di Matteo Bonfanti
C’è che la Stezzanese di Parati pare il Leicester dell’anno scorso, quello mitico targato Ranieri, mentre la Vertovese di Astolfi ultimamente somiglia al Chelsea di Conte, uno squadrone che raramente sbaglia un colpo. Chi la spunterà quando mancano appena sei giornate alla fine di un campionato di Promozione tra i più belli di sempre e i punti di distacco sono diventati appena due?
Intanto diamo un velocissimo sguardo al passato, perché l’ultimo mese del Girone C ha dell’incredibile. Alla vigilia della ventunesima i rossoblù erano in fuga, più sette dalle altre pretendenti al salto in Eccellenza e reduci da uno spettacolare, quasi magico, 4-1 rifilato al San Paolo, grazie a un Breviario stratosferico, classe 1998, autore di gol e assist da calciatore di due categorie superiori. E poi? Qui in redazione si dice che ai ragazzi del presidente D’Adda, tutti giovanissimi, in gran parte sfornati dal super vivaio del duo Berretta-Mascaro, sia venuto il famoso braccino, quello che nel calcio arriva quando non si è più la rivelazione e ci si accorge di aver troppo da perdere. Pari a reti bianche in casa con la Gavarnese di sir Ferguson-Foresti, ko nel big match con la Vertovese, quindi altri due pareggi a occhiali: a Martinengo e domenica con la Nuova Colognese.  Qualcosa là davanti si è inceppato, manca terribilmente l’estro di Mattia Malanchini. Mister Parati se ne è accorto e ha dichiarato con la consueta onestà: “E’ un periodo così, non ci riesce tutto facile”.
Ne sorride la Vertovese del capocannoniere Michele Valli, sedici gol (bellissimi) in campionato. Un mese fa chiacchieravo amabilmente col diggì Bortolotti su chi l’avrebbe spuntata e lui, serafico, diceva che per i suoi biancoblù le speranze erano ormai ridotte al lumicino: “Credimi, è l’anno della Stezzanese – mi aveva detto -. Noi ci proveremo fino alla fine, ma la vedo durissima”. Il divario pareva incolmabile, poi gli ultimi ventotto giorni hanno ribaltato tutto, i Tom boys hanno raccolto un punto a San Paolo, fatto l’impresa a Stezzano, fermato sullo 0-0 la temibile Nuova Colognese e vinto a Covo grazie a un gol di Rovescalli, un tiro da tre punti di quelli che cambiano un’intera annata.
Marzo e aprile tutti da vivere, con Pradalunghese, Nuova Colognese e Casazza che ora sembrano un po’ fuori dai giochi per la promozione diretta, ma restano alla finestra, anche perché sono formazioni con organici di altissimo livello, pronte a tornare a recitare il ruolo di protagoniste in caso di passi falsi delle due in vetta. Ogni domenica sfide al batticuore, già dalla prossima, il 19 marzo, con la Vertovese in casa proprio contro i biancazzurri del presidente Cambianica e la Stezzanese in trasferta, allo stadio del Brembate Sopra, squadra pazza ed estrosa, che può vincere come perdere con tutte.
Poi per i rossoblù ci sono Juventina, Ponteranica, Casazza, Pontirolo e Pradalunghese, cammino di fuoco perché chi da una parte (in alto alla classifica) chi dall’altra (in basso) sono tutte in ballo per qualcosa. Discorso pressoché identico per quanto riguarda la Vertovese che dalla ventiseiesima alla trentesima se la vedrà con i biancorossi di Sgrò, terzi in classifica, fortissimi, ma incostanti, col fanalino Città di Dalmine, con la Fiorente, con la Gavarnese e con la Forza, all’ultima, a Martinengo.
C’è da divertirsi, il borsino ci parla di una Stezzanese che ha tre uomini in stato di grazia, Salvi, il portiere più forte della categoria, Roberto Maffioletti, dappertutto, e Piantoni, instancabile. A Vertova i fenomeni del momento sono i due Ferrari, attentissimi, Rovescalli, giovane stella ora pure in versione goleador, Luzzana, una mente lucida e veloce a centrocampo, e Quistini, altro attaccante che non molla mai. A loro il compito di infiammare un finale che si preannuncia thrilling.
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SOPRA ROVESCALLI, CLASSE 1997 DELLA VERTOVESE, SOTTO UNA FORMAZIONE DELLA STEZZANESE

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