AlbinoLeffe – Arzignano Valchiampo 0-3 (0-3)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 5,5; Saltarelli 5, Milesi 5,5 (30′ st Genevier 6), Ntube 5,5 (17′ st Borghini 6,5); Gusu 6,5, Brentan 6,5, F. Gelli 6, Giorgione (cap.) 4,5 (37′ pt Petrungaro 6,5), Tomaselli 5,5 (37′ pt Zoma 6,5); Cori 4,5 (37′ pt Cocco 6), Manconi 6. A disp.: 12 Facchetti, 39 Taramelli; 6 Doumbia, 27 Miculi, 29 Rosso, 30 Piccoli, 42 De Felice. All.: Giuseppe Biava 5.
ARZIGNANO VALCHIAMPO (4-3-1-2): Saio sv; Davi 6,5 (16′ st Bonetto 6), Molnar 6,5, Piana 6,5 (24′ st Grosso 6), Cariolato 6; Barba 6,5, Casini (cap.) 7, Bordo 6,5 (29′ st Gning 6); Tardivo 6 (29′ st Cester 6); Fyda 6,5 (16′ st Grandolfo ), Tremolada 7. A disp.: 1 Volpe, 12 Pigozzo, 6 Nchama, 14 Zanella, 16 Bontempi, 20 Antoniazzi, 24 Lunghi, 97 Parigi. All.: Giuseppe Bianchini 6,5.
Arbitro: Iannello di Messina 6,5 (Decorato di Cosenza, Caputo di Benevento; IV Di Benedetto di Novi Ligure).
RETI: 5′ pt Piana (AV), 8′ pt Fyda (AV), 28′ pt Tremolada (AV).
Note: tardo pomeriggio sereno e tiepido, spettatori 646 di cui 422 ingressi del giorno (320 paganti) e 224 abbonati (rateo 2.105 euro) per un incasso di 1.760 euro. Ammoniti Davi, Saltarelli, Cori, F. Gelli e Barba per gioco scorretto. Espulso F. Gelli per proteste al 39′ st. Tiri totali 9-4, nello specchio 4-4, parati 4-1, respinti/deviati 1-0, legni 1-0. Corner 0-1, recupero 2′ e 5′.

Zanica – Tre undicesimi di turnover, uno-due nel giro di un paio di minuti, il terzo una ventina dopo, terzetto di cambi per un’improbabile inversione di rotta a un deca dall’intervallo. Stavolta nel plot dell’AlbinoLeffe proiettato allo Stadium ci sono numeri da horror, al cospetto del neopromosso Arzignano Valchiampo non certo venuto a fare la comparsa visto anche il vantaggio in classifica (13 a 10) alla vigilia. Si ferma così a cinque, con le sole vittorie consecutive contro Novara e Triestina, la striscia positiva dei blucelesti per l’occasione in giallo. Che per risalire la classifica hanno due domeniche d’ottobre a Meda col Renate e ospitando la Juventus Next Gen il 30, sempre alle 14.30.
Galeotto fu lo start complicatissimo e in panne nell’infrasettimanale del nono turno. Aperto da Piana che, infilandosi tra Milesi che correre all’indietro e Saltarelli, incorna dal secondo palo su angolo di Casini dalla sinistra, e dalla zampata in estirada di Fyda entro un tris cronometrico su pallone da sinistra di Tremolada, imbeccato da Barba, il penultimo a toccarla su un rinvio difficoltoso del primo marcatore. E qui è Ntube a non farcela a stringere in tempo, mentre l’ex Borgosesia e Bra si conferma bella statuina. Là davanti non la prendono quasi mai. E quando Cori lo fa, apriti cielo: al 13′, proiettato al cross mancino dallo schema del suo playmaker, se lo fa smorzare, e al 21′ su lancio di Giorgione arpiona malamente lasciandosi chiudere dalla diagonale di Cariolato.
Sessanta secondi scarsi più tardi la prima conclusione seriana, ma non è che Brentan dai 25 metri possa ferire sullo scambio e sull’appoggio di Tomaselli con Manconi da rimessa laterale. Corpo sbilanciato all’indietro e troppa fretta, mentre lo stesso fondamentale di Davi di là viene sfruttato dall’assistman del rompighiaccio, capace di lasciare di stucco Giorgione sulla trequarti destra per poi liberare Tremolada all’uno contro uno nel cuore dell’area contro il perno e il portiere nemici: ed è tris, stavolta di sinistro, a due corsette d’orologio dalla mezzora.
Esemplificativo della precocissima resa il gioco di carambole a una cinquina dalla pausa, quando Cariolato perde la maniglia accentrandosi in disimpegno, Manconi recupera senza misura per Cocco, la new entry con Zoma e Petrungaro che si lascia rimpallare imbambolatissimo dal rilancio del terzino destro avversario. Oppure il mirino alzato da fuori dello stesso bomber al culmine di un mega flipper Ntube-Molnar (di testa)-Gelli con allunghino in orizzontale di Brentan. Nella ripresa i cambi al sapor di virata al 4-2-3-1 provano l’accelerata e difatti è Cocco il primissimo a centrare lo specchio, sganciando tuttavia centralmente il rasoterra davanti alla lunetta portogli dal partner di linea, uno scarico sull’apertura di Brentan dal centrodestra. Siamo all’8′, quattro minutini e arriva pure il tiro di Gelli contrato da Tardivo tra le braccia del suo estremo difensore sull’onda lunga delle grandi manovre dettate dal surfer sardo per l’asse di destra Petrungaro-Brentan con assistenza in orizzontale del romano.
Inutile la punizione autoprocurata dal centrattacco classe ’86, altissima. Come Marchetti (ginocchio destro) al “Rocco”, fa crac anche Ntube e riecco il redivivo Borghini per la contro-virata al 3-4-2-1 mobile. Capace di produrre una chance al 22′ col capocannoniere interno (5) a strozzare dal limite sprecando palla dall’out di Gusu che chiude da centrale a tre, velo di Cocco e tocco all’indietro di Zoma. Non batasse, il palo pieno sempre a rimorchio del rumeno (27′) e la spizzata di fronte del difensore livornese a nove sinfonie dal novantesimo a correzione del traversone a rientrare dello stesso ivoriano. Il già ammonito metronomo si guadagna la doccia anticipata per una parolina all’arbitro e, nel finale, a regalare un residuo di suspense sono Molnar, che si scontra con Saio facendogli perdere la sfera sul lancio brentaniano (41′), Grandolfo che in contropiede ignora il compagno di reparto mollando la loffia mancina a Pagno (42′) e Petrungaro che s’accentra da destra (45′) col medesimo risultato. Un brutto passo falso, tre quarti d’ora da fantasmi con Biava non sono consentiti. Sta al cenatese rimettere tutti in riga.