mai fiato, perché al 25′ Roaldsoy la sfiora di seconda dal limite raccogliendo la respinta della muraglia del Diavolo sul piazzato da sinistra di Muhameti. Nei pressi del novantesimo, la beffa di Sia che approfitta del rimpallo tra Zeroli e Guerini per tramutare in oro la proiezione da mancina di Nsiala. Un’azione avviata dalla palla persa da De Nipoti. Il tour de force verso la meta finale è a maglie fittissime: domenica 7 maggio a Zingonia sale il Cagliari alle tre pomeridiane, quindi l’ospitata dal Frosinone sabato 13 (ore 11), l’altro infrasettimanale del 17 col Bologna (ore 14), la trasferta dalla capolista Lecce (appena battuta dai rossoneri) lunedì 22 all’ora di pranzo e infine l’Udinese (penultima e retrocessa) da ospitare al Centro Sportivo Bortolotti indicativamente il 27 maggio.