L’uomo della settimana è sicuramente mister Cristiano Redaelli, che domenica ha stravinto il derby contro la sua Acos, lo squadrone che lo ha fatto entrare nel ristretto gruppo dei big della panchina in Bergamasca. Due stagioni con i gialloneri, un campionato stravinto, un altro giocato da matricola terribile in Promozione, poi la chiamata irrinunciabile dei cugini cittadini. A Redaelli, persona di cui tutti parlano benissimo sia come tecnico che, soprattutto, come uomo, vanno i nostri complimenti. Le sue parole sentite nei confronti della sua ex squadra ci ricordano che il calcio non è solo vincere o perdere, ma anche legarsi indissolubilmente e per sempre a degli amici. Sipario quindi sulla sua breve, ma intensissima intervista, rilasciata al nostro Paolo Castelli.
“Credo che sia stata una partita delicata, gestita come andava gestiva, credo che la vittoria sia comunque meritata soprattutto per quanto fatto vedere nel primo tempo; siamo stati sotto ma credo sia stata una vittoria del gruppo, una vittoria fatta da squadra vera anche se non è stata una partita bellissima, brillantissima però è stato un bel derby, in un bella cornice di pubblico. Ci tenevamo tutti a vincere e credo che la differenza l’abbia fatta un filino l’esperienza e credo sia stata gestita molto bene questa partita qua nonostante i tre goal sciupati nel primo tempo. Sedermi sulla panchina della Trevigliese dopo essere stato all’Acos è sempre un’emozione, questa squadra l’ho avuta in mano due anni quindi li conoscevo tutti, ero un po’ imbarazzato prima della partita però dobbiamo andare avanti, sono contento, sono sicuro che faranno un buon campionato e menomale non ci hanno messo il bastone tra le ruote”.