FIORENTINA-ATALANTA 2-0
FIORENTINA (4-3-3): Lafont 6,5; Milenkovic 6, Pezzella 6, Vitor Hugo 5,5, Biraghi 6; Benassi s.v. (32’ p.t. Fernandes 5), Veretout 6, Gerson 5 (36’ s.t. Laurini s.v.); Chiesa 6, Simeone 5, Pjaca 5 (9’ s.t. Mirallas 6) . A disp. Dragowski, Diks, Ceccherini, Hancko, Dabo, Norgaard, Eysseric, Thereau, Vlahovic. All. Pioli.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6; Toloi 6, Mancini 6 (24’ s.t. Rigoni 6) Palomino 7; Hateboer 6, De Roon 6,5, Freuler 6,5 (34’ s.t. Barrow s.v), Castagne 6 (31’ s.t. Ali Adnan s.v.); Pasalic 6 ; Zapata 6, Gomez 6,5. A disp. Berisha, Rossi, Dijmsiti, Gosens, Valzania, Pessina, Ilicic, Tumminello. All. Gasperini.
ARBITRO: Valeri. Assistenti: Tasso-Schenone. IV uomo Pasqua. Var: Doveri, A. Var: Valeriani.
RETI: 15’ s.t. Veretout su rigore, 49’ s.t. Biraghi

FIRENZE – Fiorentina-Atalanta 2-0 ma questa partita non l’ha vinta la squadra viola ma Valeri che al 15’ del secondo tempo si è inventato un calcio di rigore dopo una fuga di Chiesa che, in area, a contatto con Toloi, cade a terra. L’arbitro non ha dubbi, solo lui tra l’altro, e regala il penalty che Veretout trasforma. La partita finisce qui perché stronca l’Atalanta che, fino a quel minuto, aveva dominato in lungo e in largo la partita con una colpa comunque evidente: non aver trasformato in gol la nettà superiorità tecnica e tattica. Un vero peccato, un clamoroso furto. Si dice che a pensar male si faccia peccato ma, guarda caso, la Fiorentina era stata penalizzata a San Siro con l’Inter. Che sia tornata di moda la legge della compensazione? Chi grida più forte, ha ragione. Gasperini propone tre cambi, dopo la partita col Toro, Mancini al posto dell’infortunato Masiello e davanti, come esterno sinistro, Castagne col compito di limitare i movimenti di Chiesa, Palomino al centro della difesa, a centrocampo torna Pasalic che inverte il ruolo con Freuler e lo svizzero gioca, diciamo così alla Cristante, nella Fiorentina Pioli non presenta novità. Il primo tempo è largamente dominato dai nerazzurri, sicuri in difesa, efficaci a centrocampo, invece debolini in attacco. Tanti affondi soprattutto da parte di Gomez nell’area viola ma i nerazzurri si perdono e sciupano ghiotte opportunità, Fiorentina lenta e senza gas. E’ subito Atalanta perché al 6’ Gomez da destra si beve Vitor Hugo, e sarà sempre così, cross e da sinistra Gosens tutto solo non chiude l’azzione. Dal 10’ all 11’, in un minuto, Gomez protagonista assoluto ma nella prima occasione s’incaponisce nel dribbling, nella seconda tira in porta mentre Freuler, tutto solo in mezzo all’area, aspettava il passaggio del capitano. Che ghiotta occasione. In mezzo al campo la superiorità nerazzurra è più che evidente con De Roon regista di destra e Pasalic regista di sinistra sempre efficaci nel cominciare l’azione offensiva, Hateboer galoppa da una parte e Gosens non ha problemi con Chiesa a sinistra. Il dominio è netto, ma è sterile. Al 22’ uno-due Gomez-Zapata, salva Pezzella. Per la Fiorentina solo un inserimento di Biraghi che procura un calcio d’angolo, nient’altro. Al 23’ punizione di Gomez, colpo di testa di Zapata, sopra la traversa. Al 32’ Pioli è costretto a cambiare, causa infortunio di Benassi, entra Fernandes. Il tecnico viola prova a spostare Chiesa a sinistra e Pjaca a destra. Botta e risposta all’8′: Veretuot ruba palla a Pasalic e mette in mezzo, salva Palomino; contropiede con Gomez che mette in mezzo, stavolta Pezzella salva su Zapata. Al 15’ il rigore, grande fuga di Chiesa che crolla a terra, inseguito da Toloi. Discussione infinite anche perché Valeri non solo concede un penalty inesistente, ma poi non consulta neppure la Var. Gasperini cambia subito. Fuori Mancini dentro Rigoni. L’argentino subito pericoloso, sfrutta un’uscita a vuoto di Lafont ma è solo angolo. Nuovo assetto: 4-2-3-1. Al 32’ mischia in area viola ma il il tiro di Toloi è stoppato da Vitor Hugo. Poi dentro anche Barrow per Freuler. Al 40’ gran parata di Lafont su Gomez, poi scontro in area atalantina De Roon-Mirallas, Valeri fa proseguire come se niente fosse. Al 49’ il raddoppio della Fiorentina: gran punizione di Biraghi, Gollini sventa all’incrocio dei pali ma il pallone è entrato.
Giacomo Mayer