Champions League, 1a Phase League – Parigi, Parc des Princes – mercoledì 17 settembre (ore 21)
Paris Saint-Germain – Atalanta 4-0 (2-0)
PSG (4-3-3): Chevalier 6; Hakimi 7, Marquinhos 8, Pacho 6,5, Nuno Mendes 7 (30’ st Zabarnyi sv); João Neves 6 (13’ st Gonçalo Ramos 6,5), Vitinha 7, Fabián Ruiz 7,5 (10’ st Zaire-Emery 7); Kvaratskhelia 8 (30’ st Mbaye 6,5), Mayulu 6,5 (10’ st Kang-in 6,5), Barcola 7. A disp.: 39 Safonov, 89 Marin; 21 L. Hernandez. All.: Luis Enrique 8.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Kossounou 6, Hien 5,5, Djimsiti 5 (30’ st Scalvini sv, 40’ st Ahanor sv); Bellanova 5, De Roon (cap.) 5, Musah 5,5 (30’ st Brescianini 6), Bernasconi 5; Pasalic 6; De Ketelaere 5,5 (1’ st Samardžić 5,5), Maldini 4 (1’ st Krstović 6). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 40 Obrić, 59 Zalewski, 77 Zappacosta, 7 K. Sulemana, 41 Camara. All.: Ivan Juric 5.
Arbitro: Schärer 7 (Svizzera – De Almeida, Erni; Tschudi. V.A.R. Dankert – Germania, A.V.A.R. San – Svizzera). 
RETI: 3’ pt Marquinhos (P), 39’ pt Kvaratskhelia (P), 5’ st Nuno Mendes (P), 46’ st Ramos (P).
Note: Carnesecchi para il rigore a Barcola al 44’ pt. Invasione di campo di un solitario tifoso del PSG al 26’ st. Serata fresca ma umida, spettatori 48 mila circa di cui 1.184 atalantini nel settore ospiti. Ammonito Musah per gioco scorretto. Tiri totali 23-8, nello specchio 14-2, parati 10-2, respinti/deviati 5-2, legni 1-0. Var: 2 (check offside Barcola su gol annullato, possibile rigore Musah-Marquinhos con review) . Corner 6-2. Recupero 2’ e 3’.Parigi – Due tiri in porta su otto totali contro quattordici su ventitré? Esito scontato a tabellino. Marquinhos, il pareggiatore della rimonta a due con Choupo-Moting nel quarto di Lisbona del 12 agosto di cinque anni fa, la schioda subito. Kvaratskhelia, coi suoi a giocare tranquilli di rimessa, porta a spasso Djimsiti e tra De Roon e Hien la scaraventa sotto il sette. L’Atalanta dell’esordiente Juric, che getta nella mischia per la prima volta il fresco esordiente in A Lorenzo Bernasconi al posto del pupillo Zalewski, tiene botta per modo di dire tra un gol e l’altro nel primo tempo di un Paris Saint-Germain (foto profilo X) ingiocabile, viene salvata dal tris precoce da Carnesecchi senza evitare quello vero da Mendes in avvio di secondo tempo né il sigillo di Ramos su patatrac in proprio. Metà bottino in saccoccia assolutamente evitabile, ma tra le big va così. Amarcord: sei anni fa a Zagabria il cammino nella regina delle coppe, la prima volta, finì allo stesso modo col Gasp in panca.Un avvio da incubo affossa la Dea, quando Maldini perde la boccia sulla trequarti difensiva e chi andrà a segnare gliela soffia per poi finalizzare sorprendendo anche De Roon, andato sul suo assistman, sull’asse Barcola-Ruiz solo soletto per spingerla nel sacco. Tra 6’ e 8’, tocca a Carnesecchi difendere il minimo svantaggio su Nuno Mendes, a difesa scavalcata dal lancio del regista di casa, e dallo stesso Barcola a rimorchio di Hakimi, Poco oltre il decimo, un’altra pezza sul tacco dell’ex mezzala del Napoli dal fondo a favore dell’ex esterno destro interista servito dall’altro ex Ciuccio. Se sull’ala sinistra è un blocco in due tempi, in quest’ultima occasione c’è anche una scheggia di legno amica. Parigini fin lì ingiocabili, con tre sortite meno che episodiche dei bergamaschi oltre la metà campo in diciotto minuti. Alla quarta, la mega chance cannata dal borseggiatore e iniziatore della manovra Kossounou, con Bellanova a centrare dal fondo per il doppio appoggio del figlio d’arte e De Ketelaere ad aprire il destraccio alle stelle del braccetto ivoriano. Oltre il ventesimo Ruiz telefona al portiere riminese, due minuti e il passaggio rimpallato a Pasalic, che non riesce comunque a tenere Vitinha, spalanca il corridoio alla mezzala spagnola che lancia Barcola in porta, in posizione per fortuna irregolare. A una ventina dalla pausa, i passaggi dicono 180-60 col 92 cento di precisione a fronte del 75. Nondimeno, al 27’, la riaggressione sulla trequarti dei locali porta CDK e a liberare al traversone il pendolino di Parabiago per l’anticipo del jolly croato, schierato alle spalle delle due punte, soluzione inedita per l’allenatore del nuovo corso, nel gioco delle torri con Pacho alzando la mira di non troppo per reclamare invano l’angolo. Poi al primo lampo personale palla al piede il georgiano entra in navata e fa secco Carnesecchi quasi all’ingresso in area. Entro due corsette cronometriche, Musah correndo verso il rompighiaccio sul terzo corner rossoblù lo pesta e la review consegna il penalty a Barcola, che calcia senza rincorsa alla Beppe Signori, ma tenendola bassa, poco angolata e di destro: il 2000 tra i legni salva i suoi dalla debacle anticipata in presa tuffata alla propria destra.Nella ripresa l’allenatore atalantino sconfessa le scelte iniziali con Samardzic e Krstovic dentro per la coppia d’attacco, ma è tutto inutile se è vero che entro la cinquina cronometrica Mendes i sovrappone alla sua ala sinistra, finta il capitano nerazzurro mandandolo ad assaggiare la cotica erbosa e sul ritorno di Bellanova infila il punto della sicurezza. Una gran sterzata, mentre la reazione insistita ospite, con Joao Neves a stoppare Pasalic facendosi pure male, sbatte addosso l’ombrello dell’imprecisione o della poca forza e direzione messa dal vatreno sull’ammollo di Bellanova (11’). C’era forse il fuorigioco dello stesso Super Mario sul cross per la volée mancina altissima di Bellanova a un tocchetto dall’ora di (non) gioco. Alle soglie del minuto venti, il sinistro di collo piedo dalla lunetta di Krstovic, dettato corto da Kossounou, viene parato in due tempi da Chevalier. La noia di un prosieguo pro forma è spezzata dall’invasore solitario, inseguito da tre steward. Al 32’ altra uscita di Carnesecchi sulla new entry Ramos sul retropassaggio di Hien, mentre Zaire-Emery spreca calciando la botta dritta e alta alla Raducioiu il la di Kang-in Lee. All’ottantatreesimo Brescianini ha il corpo sbilanciato all’indietro e Mbaye impegna l’ultimo ostacolo, occhio all’inguine di Scalvini che innesca l’esordio assoluto di Honest Ahanor con la nuova maglia. Verso il novantesimo l’asse tra Brescianini e il montenegrino ex Lecce viene stoppato da Zabarnyi e dove non arriva il passaggio chiave francese arriva quello di Bellanova che di esterno destro proietta Ramos al tocco sotto del poker levando il bonus a Zaire-Emery che poi imbecca inutilmente un Barcola multiutility con poca mira.1
Simone Fornoni