Atalanta – Torino 2-3 (2-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Bertini 6; Del Lungo 6 (33′ st Roaldsoy sv), Guerini 5, Ghezzi 5,5; Bordiga 6,5, Muhameti 6,5, Chiwisa 6,5 (17′ st Colombo 5,5), Palestra 7 (12′ st Stabile 5,5); Vavassori 6,5 (34′ st Regonesi 5); De Nipoti (cap.) 7, Fisic 7 (11′ st Bernasconi 5). A disp.: 12 Maglieri, 32 Illipronti, 4 Saleh, 11 Omar, 13 Riccio, 19 Vitucci, 23 Perez, 26 Armstrong, 29 Bevilacqua, 33 Tornaghi. All.: Marco Fioretto 5,5.
TORINO (4-3-1-2): Passador 6,5; Dellavalle 6,5, Nguessan 6, Anton (cap.) 6,5, Dembele 6,5; Gineitis 5,5 (25′ st D’Agostino 7), Ruszel 6, Antolini 5,5 (1′ st Jurgens 7,5); Weidmann 6 (18′ st Marchioro 6); Ansah 7 (41′ st Savva sv), Caccavo 5,5 (18′ st Dell’Aquila 7,5). A disp.: 12 Hennaux, 22 Brezzo, 2 Gaj, 3 Wade, 6 Rettore, 14 Azizi, 16 Corona, 26 Bura. All.: Giuseppe Scurto 7.
Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa 6,5 (Paggiola di Legnago, Sbardella di Belluno).
RETI: 4′ pt Ansah (T), 27′ pt rig. De Nipoti (A), 31′ pt Palestra (A), 33′ e 46′ st Dell’Aquila (T).
Note: mattinata serena, spettatori 150. Ammoniti Dembele, Ghezzi e Fisic per gioco scorretto, Scurto al 44′ st per uscita dall’area tecnica. Tiri totali 12-17, nello specchio 5-8, parati 3-5, respinti/deviati 4-2, legni 0-1. Corner 2-8, recupero 0′ e 7′.

Zingonia – Rimonta e contro-rimonta, vince il Torino e l’Atalanta resta a zero alla seconda giornata del campionato Primavera 1 a ruota del ko con l’Empoli. Il gioco rivisitato alla Gasperini di Marco Fioretto è ok, almeno per metà gara, ma non appena lascia l’attaccante di peso Fisic sono dolori, anche perché i cambi nemici sono tutti azzeccatissimi. Ansah batte il colpo, il capitano centra il pari spiazzante dal dischetto, il rintocco in rimonta ce lo mette Palestra di volée ma a non lasciare scampo è la duplice beffa di Dell’Aquila, baciato dal palo e dal lancetto del suo terzino destro per la zampata nel recupero.
Sotto subito in avvio sul rinvio del portiere altrui lisciato da Guerini, l’ammiraglia del vivaio di Zingonia, al vernissage col pubblico amico, cicca cedendo alla distanza l’incipit del trittico destinato a completarsi martedì alle 16.30 sempre al Centro Sportivo Bortolotti contro la Roma e infine venerdì 3 settembre a Vinovo (19) dalla Juventus. Inizio lampeggiante con Vavassori che in linea con Chiwisa, alle soglie della decina d’orologio, induce a salvarsi con le estremità inferiori Passador, scontro che avrà una riedizione al poker cronometrico del secondo tempo al gong di una ripartenza rifinita dal friulano con la fascia al braccio su angolo a sfavore. Avrebbe potuto essere il sigillo, sarà invece l’inizio della fine. All’11’ lo svedesone, d’importanza comunque fondamentale per gli equilibri offensivi come si vedrà, rientrando dal vertice sinistro non può attentare alla virtù del palo di competenza. La svettata di Anton su angolo a due Weidmann-Gineitis e il conato del trequartista granata sono troppo senza misura per costituire pericoli veri e propri, esattamente come il destro a giro alto di Palestra oltre metà frazione al culmine della ripartenza rifinita dallo spunto di De Nipoti, che agisce libero sul fronte offensivo benché nomninalmente tra le linee parta il leggero e velocissimo Dominic.
Tra 27′ e 31′ la barca si raddrizza, anche perché la catena di destra produce prima l’aggancio di Gineitis a Fisic su palla dal fondo velata dal rigorista mancino dell’1-1. La pertica della prima linea, alla successiva occasione, riceve da quest’ultimo e pennella per taglio e battuta nell’angolino del simil Spinazzola dell’Under 19 nerazzurra. Il rischio del 2-2 è il tacco sinistro ravvicinatissimo ma parato d’istinto (36′) dell’autore del rompighiaccio su allungo basso dal fondo del compagno tra le linee, più che la telefonata di cortesia di Antolini un paio di lancette dopo, mentre a un tris dalla pausa è lestissimo Bertini ad avventarsi sul suggerimento basso dell’avanzato Dembele impedendo l’aggancio di Caccavo.
Nella ripresa, a difesa di casa ridisegnata con Ghezzi braccetto destro e Del Lungo perno, oltre al brasiliano di sangue ci provano Muhameti, su punizione (9′) bloccata facilmente e quindi su scarico di Bordiga (14′), ma che fifa blu per la traversa fatta tremare da Jurgens al quarto d’ora. Altri brividi, il sinistro del futuro match winner (26′) fischiato alto con Bernasconi battuto in uno contro uno e una seconda iniziativa dalla mezzala subentrata, stavolta da posizione di ala sinistra. L’esterno in asse con D’Agostino e Ansah deviato in corner da Bertini è il preludio al gioco di sponda di Dellavalle entro il lato corto a destra da cui la new entry indovina il tiro mancino. A dieci dal novantesimo le prove generali di colpo gobbo, non fosse per il reattivo piedone del ragazzo tra i pali bergamaschi, spondato dall’uomo più delle seconde linee toriniste sull’apertura del sostituto di Gineitis. L’ultima distrazione è fatale, ma come la prima squadra anche il suo serbatoio è in fase di cantiere aperto.