Sporting Club de Portugal – Atalanta 1-2 (0-2)
SPORTING CP (3-4-3): Adan (cap.) 6; Diomande 6, Goncalo Inacio 6, Reis 5 (46′ st Braganca sv); Fresneda 5,5 (22′ st Esgaio 6), Hjulmand 6 (1′ st Coates 7), Morita 5,5, Nuno Santos 5,5 (1′ st Edwards 6,5); Paulinho 5,5 (1′ st Catamo 7), Gyokeres 6,5, Pedro Goncalves 6. A disp.: 12 Israel, 51 Diogo Pinto, 13 Luis Neto, 72 Edoardo Quaresma, 14 Dario Essugo, 88 Tiago Ferreira, 91 Rodrigo Ribeiro. All.: Ruben Amorim 5,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 8; Scalvini 7,5 (35′ st Palomino sv), Djimsiti 7 (9′ st Toloi 5,5), Kolasinac 7; Zappacosta 7 (21′ st Holm 6), Ederson 7,5 (21′ st Pasalic 6), De Roon (cap.) 7, Ruggeri 7,5; Koopmeiners 7, Lookman 7,5; De Ketelaere 6,5 (9′ st Scamacca 6). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi, 20 Bakker, 33 Hateboer, 25 Adopo, 59 Miranchuk, 9 Muriel. All.: Gian Piero Gasperini 7.
Arbitro: Hernandez 5,5 (Spagna; Naranjo-Sanchez Rojo; IV Muñiz Ruiz. V.A.R. Cuadra, A.V.A.R. Soto Grado.
RETI: 33′ pt Scalvini (A), 43′ pt Ruggeri (A), 31′ st rig. Gyokeres (S).
Note: serata calda, spettatori 42.301 di cui 907 bergamaschi. Ammoniti Djimsiti, Toloi e Scamacca per gioco scorretto, Scalvini per fallo di mano, Pedro Goncalves per fallo di reazione. Tiri totali 15-13, nello specchio 4-5, parati 3-3, respinti/deviati 6-3, legni 1-0. Var: 1. Corner 7-7, recupero 1′ e 5′.

Lisbona – Alla fine la salva Musso, ‘sta vittoria che sa di trionfo, dopo la riapertura dell’arbitro con una decisione cervellotica. Un’eccezione che conferma la regola, perché nel caldo Portogallo la strada per la conquista della vetta del girone D  d’Europa League nasce a Zingonia. Due figii del vivaio dell’Atalanta le hanno spianato la strada nella tana dello Sporting Lisbona, roba da piangere di gioia da qui alla prossima sfida. Scalvini trasforma una perla d’azione con triangolo lungo e largo tra Koopmeiners e il crossatore basso dal fondo Zappacosta, Ruggeri ribadisce in porta sull’imbeccata lunga di Loookman dalla fascia sinistra. E poco importa se nella ripresa, per un “mani” dell’apripista rilevato dal Var dopo la parata di Musso su Reis su allungo di Catamo, il palo-gol spiazzante su rigore di Gyokeres riapre i discorsi per un po’. Il rettangolo magico è blindato dall’uomo di San Nicolàs de los Arroyos.
Partono forte i nerazzurri sulle ali dello scambio con De Ketelaere di Lookman che va verso il fondo a sinistra e sull’uscita del portiere di casa cerca invano Koopmeiners. Poker di lancette scarso, all’ottovolante ecco la schiacciata di Kolasinac accompagnata da Zappacosta sugli sviluppi del primo angolo bergamasco: a lato di mezzo metro scarso. Scollinato il decimo Djimsiti sventaglia ancora per il nigeriano, che punta l’uomo infrangendosi su Diomande. E’ invece Goncalo Inacio a erigere il muro addosso al mancino olandese al quarto d’ora prima che ci provi dalla lunga anche il connazionale destripede De Roon. Al 26′ la trama fra Paulinho e Pedro Goncalves viene spezzata di testa dal perno albanese in uscita. Bergamaschi semiperfetti tranne nel cercare la conclusione, vedi recupero alto del bosgnacco per Ademola che appoggia per il conato da troppo lontano di Ederson alle stelle a un tiretto dalla mezzora. Poi il palazzolese in proiezione offensiva dice trentatré. E sarebbe subito raddoppio (37′) se Lookman non alzasse la mira da pochi passi sbucando tra Inacio e Reis sul pallone da mancina di Ruggeri.
Il dominio totale dei made in BG non si sostanzia nella messa in ghiaccio del punteggio perché Adan nega a ‘Mola la gioia dell’insaccata dai 20 metri e oltre al quarantesimo, ma il ragazzo di Wandsworth, stesso quartiere londinese di Charle Chaplin, fa lacrimare la difesa nemica con l’imbeccata perfetta sulla corsa per lo zognese, smanacciata a pelo d’erba del capitano lisbonese e porta sguarnita per il tap-in. La ripresa, a parte i tre cambi istantanei di Amorim, parte con la stoppata di Seo a Catamo (3′) e la svettata imprecisa di Inacio su cross mancino a rientrare di Edwards (7′). Dentro Scamacca per CDK e Toloi per Djimsiti, capace di sprecare l’ammonizione sullo stesso inglese, ma la partita diventa di contenimento e verso il quarto d’ora l’italobrasiliano, poi giallo su Catamo, si oppone alla corsa di Gyokeres imbeccata da Reis.
Al 22′ il centrattacco locale trova RoboKoop sulla sua strada, al 28′ Reis imbeccato da Catamo (sempre gli stessi nomi: formazione locale sbagliata allo start?) impegna Musso e sulla ribattuta Scalvini allarga il braccio sul sinistro dal limite di Diomande. Il movimento sembra congruo, come usano dire osservatori arbitrali, varisti ed ex giacchette colorate, ma tant’è. Edwards e Catamo richiedono le pezze dell’altro eroe di giornata, la seconda volta (34′) cucita a doppia mandata dal legno, due conclusioni dalle parti di Toloi. Al novantesimo ci prova Scamacca di seconda dopo la percussione riuscita a metà di Lookman, trovando il colpo di reni dell’ultimo baluardo. Pensate che un ragazzo della Val Brembana ha segnato per la prima volta da professionista a 21 anni su un palcoscenico continentale, dopo averci provato invano entro i confini nazionali chissà quante volte. Matteo non è Robin Gosens, ma perché non sognare a occhi aperti e non provare ad assomigliargli?
Simone Fornoni