Contro l’Aurora Seriate è arrivata l’ultima partita in casa, prima del ritiro, per il capitano della Cividatese Matteo Ghitti, centrale difensivo, premiato dalla società, assieme a Roberto Consoli, prima dell’inizio della partita. Oltre dieci anni al servizio della stessa squadra, ma soprattutto tante ambizioni per questo finale di campionato. Il suo gol nel finale, al 96°, ha infatti tenuto vive le speranze per la qualificazione ai playoff. Tra le lacrime per l’emozione ringrazia la società e i compagni: “Mi sono sentito a casa, ho iniziato a giocare a calcio da piccolo nella Cividatese e 27 anni dopo chiudo qui la mia carriera. Sono ripartito qui dalla Seconda Categoria, mi hanno sempre dato fiducia, arrivare a giocarsi i playoff a due giornate dalla fine vuol dire tanto, sia personalmente sia come squadra. Ringrazio tutti quanti, il presidente, i volontari, il mister, i compagni che prima di tutto sono stati degli amici: Casati, Vavassori, Recanati, Consoli, Roveri. Ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni quest’anno, speriamo di andare ai playoff”. Per quanto riguarda il gol: “Non ci credevo più, se penso a come mi immaginavo l’ultima partita in casa me la immaginavo con un gol alla fine per la vittoria, e alla fine è successo. Dedico questo gol a mio papà, mi ha sempre seguito da quando avevo 7 anni, sempre, anche in trasferta, anche col freddo, la pioggia, la neve, sempre. Lo dedico a lui che è stato il mio tifoso, è stato bello così”. Un’avventura che dunque finisce non tra le grandi luci dei riflettori, come siamo abituati per i giocatori professionisti, ma nel silenzio colmo di passione e speranza raccolto in un piccolo angolo di provincia bergamasca. Un’avventura bella come un gol vittoria al novantaseiesimo.
Nico Foglieni

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