Spal – Atalanta 1-2 (1-1)
SPAL (4-3-3): Galeotti 6,5; Savona 5,5, Raitanen 5,5, Csinger 6, Yabre 6,5; Attys (cap.) 5,5 (38′ st Colyn sv), Zanchetta 7 (38′ st D’Andrea sv), Mamas 6,5 (8′ st Moro 5,5); Seck 6, Ellertsson 6, Campagna 6 (26′ st Carrà 6). A disp.: Wosniak, Rigoni (p), Alcides, Peda, Borsoi, Semprini, Pinotti. All.: Giuseppe Scurto 6.
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 6; Scanagatta 6, Berto 6,5, Scalvini 6,5; Ghislandi 6,5, Gyabuaa 7, Sidibe 7, Cortinovis (cap.) 6,5, G. Renault 8 (43′ st Grassi sv); Ghisleni 6 (26′ st Oliveri 6), Italeng 6. A disp.: Sassi, De Nipoti, A. Mehic, Moraschi, Pagani, Falleni, Kobacki. All.: Massimo Brambilla 7.
Arbitro: Moriconi di Roma-2 4,5 (Monaco di Termoli; Dell’Arciprete di Vasto).
RETI: 15′ pt Mamas (S), 18′ pt G. Renault (A), 4′ st Sidibe (A).
Note: ammoniti Ellertsson, Cortinovis, Sidibe, Ghislandi, Gyabuaa e Colyn per gioco scorretto, Scurto (34′ st) per proteste. Espulso Sidibe al 37′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Cooling break: 26′ pt, 24′ st. Tiri totali 10-13, nello specchio 2-9, respinti/deviati 2-2, parati 2-7. Corner 5-3, recupero 3’30” e 5’30”.

FerraraRenault (Guillaume) innesta la seconda dopo il 2-0 di Cagliari e pure l’assist per il sorpasso della mezzala-playmaker-bomber Sidibe, alla nona sinfonia resa stonata solo dal secondo giallo verso i titoli di coda. Giusto ad asciugare le lacrime del coccodrillo in barriera dello svantaggio, per un’Atalanta Primavera che nell’appiccicoso clima del “Mazza” trova nel sorpasso alla Spal (45 a 42, quinto posto temporaneo davanti all’Empoli – 43 – che sabato va in casa dell’Inter, seconda a meno 1 dalla Juve) alla quartultima giornata forse decisiva per i playoff. Adesso ci sono tre ulteriori partite di regular season col Genoa (martedì 8, ore 17), dal retrocesso Ascoli (sabato 12, ore 11) e ospitando l’Inter.
Intorno al 4′ gli squilli primigeni di casa dalla bandierina, con Zanchetta a mettere in discussione in proprio da quella sinistra la presa di Dajcar e Campagna a svettare imperfettamente sugli sviluppi della seconda specialità dall’altro lato. Sempre con lo stesso assistman. Al quarto d’ora la svolta, con Sidibe ad atterrare Ellertsson sull’apertura della sua punta da sinistra e a stendersi dietro la muraglia sulla punizione di Mamas che sorvola tutti e bacia l’incrocio. Per fortuna si ridesta il francesino di Desio, il Castagne dell’Under 19 zingoniana, che a tiro del suggerimento dentro per la carica reciproca Italeng-Csinger è pronto a raccogliere la seconda palla sull’ammollo successivo di Gyabuaa, la fotocopia ben riuscita dell’intenzione precedente senza specchio nel mirino dell’italo-ghanese. Sfera a scendere nell’agoletto appena da dentro l’area, un pari d’autore. Anche se il protagonista mica si ferma qui. L’onda lunga dell’iniziativa number three lungo la catena di centrosinistra produce (24′) il controbalzo da fuori del regista ivoriano a cui Galeotti cuce la pezza in due tempi. Gli basta un balzetto, al contrario, per bloccare il sinistro morbido del capitano della Baby Dea, già invertitosi di zolla con l’ex Parma, a una dozzina dalla pausa, uno schema dal primo corner a favore, dalla destra dell’altro fuoriquota Ghislandi.
La frazione dispari non è virtualmente chiusa dal giro alto di un amen dell’ala sinistra di Scurto (41′), imbeccata dallo sprint a due Savona-Zanchetta, perché il tris cronometrico susseguente regala una tripla chance ai Brambilla-boys, tra il piazzato del mattatore del venerdì, il tap-in sbucciato di Scalvini e quello col piede debole del mancinissimo Ghisleni: il baluardo biancazzurro porta la croce per essersi fatto sfuggire il primo, ma specie in terza battuta è un drago nello sventare la minaccia oltre il montante. In avvio di ripresa riecco un trappolone doppio dell’inarrestabile e rombante cursore, che sfrecciando incespisca nello sgambetto di Attys e crossa il calcio franco pennellatissimo da sinistra per la testatona superba del big Alassane, giocatore che per la causa si fa un mazzo enorme senza risparmio, vedi falli e sanzioni spesi anche per gli altri.
Il taccuino non accenna a rimanere immacolato. Italeng, in attesa di sprecare in corsa al 90′ in inferiorità numerica, strozza troppo il diagonale (7′) e sul Sidibe-bis alle spalle stavolta la muraglia si para il didietro alzando in angolo (16′) la parabola da fermo del regista nemico. Non si respira più. Savona (colpevole sull’1-1) dice di no in fallo di fondo a Ghisleni al ventesimo, Campagna a pelo d’erba proprio non ci sa stare (24′) e la gratitudine di Oliveri a Cortinovis (28′) s’imbatte nel piedone di Galeotti, sul ribaltamento dell’incrocio sospetto di gambe tra il migliore in campo e Seck: onestamente, da rigore. Attys di seconda (31′) sgancia il missile senza incrociare prima della lunetta sfiorando il legno alla destra del portiere sloveno. Il match winner guadagna anzitempo la doccia tirando un pestone al ragazzo ferrarese con la fascia al braccio, ma la loffia di Yabre col destro non fa male (44′).
Si.Fo.