Aprire un’attività commerciale ai tempi della pandemia? Difficile, ma non impossibile. Per informazioni chiedere a Giovanni Taddeo, conosciuto soprattutto dagli amanti del calcio dilettantistico come uno dei direttori sportivi più appassionati e vincenti della Bassa Bergamasca, attualmente al Badalasco. Martedì 22 giugno ha inaugurato l’enoteca Prosit a Brignano Gera d’Adda, al civico 7 di via Matteotti. “Una data che coincide con il compleanno di mia sorella Maria – ha esordito Taddeo -. In passato mia mamma ha avuto un negozio per tantissimi anni proprio a Brignano di acqua e vino, con questa nuova attività diciamo che vado a proseguire una tradizione di famiglia. Per aprire un negozio in un periodo del genere bisogna essere un pochino matti e chi mi conosce sa che lo sono. Come è nata l’idea? Un giorno ne parlavamo al bar con Filippo Villa e Nicholas Mapelli e mi sono deciso a buttarmi: loro si occuperanno maggiormente della parte social e grafica del negozio. Brignano è il mio paese nativo, continuo però ad avere anche la mia consueta attività a Pagazzano: ai pagazzanesi, ci tengo a sottolineare, devo sempre moltissimo”.
Nell’enoteca i numeri sono importanti: “Siamo partiti con 1288 bottiglie di vino, senza dimenticare grappe, gin, whisky e vodka. Non ci manca nulla. Per le birre artigianali ci siamo affidati ad una collaborazione con lo Sguaraunda di Pagazzano e il Qubeer di Montello. Puntiamo molto anche sulla possibilità di vendere vino sfuso, sia fermo che mosso. Un’enoteca rappresenta un punto di ripartenza per le persone dopo il lockdown, un luogo di aggregazione per bere in compagnia”.
I prezzi inoltre sono decisamente competitivi, rispecchiando in pieno la filosofia dello stesso Taddeo: “Sono convinto da una vita che è meglio guadagnare poco, ma sempre: ecco perché i prezzi saranno accessibili a tutti. Punteremo molto anche su diverse promozioni già attive, che gradualmente andremo ad arricchire per la nostra clientela” .
Provare per credere: un brindisi all’ingresso in negozio è garantito. Prosit per l’appunto: di nome e di fatto.
Norman Setti