di Matteo Bonfanti
Domenica incredibile per il Casazza, che alla fine dell’ultima gara di campionato, in programma domenica a San Paolo d’Argon, potrebbe trovarsi in Eccellenza o a un passo dal baratro della retrocessione in Prima. Questioni di regolamento in un caso più unico che raro. Spieghiamo, cercando di essere il più chiari possibile. Iniziamo dalla Coppa Italia, i biancazzurri di mister Maffioletti sono all’ultimo atto, mercoledì sera contro il Cinisello, e la finalissima regala un quasi certo salto in Eccellenza, perché mette la società automaticamente al primo posto della graduatoria delle possibili ripescate. Ma c’è un ma ed è un ma grande come una di quelle case che imbianca il presidente Cambianica: il diritto vale solo se la prima squadra è salva, tranquillamente, senza, insomma, quelle forche caudine che sono i play out, che dovrà giocare l’altra finalista di Coppa, il Cinisello, per questo motivo escluso dalla corsa all’Eccellenza.  
Che succede ai biancazzurri? Guardiamo un attimo la classifica, che ci racconta che in fondo la situazione è ancora tutta aperta a qualsiasi scenario. Colognese a 26, Sarnico a 27, Juventina a 30, Ghisalbese a 31, San Paolo e Casazza appaiate a 32, sei squadre in ballo, una retrocede diretta, quattro ai play-out, una festeggia la salvezza. O la promozione, nel caso sia il Casazza, che, deve solo vincere visto contro chi giocano le avversarie più vicine: la Ghisalbese ha il match in casa con una Gavarnese con la testa già ai play-off e la Juventina è attesa dal match interno contro i campioni della Sirmet Telgate, corazzata che ha la pancia già piena e che difficilmente farà il diavolo a quattro.
Strano scherzo del destino è che la partita della vita sia a San Paolo, sul campo che qualche anno fa ha visto esplodere i due Bellina, assoluti talenti del nostro calcio, che poi hanno fatto la storia del Casazza, prima Cristian, che adesso è a Gorlago, ora Maicol, professione fantasista, un passato anche da numero dieci del Pontisola. Proprio a lui chiediamo come stanno vivendo la vigilia lui e i suoi compagni: “Va detto che la paura di fallire è tanta, anche perché, Coppa Italia a parte, è un anno che ci gira sempre tutto un po’ storto – spiega Maicol -. Domenica abbiamo perso male con la Juventina Covo, nelle ultime sette partite abbiamo conquistato appena due punti, io non segno da un sacco di tempo, dalla partita con la Gavarnese…”.
Cosa si fa in momenti decisivi come questo? “Dobbiamo lavorare più con la testa che con le gambe. Ognuno di noi è convinto di essere superiore al San Paolo. Non facciamoci prendere dall’angoscia della sconfitta, ma scendiamo in campo sicuri dei nostri mezzi. Io sogno di sbloccarmi sotto porta nel giorno più importante per il Casazza”.
Situazione Casazza perfettamente fotografata dal suo giocatore di maggiore valore. Aggiungiamo due parole anche noi: se la formazione di Maffioletti entrerà sul famoso rettangolo di gioco senza la famigerata tremarella, il pronostico è dalla sua parte. Bellina, ma pure Luzzana, Gritti, Colleoni, Trapletti, Borlini, bomber Torri, Testa sono big, giocatori dal valore assoluto, in grado di battere chiunque. Resmini squalificato, ma la rosa è ampia, c’è chi può non far rimpiangere il fortissimo centrocampista.
Diametralmente opposto il momento in casa San Paolo d’Argon, formazione che sta vivendo sulle ali dell’entusiasmo e che domenica ha firmato l’impresa della domenica: 3-2 a Ponteranica, con golasso al 93’, altro caso del destino, di Bellina, il terzo super calciatore del nostro calcio con quel cognome, Davide, che non è parente di Maicol. Sfida nella sfida sarà anche tra loro due, fantasiosi, tecnici, determinati, fortissimi.  Occhio anche a Bertoli, attaccante dal piede caldissimo, altro gialloblù che ha i mezzi per decidere il match con una geniale invenzione.
Cresce l’attesa nei due paesi bergamaschi, del resto sfide così sono il bello del pallone.