Il campionato della Gavarnese è durato pochissimo. Giusto il tempo di disputare qualche giornata in Promozione e la pandemia ha fatto il resto. Sono passati diversi mesi dallo stop improvviso, in Eccellenza alcune formazioni bergamasche hanno deciso di ripartire in data 11 aprile. Una scelta che capitan Stefano Pulcini non condivide per nulla: “Credo sia una mancanza di rispetto per l’ambiente, che va oltre il calcio. Non ci sono differenze tra Eccellenza e le altre categorie, non vedo dunque perché si possa aver pensato ad una cosa del genere. Il format poi è davvero ridicolo, con pochissime giornate. Sono contento che la maggioranza a Bergamo abbia deciso di fermarsi definitivamente. Una situazione che si poteva benissimo evitare”.
Mantenersi in forma oggi non è semplicissimo: “Esco a correre – ha proseguito il giocatore -, faccio quello che posso, tuttavia il campo è un’altra cosa. Con i compagni ci sentiamo attraverso la chat di squadra, si parla di calcio, si cerca di tenersi in contatto: lo spogliatoio manca”.
Sulla ripartenza del campionato nella prossima stagione, il centrocampista ha il suo parere personale: “Sono uno che vive il calcio con passione, che lotta anche contro i problemi fisici, ma credo che senza un vaccino ripartire sarà complicato. In questo momento non ci sono purtroppo certezze”.
Pulcini è un’autentica bandiera della Gavarnese: “Sono cresciuto con questa maglia, nel 2018-2019 ho provato l’esperienza in Eccellenza con l’AlbinoGandino ma ho avuto problemi alle ginocchia che mi hanno lasciato qualche rimpianto. In alcuni casi ho pensato anche di smettere, però non mollo e sogno di vivere magari un’altra avventura nella categoria superiore, anche se non sono più giovanissimo”. A 29 anni appena compiuti, sognare non costa nulla.
Norman Setti