Cominciamo la rubrichetta sulle favorite della prossima stagione giusto per creare un po’ di dibattito, che è il vero  scopo del giornalismo sportivo quando è estate e sui campi c’è solo l’infaticabile volontario sessantenne che cura la regolare crescita dei nuovi ciuffi d’erba. Divideremo un po’, come nella migliore tradizione del pallone quando è solo sulla carta, quindi ci aspettiamo i vostri commenti, anche polemici e appassionati quasi fosse una disputa sulle scelte del nostro governo.

Partiamo dalla Promozione, anche in questa stagione una sorta di Eccellenza, visti i tanti gioielli ingaggiati dai club che a settembre balleranno sul rettangolo di gioco e in classifica. Faraonica la campagna acquisti soprattutto di quattro società, la Pradalunghese, ai vertici ormai da anni, ma sempre col famoso braccino finale, il Villongo, altra compagine che siamo abituati a vedere nella parte sinistra della graduatoria, poi la Nuova Colognese, chiamata a un pronto riscatto dopo la terribile stagione scorsa, e il Valcalepio, inaspettatamente retrocesso dall’Eccellenza e con tantissima voglia di tornare immediatamente nell’olimpo del pallone provinciale.

Sulla carta il primo posto dovrebbe essere una lotta tra queste quattro, con i seriani leggermente favoriti per via dei tre colpacci messi a segno al fotofinish dal ds Sesani. Parliamo di Luca Stroppa, Federico Risi e Nicolas Rossetti, terzetto extralusso, sceso di una categoria per far fare il grande salto alla squadra di mister Bernardi.

Fortissime, come detto, anche le altre ambiziose, il Villongo del ds Plebani, uno dei maggiori intenditori del calcio orobico, che ha allestito una fuoriserie per Corrado Oldoni, una sicurezza in panchina se l’obiettivo è andare in Eccellenza. I nomi? Ce ne vengono i mente due che conosciamo bene per via delle giocate fenomenali, ossia Maicol Bellina e Michele Bentoglio, attaccanti di grandissima classe, che il nuovo allenatore avrà il non facile compito di far coesistere per la causa.

Piace tanto a chi scrive pure la Nuova Colognese. Sergio Pesenti ha consegnato al tecnico, Giovanni Astori, una formazione dalla straordinaria spina dorsale: Fabio Carrara in porta, Luca Locatelli in difesa, Yuri Cortesi a centrocampo e Matteo Sala in attacco. Se hai dei calciatori del genere, è difficilissimo sbagliare anche solo una partita. Piccola incognita riguarda il bomber, uno dei più forti del nostro calcio, reduce però da una stagione giocata col contagocce in casa della Sirmet Telgate. Va detto che negli spezzoni in biancazzurro, Sala ha fatto benissimo, regalando gol e assist da urlo.

Chiudiamo il sipario sulle big della prossima Promozione col Valcalepio del duo mercato formato da Luca Bosio e da Matteo Lochis, due che giocavano bene bene e che in estate hanno abbandonato il campo per scegliere la scrivania. Applausi a loro, che si sono calati meravigliosamente nei nuovi ruoli, rispettivamente ds e team manager, allestendo un gruppo che appare senza pecche, pronto a giocarsela contro qualsiasi avversaria. Luca Vigani, Fabio Ubbiali, ma anche Davide Giardini, Thiam Demba e Andrea Valli sono giocatori in grado di fare la differenza nei rispettivi reparti d’appartenenza. E poi c’è stato il colpo dell’estate, Ferdinando Rega, bomberone che ha precedenti da vero e proprio fuoriclasse.  

Appena un passo indietro nella griglia mettiamo la Fiorente Colognola, che ha la straordinaria fortuna di avere in panchina un tecnico intelligente, simpatico, aperto e genuino come Fabio Drago, il Lemine Almenno, che già era forte l’anno passato e in estate si è ulteriormente rinforzato, e l’Atletico Chiuduno, formazione neopromossa, ma ambiziosissima. I cittadini hanno pescato a piene mani dal Mapello (Malanchini, Zana, Amigoni e Castelli che sono un quartetto super), realizzando poi un piccolo capolavoro con l’ingaggio di un baby di cui si parla benissimo, ossia Andrea Drago, talento scuola Virtus Bergamo, quantità, ma pure raffinata qualità. Quanto ai gialloverdi il ds Pellegrinelli, che ricordiamo un tempo come presidente del Villa d’Almé del duo Pellegris-Astolfi, si è mosso puntando sul sicuro e l’arrivo di uno come Davide Ubizzoni è l’esempio della direzione presa. Merita due parole una bellissima operazione, ossia aver convinto il bravissimo William Mazzoleni a lasciare il Csi (Pontegiurinese) per tornare a difendere una porta in categoria. L’Atletico Chiuduno del trio Gritti-Piccinelli-Finazzi ha una prima squadra con giocatori nuovi da leccarsi i baffi (Speroni, Trovò, Gibellini, Piatti, Flaccadori, Luzzana e Arrigoni…), ma occorrerà vedere come i tanti ragazzi giustamente riconfermati si caleranno nella nuova categoria, la Promozione, che da quanto ci dicono gli addetti ai lavori è un abisso rispetto alla Prima.

Pur strafidandoci di un ds del calibro di Sarti, quello della favola Zanconti, non ci esprimiamo sulla Trevigliese perché in casa biancazzurra si è assistito a una rivoluzione che ha dell’incredibile, con undici colpi “pesanti” a fronte di diciotto dolorosi addii. Per mister Redaelli all’inizio sarà dura, ma i giocatori per fare benissimo ci sono tutti (Casi, Calchi, Rinaldi, Durishti, Arrigoni, Serafini, Piccinini, Rulli e Pavesi solo per fare qualche nome) accanto a un vivaio che ogni anno sforna due-tre ragazzi dal futuro luminoso, parliamo ad esempio di Bertocchi, baby bomber devastante nella manciata di apparizioni fatte in Eccellenza.

Poi tutte le altre, il Forza & Costanza, esploso nella seconda parte della scorsa stagione e che non ha lasciato andare via nessuno e che ne ha presi tre bravi bravi (Monselli, Ceresoli e Iore), il San Paolo, club che raramente fallisce anche se quest’estate è parso un po’ fermo, la Gavarnese, che non diamo mai tra le protagoniste e sempre ci smentisce (tanto fa la bravura di un allenatore come Foresti e di un ds del calibro di Zanchi, ex Pippo Inzaghi del nostro pallone), e l’Acos Treviglio, altra compagine rivelazione del 2017-2018.

Capitolo neopromosse, c’è il Fornovo, da anni in crescita continua e che sulla carta ha un attacco atomico (Bianchi, Corna e Fall Pape), c’è il Bergamo Longuelo, che non ha fatto colpi mirabolanti, ma che viene da una stagione straordinaria e che può contare sulla solidità, sull’entusiasmo e sull’intelligenza del gruppo dirigenziale capitanato da Fabio Locatelli, che è un grande e sa il fatto suo, e c’è il San Pellegrino, che a un gruppo mai domo ha aggiunto un attaccante fortissimo che di nome fa Stefano e di cognome fa Traini.

Vien da dire che certezze ce ne sono gran poche in un campionato, quello di Promozione, che spesso stravolge le gerarchie iniziali (vedasi Stezzanese nel 2016-2017), ma che la stagione scorsa ha mantenuto le promesse agostiane (Sirmet e Vertovese in Eccellenza, Casazza quasi).  Di sicuro squadre materasso non ce ne saranno e tutto sarà all’insegna del grande equilibrio. Intanto buona estate, l’articolo è per farvi un po’ di compagnia se vi trovate in spiaggia, lo scriviamo un attimo prima di vedervi iniziare la preparazione e di tornare a fare sul serio. Insomma beati se siete al mare, godetevela. 

Matteo Bonfanti