“Twentyone College Dream”: per Riccardo Rota, il sogno americano continua. Tornato stabilmente a Bergamo, una volta archiviata la parentesi negli States coincisa con la borsa di studio presso la Robert Morris University, il talentuoso attaccante, fresco di laurea, attinge ancora una volta alle risorse del calcio globale, intavolando un’iniziativa dal sicuro interesse, al fianco del fratello Davide. È in via di definizione un’agenzia, che, prendendo il nome dal numero di maglia preferito, il 21, ribadirà nel contempo che il XXI° secolo ha realmente sancito l’avvento di un pallone senza confini, improntato com’è dalle contaminazioni e dalla necessità di mettersi alla prova, stabilendo continui confronti e nuove vie di dialogo. Il sogno americano resta il filo conduttore, ma l’aspetto senz’altro più significativo è rappresentato dal cambiamento di prospettiva. Una volta giovane smanioso di provini e nuovi banchi di prova, fino all’exploit ottenuto Oltreoceano, con la casacca dei Colonials, di stanza alla Robert Morris University, ora Rota debutta, accompagnato da un altro elemento cresciuto a pane e pallone come il fratello Davide, nell’affascinante mondo dello scouting, dedicando la propria creatura ai ragazzi, ricompresi tra i 16 e i 23 anni, che proprio come lui sognano di sbarcare negli Stati Uniti, grazie a una borsa di studio che permetterà di loro di assaggiare l’ebrezza del pallone a stelle e strisce. ““Twentyone College Dream” – spiega Riccardo Rota, impegnatosi in qualità di CEO della neonata realtà – propone due tipi di programma. Il primo guarda al College, rivolgendosi agli atleti agonisti diplomati, di età compresa tra i 16 e 21 anni, già iscritti all’università o che aspirano a cominciare il percorso accademico. Il secondo rimanda al Master: permetterà ai ragazzi, tra i 21 e 23 anni, di intraprendere il percorso americano anche dopo la laurea conseguita in Italia. Si potrà allora vivere un’esperienza Oltreoceano iscrivendosi ad un Master negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di accompagnare i ragazzi in un’esperienza importante, sotto l’aspetto formativo, oltre che dal fascino assicurato, ma non nascondo che mi piacerebbe coinvolgere tanti, tantissimi, ragazzi bergamaschi. La formula è quella dello showcase americano. Partiremo l’11 giugno, con una prima selezione che avrà luogo al campo “Falco” di Albino e che potrà contare su tre allenatori, provenienti dal mondo Albinoleffe, che ci aiuteranno a mettere alla prova i ragazzi convenuti ai provini. E poi ci sono i testimonial, che non necessitano di particolari presentazioni. Da una parte, Giuseppe Biava, ex professionista, attuale tecnico della Primavera dell’Albinoleffe. Dall’altra, Mattia Caldara, lanciato ai massimi livelli dall’Atalanta, prima del passaggio al Milan e dell’attuale tappa a Venezia. Sono elementi che, per l’associazione che rappresento, diventano certamente motivo di orgoglio e di prestigio”. Ma non ci sono solo professionisti dal comprovato prestigio e dal richiamo garantito. Come spiega Davide Rota, co-fondatore oltre che Design & Project Manager, sul campo si cimenterà un parco-allenatori dall’acclarata competenza e affidabilità. Largo a volti arcinoti, nel panorama del calcio giovanile professionistico, come quelli di Guido Bettoni e Giuseppe Regazzoni, mentre il nuovo che avanza passa per la visionarietà e la dedizione profuse da Stefano Comi, dotato di trascorsi all’Albinoleffe, oggi alla guida tecnica dell’Aurora Seriate. “Sono tre profili – spiega Davide Rota, due lauree in Architettura e una lunga carriera sul campo, tra le mansioni di giocatore e allenatore – che dispongono di esperienza riconducibile sia al professionismo che al dilettantismo. Sono tutti impegnati lavorativamente nell’ambito della formazione e, anche per questo, riteniamo che sia indispensabile costruire un dialogo costante e costruttivo con il mondo delle scuole, attraverso proposte e iniziative in grado di fungere da richiamo. Del resto, una proposta formativa all’estero diventa quanto di più utile, per non dire indispensabile, al giorno d’oggi. Il secondo step consiste nel portare i coach americani in Italia, così da garantire una reale visione d’insieme e quell’unione di intenti che non potrà che risultare benefica, nell’ottica dell’ambientamento dei prescelti. Così il 18 giugno saranno i coach americani a testare il potenziale dei futuri studenti-atleti. Si tratta di una prima assoluta, per Bergamo e la Lombardia, mentre sono tre le realtà simili alla nostra dislocate in tutta la Penisola. L’obiettivo è quello di aprire altri sedi, magari laddove iniziative simili non abbiano ancora preso piede. Penso a città come Roma o Venezia, o il Sud Italia. Quel che è certo fin da ora è che cercheremo il meglio per tutti coloro che vorranno mettersi alla prova”. Per Riccardo Rota, una laurea con il massimo dei voti in Science of Business Administration and Sport Management e un futuro tutto da scrivere da calciatore dilettantistico, i tempi per conciliare un po’ tutto appaiono risicati: “Dopo la chiusura del rapporto con il Paladina, ci sono stati dei contatti con alcune società della Bergamasca, militanti anche in Promozione ed Eccellenza, ma al momento diventa preferibile concentrarsi sul lavoro. Aspettiamo che la “Twentyone College Dream” prenda il volo, coinvolgendo il maggior numero di ragazzi possibile, e poi ci sarà tempo anche per tornare sul terreno di gioco”. Per Davide, chiamato a presiedere la sfera organizzativa, un progetto che sa certamente di scommessa: ““Twentyone College Dream” rimanda certo a quello che è successo a Riccardo, ma è frutto del confronto emerso tra noi negli ultimi mesi. Sentivamo il bisogno di creare qualcosa di originale e, allo stesso tempo, avvincente. Devo dire che, dopo tanti anni da allenatore in una squadra cittadina, è un bel salto di qualità, sia in termini di offerta sportiva che di investimento, di tempo e risorse. Giugno è dietro l’angolo, ma contiamo di coinvolgere ancora tanti ragazzi, anche grazie al ricorso ai social e ai mezzi di comunicazione più aggiornati. Ci stiamo mettendo alla prova ed è normale che siano tanti i dettagli su cui andare a sbattere, ma personalmente non vedo l’ora che il primo showcase cominci”.
Nik

Sito: www.twentyonecollegedream.com
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