36a (17a rit.) Primavera 1 – Cremona, Centro Sportivo “Amadio Soldi” – lunedì 5 maggio
Cremonese Under 20 – Atalanta Under 20 1-0 (0-0)
CREMONESE (3-5-2): Tommasi 6,5; Bassi 6,5, Zilio 6,5 (37′ st Duca sv), D. Pavesi 7; Triacca 6,5, Gashi 6 (38′ st Faye sv), Lottici Tessadri 6, Lordkipanidze (cap.) 6, Spaggiari 6,5 (38′ st Tosi 7); Ragnoli Galli 5,5 (25′ st Bielo Beata 6), Gabbiani 7. A disp.: Malovec, Nahrudnyy, Achi Ange, Cantaboni, Thiandoum, Rama, Sivieri. All.: Elia Pavesi 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): E. Zanchi 6,5; Tornaghi 6,5 (1′ st Baldo 5,5), Comi 6, Maffessoli 6,5; Idele 6,5 (37′ st Capac sv), Steffanoni 6, Manzoni 6 (46′ st Asiatico sv), Simonetto 6,5; Bonanomi (cap.) sv (17′ pt Gariani 6); Cakolli 5,5 (1′ st Ghezzi 6,5), Fiogbe 7. A disp.: Bugli, Mensah, Armstrong, Arrigoni, Camara, Ramaj. All.: Giovanni Bosi 6.
Arbitro: Esposito di Napoli 6 (Roncari di Vicenza, Fenzi di Treviso).
RETE: 49′ st Gabbiani (C).
Note: ammoniti Bassi, Ghezzi, Manzoni e Lordkipanidze per gioco scorretto. Tiri totali 8-16, nello specchio 2-3, parati 1-3, respinti/deviati 3-9, legni 0-2. Corner 3-10, recupero 2′ e 4′.
Cremona – Gabbiani di tacco all’ultimo tuffo sul gioco quinto-terzo d’attacco Triacca-Tosi di volo: la Primavera dell’Atalanta regala alla Cremonese la salvezza a una settimana dalla propria. Un ko immeritato e figlio dello sciupio pazzesco, al netto di traversa e palo di Fiogbe, tirando il doppio ma solo una volta di più nello specchio. E la seconda concessa è stata di troppo: quattordicesimo ko, 46 punti (+2 sui padani) in attesa di chiudere i discorsi col Cagliati in casa domenica alle 13 e quindi dalla Roma capolista sabato 17 alle tre pomeridiane.
Al quinto Manzoni esige troppo da se stesso venendo fermato da Bassi alla prima controsterzata sul rilancio di Idele, mentre a cronometro bissato è Maffessoli a fermare con la diagonale l’ex Ragnoli Galli. Manca un giro di lancetta alla faccia sotto della traversa presa da Fiogbe, raggiunto dal tocco di Cakolli sulla palla rimessa dentro da Manzoni, poi fermato da Spaggiari sulla ribattuta come inizialmente il beninese da Triacca prima di farsi sporcare la traiettoria dalla scivolata di Zilio, episodio scatenato dal cross morbido dell’avanzante Tornaghi. Bonanomi si fa male e deve subentrargli Gariani. Oltre il 26′, Simonetto di seconda in coda al traversone di Idele dal fondo impegna Tommasi nella difesa del palo di competenza con una sventola mancina dal vertice e ancora l’autore del legno non indirizza il gioco di sponde innescato dal partner di linea sull’angolo susseguente.
A tredici abbondanti dalla pausa, Candas si gira in mischia sfruttando il flipper sempre in gioco aereo di Dario Pavesi e Bassi da rimessa laterale del pendolino ospite ed ecco la base del palo. Grigiorossi che s’affacciano a una dozzina dal rientro nel tunnel, quando Steffanoni mette fuori lo schema di Gabbiani dalla trequarti sinistra e la staffilata di Gashi davanti alla lunetta viene rimpallata in corner dalla selva di gambe bergamasche. Al 38′, Tommasi per viole sul suggerimento senza pretese del braccetto destro ospite con l’omonimo del mister di casa a salvare capra e cavoli. Proprio Tornaghi e Simonetto la tentano ma col mirino storto, mentre Bassi ferma la punta avversaria più attiva al limite praticamente lanciato verso la porta (4′) e il giallo, oltre alla mira dello specialista tuttosinistro, fa storcere il naso a mister Bosi anche perché centrale in eccesso, a favore di smanacciata sopra la traversa dell’ultimo ostacolo.
Al 13′ della seconda metà, però, è la mano in volo di Edoardo Zanchi a tenere lo score a occhiali inforcati sull’inserimento di Gabbiani nel triangolo col compagno di reparto dal passato recente nerazzurro che lo serve di fronte. Un poker cronometrico e Gashi la devia a Simonetto quasi dai venti metri per la settima battuta dalla bandierina. Idem per Baldo, appoggiato da Idele, al ventesimo e rotti. Ormai si va verso il batti e ribatti privo della necessaria continuità, vedi sovrapposizione a mancina di Maffessoli che non trova compagni pronti alla deviazione nei pressi dell’area piccola. A cinque dal novantesimo Faye gira alto di sinistro a rimorchio di Tosi, un rigore in movimento gettato alle ortiche, ma alla seconda grossa chance la Cremo non sbaglia più.