Bergamo – Ribaltone in casa Brusaporto – La decisione, presa dopo lo 0-3 interno contro il Rezzato di domenica scorsa, è apparsa inevitabile: esonerato Oldoni, al suo posto ecco Gianni Cefis.
Abbiamo sentito telefonicamente Danilo Messi, direttore generale del Brusa.
Che cosa ha bloccato l’ingranaggio dopo un avvio decisamente positivo e assolutamente in linea con l’obiettivo principe stagionale (3 vittorie e 1 pareggio nelle prime 4)?
“Purtroppo c’è stata una concatenazione di fattori, sui quali intervenire ci sarebbe costato un dispendio troppo oneroso di energie e di tempo. Tempo che, in questo momento, era un lusso che non potevamo permetterci. L’aspetto mentale ha condizionato le ultime deludenti prestazioni, incidendo particolarmente anche sotto l’aspetto  fisico. Non si è più sciolti nei movimenti, si cerca sempre di forzare la giocata, si arriva sempre secondi su tutti i palloni. Qualcosa andava fatto, subito. Purtroppo chi paga nel calcio, alla fine è sempre l’allenatore; tuttavia le colpe vanno assolutamente ripartite fra società, mister, e giocatori”.
Quali sono i motivi che vi hanno portato alla scelta di Cefis?
“Premetto che l’esonero di mister Oldoni non ci rende contenti, tuttavia siamo assolutamente convinti della scelta fatta.
Cefis è un mister valido, con capacità, un sergente di ferro. Senza nulla togliere a Mister Oldoni ma una figura con un carisma simile era forse quel qualcosa in più che adesso è necessario.
Forse dopo 3 anni la confidenza era diventata un fattore controproducente e i giocatori avevano parzialmente smesso di seguire la guida tecnica. Questo per loro non deve assolutamente essere un alibi. Da questo momento devono sentirsi tutti sotto esame, poiché il mercato si avvicina e, oltre a essere uno stimolo in più per loro, potrebbe essere un’ulteriore medicina per noi”.
Come cambiano adesso gli obiettivi?
“Sicuramente l’obiettivo Serie D è stato per ora accantonato, ma non è stato assolutamente abbandonato. Con 4 vittorie di fila si rientrerebbe prepotentemente nella zona playoff. Me è inutile adesso sbilanciarsi in previsioni. Il nostro obiettivo è quello di vivere di giornata in giornata, aspettando la fine del girone di andata per poter tornare a sognare”.
Filippo Fortini