Secondo in campionato, a un soffio dalla capolista Aurora Terno, in un contesto arroventato da un equilibrio persino impensabile, per quelli che erano i pronostici di inizio stagione. Ora, al fianco del campionato, giunto al suo rush finale, ecco le vibranti emozioni che solo l’appuntamento di Coppa può regalare, tanto più quando si concretizzano le condizioni per la fatidica lotteria dei rigori. Il Real Borgogna di mister Robi Baldi e del diesse Mirko Ghezzi accede ai quarti di finale con una gara tutta brio e sacrificio, al cospetto di una Padernese presentatasi con un biglietto da visita non da poco, recante l’eliminazione di un altro squadrone indiziato per un ruolo di primo piano nel panorama della Terza bergamasca, ossia il Carobbio 2020. I franciacortini, in effetti, scendono a Palazzago con il chiaro intento di proseguire il loro cammino, non curanti della caratura avversaria e pronti ad approfittare delle sparute opportunità. A metà primo tempo ecco il gol ospite, ma il Real trova ampi meriti nel riportarsi immediatamente sotto, rispondendo colpo su colpo senza mai disunirsi. Così nel finale di prima frazione, la bordata da fuori area di Rodigari sancisce il ritorno alla parità e, sui binari dell’equilibrio, si prosegue fino al termine dei tempi regolamentari. Si va ai rigori e i biancorossi di casa completano l’impresa. E’ percorso netto, con Rodigari, Filippo Rota, Panizza, Locatelli e Colleoni infallibili dal dischetto, mentre Tasca decide, di fatto, la contesa andando a neutralizzare il tentativo del secondo giro, apportato da una Padernese combattiva e, comunque sia, encomiabile. Alla trasformazione di Colleoni, scatta la grande festa Real, con il diesse Mirko Ghezzi che spende parole di elogio per tutto l’ambiente: “Siamo un grande gruppo, unito e con tanta voglia di arrivare. Ce la siamo meritata questa qualificazione, stiamo tenendo botta sui due fronti e, partita dopo partita, la coesione di questo gruppo sta dimostrando di che pasta sono fatti i ragazzi. Ora testa al campionato, non ho dubbi che ci batteremo fino in fondo, senza mollare di un centimetro”.
Nik