“Sono legato a Gasperini: la cosa più importante è il bene dell’Atalanta, sono decisioni delicate che non spettano a me”. Tirato per la giacchetta, anche Cristian Raimondi s’è espresso sul tira e molla tra la società e il tecnico durante i tornei di tennis dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà: “Siamo ancora in Europa, non era così scontato e il mister anche stavolta ha centrato un grande risultato – le parole del collaboratore tecnico nerazzurro -. Con Gasperini ho un ottimo rapporto: in questi anni siamo stati sempre un’eccellenza italiana in Europa, possiamo fare bene anche il prossimo anno, sicuramente troveremo di fronte squadre di valore”. L’allenatore atalantino risulta squalificato per un turno, da scontare nel prossimo campionato, con 5 mila euro di ammenda e ammonizione con diffida (quarta sanzione) per aver rivolto al direttore di gara Marco Di Bello (contro il Monza) “una critica irriguardosa” all’atto dell’ammonizione per proteste che gli è poi costata il rosso (al 70′). 

Al grande ex Cesare Prandelli, un amico storico dell’organizzazione fondata da Giovanni Licini e presieduta da Alessandro Masera che sul piano sportivo opera alla Cittadella dello Sport di Bergamo, invece, il doveroso distacco dalle vicende societarie sconsiglia qualunque prudenza nei giudizi: “Lavoro, dedizione e programmazione. Bisognerebbe blindare il Gasp e tenerlo qua a vita: non fatelo andare via, magari tra qualche anno potrà anche fare il direttore. Mi auguro che il suo sia un arrivederci e non un addio: quello che ha fatto a Bergamo è irripetibile, deve continuare perché riesce a dare equilibrio”, le dichiarazioni del mediano-difensore e dell’allenatore tra i Settanta e i primi Novanta.