E adesso? Stavolta il 4-1 dell’ Atalanta è ancora più bello perché era uno scontro diretto con una Lazio che, comunque, ha giocato. Ma questo capolavoro è nato dalla maestria tattica di Giampiero Gasperini. L’ha vinta lui con le sue scelte imprevedibili ma sempre logiche e studiate con una raffinatezza calcistica e con intuizioni che sgonfiano gli avversari. All’Olimpico ha presentato Pasalic e Malinovskyi mandando in panchina i due migliori di Torino (Muriel e De Roon) e in difesa è tornato col trio storico. Ma che cosa ha costruito di straordinario? Dunque ha spedito Toloi a sinistra su Milinkovic Savic, ha messo Malinovskyi a destra e Pasalic a sinistra a sostegno di Zapata, che ha perso tutti i duelli con Acerbi, una pessima prestazione la sua, e ha lasciato a Gomez libertà di movimento, non solo ma ha confermato il gioco delle coppie in tutti i settori del campo, così Gosens e Hateboer hanno surclassato Lazzari e Marusic. Ha sostituito Djimsiti ammonito con Romero, come aveva fatto sabato a Torino con Palomino al posto di Caldara. E ha operato un’altra scelta: lasciare alla Lazio il possesso del gioco ma costruendole attorno una tela vischiosa con gli attaccanti laziali che si vedevano ridotti gli spazi. Queste le premesse perché potesse scaturire un netto 3-0 al termine del primo tempo, proprio come nella scorsa stagione. Ha aperto le danze Gosens che ha messo in rete un assist di testa di Hateboer, ha raddoppiato lo stesso Hateboer su cross da sinistra di Gosens e, infine il terzo gol di Gomez, il primo delle sue due perle preziose. Poi i primi dieci minuti del secondo tempo sono sembrati la ripetizione di quanto successo quel maledetto 19 ottobre 2019. Invece il gol di Caicedo è stata solo un’effimera illusione per i biancocelesti, perché ci ha pensato ancora una volta il Papu, su delizioso assist di Malinovskyi, a ristabilire un vantaggio, ormai incolmabile. Una paratona di Sportiello, un salvataggio di Palomino e una saggia conduzione della partita hanno fatto il resto. E’ finita 4-1. Certo è stata una partita fisica, tanti interventi rudi da una parte e dall’altra e il tentativo dei laziali di metterla in rissa ma l’Atalanta è forte e non perde il senso del dovere. Di vincere. L’Inter ha vinto facile a Benevento (5-2), l’Atalanta ha risposto con un risultato altrettanto fantasmagorico . Siamo solo alla seconda giornata di campionato eppure si ha la chiara impressione, anzi la convinzione che a stanare la Juventus siano le due formazioni nerazzurre. Almeno per ora. E già il prossimo turno chiarirà, prima della sosta, la reale scla di valori: si giocano Lazio-Inter e Juventus- Napoli mentre i nerazzurri torneranno finalmente a Bergamo ospitando il Cagliari.
Giacomo Mayer